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La libertà di stampa per una società democratica

STAMPA

di M. Siranush Quaranta

Il 3 maggio si celebra la Giornata internazionale per la libertà di stampa.

Questa fu proclamata il 3 maggio 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dietro raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO. Si scelse quella data ricordando il seminario dell’Unesco per promuovere l’indipendenza e il pluralismo della stampa africana, tenutosi nel 1991 a Windhoek in Namibia. Da questo incontro nacque la Dichiarazione di Windhoek, un’affermazione dei principi in difesa della libertà di stampa, del pluralismo e dell’indipendenza dei media come elementi per la difesa della democrazia e il rispetto dei diritti umani.

L’enorme potere dei media di costruire e diffondere modi d’intendere il mondo, ne fa un mezzo fedele ma a volte anche deformante della stessa realtà. Tre sono gli aspetti che bisogna considerare come fondamentali in quest’ambito: la verità, la sincerità e la credibilità e su essi si gioca il rapporto tra pubblico e media. Infatti chi scrive vuol essere creduto e ritenuto affidabile, mentre chi legge ne attribuisce autorevolezza, competenza e fiducia.

Appare evidente il ruolo determinante assunto dalla stampa e dalla figura del giornalista, che esplicano la vitale funzione di informare, fornendo agli utenti la possibilità di aggiornarsi e di partecipare al mondo sociale. Con la nascita della stampa prende origine l’etica della scrittura, propria delle attività professionali, dove il segno scritto funge da mediatore tra gli interlocutori, enfatizzando i valori fondamentali e assoluti della fiducia, della credibilità, della verità e della libertà.

Senza verità non si può parlare di libertà d’informazione, di comunicazione autentica tra persone, di formazione delle coscienze al giusto e al vero.

I giornalisti, come tutti gli operatori della comunicazione, devono saper coniugare democrazia e umanità, per non cadere nella falsificazione sacrificando correttezza e trasparenza. A partire dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948 si afferma il diritto di cercare, ricevere, diffondere informazioni e idee, sottolineando la piena libertà dei mezzi di stampa da autorizzazioni e censure, e indicando la libertà di manifestare pensiero, opinioni, conoscenze, notizie come fondamento della stessa democrazia.

 I giornalisti contribuiscono con la loro attività a servire e tutelare la società e i suoi componenti, restando sempre fedeli ai valori di correttezza, di coscienza, di responsabilità, di onestà, propri di un’etica condivisa.

Purtroppo la libertà di stampa non è tutelata in tutti gli Stati; basti pensare alla Turchia dove esiste l’articolo 301 del codice penale che parla di “attentato alla turchicità dello Stato”, e usato per condannare e incarcerare giornalisti, scrittori, editori che affermano verità diverse da quelle ufficiali. Nel 2022 ancora una cinquantina di costoro si trovava in carcere, dopo processi-farsa, accusati di terrorismo, di insulti al presidente o di divulgazione di notizie false, i modi più comuni utilizzati per perseguire i cronisti in Turchia. Anche qui oggi, come in tutto il mondo, si manifesterà contro le aggressioni vecchie e nuove alla libertà di stampa, il grande valore aggiunto alla democrazia.

One thought on “La libertà di stampa per una società democratica

  1. libertà di stampa e periodiche e e libere elezioni sono i pilastri della democrazia. Ma, in questo momento storico, è la comunicazione in genere, che forma l’opinione pubblica, e si inventa la verità, che è sempre l’invenzione di un bugiardo, il perno di una società piena di ansie, di angosce, di incertezze. Il pericolo è enorme, si tratta di una battaglia contro i massmedia (che sarebbero google, apple, microsft) che hanno costruito un labirinto per cui quando accedi non ne esci più, ridondanza di messaggi, anche contraddittori, senza capo nè coda, pieni di pubblicità, che ti consumano tempo e non hai più il tempo di pesare e di analizzare. Basta con instagram facebook tik toc, watsapp, da remoto (anche per andare comune o dal medico per un certificato) nulla più in presenza, il Minotauro assorbe e mangia sempre di più, vergini e non. Ci vuole Teseo, e Arianna, che ci deve dare il filo per uscirne fuori. Ci stiamo avviticchiando con i nostri stessi strumenti tecnologici. Questa è la scommessa della nuova informazione ,il pericolo è imminente: è la nuova frontiera del giornalismo nicola c

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