Al Tibunale di Bari Incontro formativo sulla Violenza di Genere Cultura Giustizia 23 Ottobre 202225 Novembre 2022 di Clelia Conte foto di Francesco Guida Sono cinque gli incontri Formativi sulla Violenza di Genere, organizzati dal Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Bari con l’Associazione “La Forza delle Donne” . Il 19 ottobre scorso si è tenuto il secondo dal titolo “Aiuti al Maltrattante”. L’Avvocato Krizia Colaianni, ha moderato gli interventi di Daniela Di Camillo, Presidente dell’ associazione Laboratorio del Possibile di Tivoli (RM) che ha discusso sugli aiuti al maltrattante ed il possibile recupero; del Dott. Pietro Battipede, Vice Questore aggiunto e docente Diritto Pocessuale Penale che ha esposto le misure di prevenzione esclusive del Questore; di Fabio Campese, Avvocato penalista del Foro di Bari che ha parlato delle misure cautelari e di prevenzione nel Codice Rosso; infine dell’ Avvocato Tiziana Cucci, socia area legale dell’ associazione ‘La forza delle donne’ che ha trattato l’argomento sul Protocollo Zeus nel patto per non lasciare sole le donne. Abbiamo intervistato alcuni tra relatori e organizzatori. Eugenia Acquafredda Avv. Eugenia Acquafredda, componente del comitato per le pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Bari nonché socia e tesoriere dell’Associazione Futuro@Forense. Com’è partita questa iniziativa? Assieme all’associazione “La Forza delle Donne” ho organizzato questo ciclo formativo in tema di violenza di genere. Questo è il secondo dei cinque incontri programmati nei quali ho avuto il piacere di moderare gli interventi dei relatori. Oggi si parla del maltrattante: l’altra faccia della medaglia? Quando si parla di violenza sulle donne si guarda sempre dalla prospettiva femminile, invece l’argomento di oggi è l’aiuto al maltrattante. Si tratta del soggetto attivo che compie atti di violenza sulle donne perché ci sono dei percorsi di recupero previsti dalla nostra normativa anche nei suoi confronti. E’ fondamentale quindi approfondire l’argomento! Certo è importante specie per chi svolge la professione di avvocato poiché la ratio di questo ciclo è la formazione. E’ necessaria una certa empatia verso queste tematiche perché ci si può trovare a difendere una vittima di questa violenza. Il nostro diritto di difesa è inviolabile anche per quanto riguarda il soggetto maltrattante e di conseguenza percorsi di recupero del maltrattante. Questa è un’occasione di crescita professionale ed umana. A quando il prossimo evento? Il prossimo evento è fissato per il sette di novembre. Fabio Campese Avvocato Fabio Campese, penalista. Oggi ha trattato l’argomento Codice Rosso… Sono qui presente per dovere di rispondere e dare il mio contributo a chi è impegnato in un settore molto importante che incide in modo significativo nella nostra società. Ho sentito la necessità di non dovermi esprimere in modo eccessivamente tecnico all’auditorio perché sarebbe stato sicuramente composto non solo da avvocati. Di conseguenza non serviva un’enunciazione del codice rosso, la normativa Legge 19 luglio 2019, n.69- Tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Credo andasse effettuata un’analisi ragionata di quella che è la normativa sempre cercando di dare, a conclusione di ogni lavoro, un’idea di proposta. E quindi qual’è il suo aupicio? Fatta l’analisi ragionata di quel che è la normativa sulla base dell’esperienza dire che forse si potrebbe migliorare in questi termini e nel corso di quest’incontro, ritengo di aver fornito due sollecitazioni di approfondimenti che potrebbero sfociare in un disegno di legge o un intervento modificativo e integrativo della normativa attuale. Questo auspico: che possa verificarsi ad opera di quelle persone che per loro passioni o drammi della loro vita hanno ritenuto di dedicarsi a questo delicato settore. Krizia Colaianni Presidente dell’associazione “La forza delle donne” Avvocato Krizia Colaianni. Oggi abbiamo l’assunto di parlare non solo di violenza di genere ma di violenza in genere ed abbiamo deciso di farlo qui attraverso i cinque incontri proprio in un luogo così istituzionale come il Tribunale di Bari affinché la specializzazione e competenza avvenga da più poli e da più operatori in questo importante e delicato Istituto. Patrizia Del Giudice Patrizia Del Giudice Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia. Un bel momento di confronto tra diversi tipi di operatori su questa questione tremenda drammatica della violenza io ho inciso durante il colloquio sulla questione che generalizza l’odio. Siamo in un momento in cui c’è un odio imperante e questa questione delle donne che vengono sottomesse a tutto spiano, non mi lascia indifferente a quello che sta accadendo perfino in Iran. Mi meraviglio come non riusciamo in questo secolo ancora a comprendere questa questione degli esseri umani che debbano convivere q1uindi non può esserci una società n se non c’è un uomo e non c’è comunque la donna che si possano veramente completare. questo è un tema che io sto focalizzando in queste ore. questa storia dell’Iran mi ha colpito molto forse proprio perché mi sento madre di queste ragazze. Quali provvedimenti a tal proposito ha preso la Regione Puglia? La Regione Puglia sulla carta ha messo a punto tutto ciò che serve per contrastare la violenza. Pensi che ogni anno vengono spesi 900 mila euro e distribuiti proprio per favorire il contrasto della violenza a tutto tondo, con corsi di preparazione, con psicologi, avvocati e centri antiviolenza. Adesso ci sono questi centri di recupero dei maltrattanti. Ciò che vorrei dire e che si debba focalizzare sull’essere umano quindi noi dovremmo assolutamente partire da quando i bambini emettono il primo vagito. La cosa principale è cominciare un processo educativo dalla scuola. Bisogna educare le coppie che hanno dei bambini e concentrarsi molto sulla vita che sta per arrivare per far comprendere la questione del rispetto, dell’amore, della condivisione di ciò che è bello e ci aiuta a farci stare bene. E’ un messaggio che andrebbe realizzato! E’ un discorso che va un po’ oltre l’autorità che rappresento però è quello che mi sento di dire in quanto donna e mamma che vive in maniera pressante ciò che sta accadendo. Non deve esserci divisione tra donne, tra popoli. Per quanto mi riguarda cercherò di essere sempre presente quando mi chiamano.