Philip John Casagrande autore di Pupazzolandia, presenta un libro per tutte le età

Philip John Casagrande, libro, Pupazzolandia,

di Fabia Tonazzi

Oggi intervistiamo Philip John Casagrande, autore di un libro per bambini molto interessante. Di cosa parla il libro?

A Pupazzolandia l’Ego, il re della menzogna, spalleggiato dai suoi scagnozzi, Paura, i gemelli Delusione e Rassegnazione, Tristezza e la terribile Rabbia, sta devastando il pianeta Terra. Un’ombra scende sul Paese dei Pupazzi, precipitandolo nella tristezza e nell’aridità. Burro un orsacchiotto di pezza, guarda la vita attorno a lui spegnersi ogni giorno di più, ma il rinvenimento di un antico libro tra le macerie del mondo che resta, cambierà il suo destino e dei suoi amici, eleggendoli a paladini della pace del coraggio e della giustizia.

Philip John Casagrande durante la lettura del tuo libro, Pupazzolandia(Pav edizioni), si incontrano i personaggi di Piripò, Raglia e Camomilla…Cosa vuoi dirci di più su di loro?

Piripò e Camomilla, sono due personaggi molto simili. Sono i più giovani del gruppo e i più insicuri, nel parlare o nel fare delle azioni per raggiungere i propri obbiettivi. Sono la rappresentazione di ciò che ho provato io per anni, nel trovarmi in mezzo a gente più grande di me, più colta e più coraggiosa. Piripò e Camomilla sono quell’ insicurezza che tutti noi abbiamo e credo che sia importante dare voce a queste parti nascoste o meno, perché ci mostrano punti importanti sul quale lavorare. I nomi sono nati casualmente. Piripò era il nome del cane di un mio amico, mentre Camomilla, era una mia compagna di classe, una buona amica. Raglia rappresenta quella parte di noi che ci blocca, ci pietrifica. La paura. Per questo personaggio ho preso ispirazione dai ricordi di quando ero piccolo, da quella paura che mi avvolgeva e mi impediva di muovermi, di fare, di realizzare, a volte anche semplicemente parlare. La paura si nasconde sotto diverse facce e raglia, durante la favola, mostrerà al lettore queste paure, ma saprà anche mostrare il modo di superarle, sempre accompagnato dal sostegno di una squadra vincente.

E il vestito di Camomilla come nasce? Dove hai trovato l’ispirazione?

L’ispirazione per il vestito di Camomilla, arriva dal vestito fatto dalla nonna di mia moglie, per una bambola a noi molto cara.

Cosa vuoi dirci su un altro personaggio, Burro?

In realtà vorrei che molti uomini e donne fossero come Burro, Vivremo in un mondo migliore.

Comunque conosco molte persone che si affidano all’intuizione e il tempo ha dimostrato essere la strada più valida per raggiungere un obbiettivo, ovviamente assieme ad altre caratteristiche. Ma so che molte volte seguire l’istinto irrazionale, ci permette di fare quel passo che razionalmente non avremmo mai fatto.