di Mauro Chirizzi

Il tema che affronteremo nel presente articolo, riguarda un argomento che da sempre affascina ed incuriosisce l’immaginario collettivo della gente; parliamo quindi dei Sosia. Oggi tutti sappiamo cosa significhi il termine, ma pochi sanno la sua origine . Perché si dice “sosia“? Qual è la sua origine?
Esso deriva dal Greco antico, per essere ancor più precisi dalla Mitologia classica ellenica .
Orbene si narra che Zeus, innamoratosi della bellissima principessa di Tebe, Alcmena, si trasformò nelle sembianze di suo marito Anfitrione che impegnato in guerra era assente dal letto nuziale.

Per svolgere questa operazione, pretese da Hermes, di essere accompagnato per fare la guardia alle porte della stanza da letto nuziale. Per evitare di essere riconosciuto, Hermes prese le sembianze del servitore di Anfitrione “SOSIA “ ed ecco svelato l’arcano sull’origine del nome suddetto.

Oggi la figura del “sosia” è ancora viva, ed anzi direi senza alcun dubbio di essere smentito che il tema ha dato luogo ad una forma di linea lessico-culturale che potremmo chiamare ” SOSISMO ” che si manifesta nel momento in cui qualcuno si riferisca per fare complimenti ovvero per descrivere, una persona ad un altra. La somiglianza viene ad essere anche utilizzata da Vip o uomini potenti per distrarre l’attenzione per possibili attentati o solo per alleviare una eccessiva pressione mediatica. Programmi televisivi che celebrano la somiglianza come “Tale e quale show” su Rai uno ovvero la tradizione della imitazione di cabaret o di satira, sono le espressioni più usate del sosia in campo artistico.

Altra applicazione purtroppo questa non positiva della somiglianza è data dagli utilizzi illegali di tale qualità che si esprimono talvolta in sostituzione o furto di identità; sempre più spesso infatti assistiamo a segnalazioni dei legittimi proprietari per sostituzioni di identità o immagini sulle piattaforme social ciò anche solo per ottenere vantaggi amicali in termini di adesioni o approcci sentimentali. Cambia il tempo e con esso anche la metodologia, ma da sempre rimane il principio della “fascinazione”, che nel bene o nel male , incanta l’immaginario collettivo della gente .