di Cinzia Santoro

Come un’esaltazione dell’amor di patria e degli ideali rivoluzionari, il bacio di Hayez richiama un altro bacio, quello tra due ragazzi iraniani nel caos dei disordini che stanno infiammando il paese.

La rivoluzione dei giovani iraniani si sta estendendo a tutto il paese e la situazione generale si complica ulteriormente.  Quella odierma è una rivolta singolare, dove non vi sono leader da poter perseguitare e paradossalmente è fuori controllo perché non ripercorre schemi del passato. La rivoluzione mira a delegittimare il potere religioso, sono di questi giorni alcuni video di giovani, che con fare goliardico, schiaffeghiano i turbanti indossati dal clero iraniano, video che circolano sui social media. Proprio la diffusione di questi atti di disobbedienza potrebbe far degenerare la situazione, dando pieni poteri ai pasdaran con conseguenze forti sul piano politico nazionale.

La rivolta è contro i simboli della religione, il khomeinismo dei turbanti potrebbe subire un grave colpo al proprio potere a favore dei pasdaran. Quest’ultimi porterebbero fomentare un regime  fedele agli ideali della repubblica islamica con al centro del potere i militari. L’ architrave religioso cadrebbe e gli uomini di Khomeini avrebbero poteri più limitati.
Da qualche giorno gli scioperi hanno riguardato anche i lavoratori del settore petrolifero e dell’acciaio. Migliaia di persone sono scese in piazza con gli studenti universitari. La repressione continua ad essere brutale, circa 350 i manifestanti uccisi dalla polizia, che non avrebbe risparmiato neanche 40 bambini.

Dai social, trapelano notizie circa il controllo esercitato dagli studenti in alcune città curde dell’Iran. Se la polizia perdesse il controllo sui manifestanti allora forse ci sarebbe la possibilità di un nuovo inizio per l’Iran e per il Medio Oriente.
Intanto a Shiraz, i ragazzi si baciano tra i disordini e il grido di donne, vita e libertà.