“Quando gli Dei dell’Olimpo passarono per Bari Vecchia”… incontrarono Felice Alloggio Cinema 23 Marzo 202323 Marzo 2023 di Maria Pia Latorre Quando stai scegliendo un nuovo libro da leggere spesso sai cosa aspettarti. Questo non accade nel momento in cui apri un libro di Felice Alloggio, che ci riserva continue sorprese. I suoi libri sono difficilmente incasellabili in un genere letterario poiché tanto variegati sono gli interessi dell’artista barese, dalla poesia al teatro alla demologia; ma che hanno tutti come fulcro portante la baresità, e si tratta di una baresità vissuta in tutti i suoi aspetti, da quello storico a quello paesaggistico a quello culturale. “Quando gli Dei dell’Olimpo passarono per Bari Vecchia” è l’ennesimo dono che Felice Alloggio fa alla città di Bari e ai suoi concittadini, dopo “La signora Chella”, “Originàle adavére”, “Cape o crosce? Testa o croce?”, “Teatro di strada e teatro popolare”, “ Baresità, curiosità e…”, “I colori di tutte le bandiere del mondo”, “La noria” e “Letteratura Italiana in Dialètte Barèse”. In questi mesi Alloggio sta portando in giro nei salotti letterari di Bari e provincia questo suo ultimo volume, finito di stampare nel dicembre 2021 presso Printbee e che sta riscuotendo favorevoli riscontri di pubblico. Nella lunga teoria di volumi consegnati alla città come profondo atto d’amore, ben si colloca quest’ultimo lavoro, libro piacevolissimo e curioso nei contenuti, un cocktail perfetto di scoppiettante fantasia barese a condimento di una originale rilettura di pagine di mitologia greco-romana. In questo libro si ride dall’inizio alla fine e, di questi tempi, è una buona notizia. “Quando gli Dei dell’Olimpo passarono per Bari Vecchia” è l’esempio perfetto dell’ “unpolitically correct”; così, dalla prima all’ultima pagina, è attaccabile da associazioni femministe, LGBTQIA+, animaliste e chi più ne ha più ne metta – il solo pensiero ci fa sobbalzare per preoccupazione -, ma lo fa con tale sapiente senso dello humour e con così chiara eleganza da essere praticamente inattaccabile (sicuramente tutti i baresi schierati con lui). E quando l’ironia, la satira, il burlesque sono inattaccabili vuol dire che si tratta di arte popolare sincera che assimila in sé beni culturali per restituirli arricchiti e pronti per essere trasmessi alle future generazioni. Le storie si muovono da Bari al monte Olimpo, con un andirivieni di divinità che vengono a contatto ed entrano in colorita, a volte conflittuale interazione con il popolo barese. Ogni racconto è preceduto da riferimenti mitologici che permettono al lettore di avere immediatamente dei rimandi da approfondire. Il protagonista, Dionigi, nato da un uovo, è tratteggiato in punta di pennello con caratteristiche di innocenza e involontaria goliardia che ne fanno da subito un personaggio simpatico a cui ci si affida e che, nel corso del racconto, scatena grande ilarità. Egli accompagna, così, l’ignaro lettore in un viaggio per una Bari Vecchia mitica, quasi una unità geo-umana sospesa in un tempo indefinito. Nella bella saga “talasso-tea” in salsa popolare, Dionigi, noto dialettologo barese, è dedito ad approfonditi studi sulla “lingua più bella del mondo”. Più vicino a Minerva, dea della sapienza, che a Venere, egli si muove nel ventre della città, tra improbabili incontri ed esperienze formative quanto surreali. Arricchisce il volume la colta e approfondita Prefazione del chiarissimo prof. Francesco De Martino, ordinario di Letteratura greca. Felice Alloggio Felice Alloggio è attore e regista teatrale. Nato a Bari, nel cuore della città vecchia, il 29 settembre del 1951. Scrittore di saggi, racconti, commedie, articoli e recensioni, ha pubblicato con WIP Edizioni e con Levante editori di Bari. Ha pubblicato numerosi racconti su “La Gazzetta del Mezzogiorno”; è esperto di progetti, con attività curriculari nelle scuole elementari e medie, di allestimenti teatrali attinenti la “Storia delle Tradizioni Popolari e i giochi di strada”, e di “Educazione alla legalità”. Ha prodotto video-racconti per ‘Radio Popizze’, e interventi televisivi su TV locali.
Solo un grazie di vero cuore a Maria Pia Latorre, genuina poetessa e scrittrice, e alla Redazione, per la critica recensione ivi pubblicata. Felice Alloggio. Rispondi