A Ruvo presentazione del percorso teatrale site-specific condotto da Labianca/Addario per Rerum Rubis Festival Comuni Cultura 16 Maggio 202316 Maggio 2023 Verrà presentato, venerdì 19 maggio alle ore 18:30 presso LINEA Comune (via Romanello da Forlì, 12) a Ruvo di Puglia, “In nome della libertà”, percorso teatrale site-specific ideato e condotto dalle attrici Patrizia Labianca e Stella Addario con gli studenti e le studentesse del Liceo Scientifico e Linguistico “Orazio Tedone” di Ruvo (referente del progetto Prof.ssa Rosanna Pellegrini) con restituzione finale prevista per sabato 27 maggio a Palazzo Caputi all’interno della programmazione del Rerum Rubis Festival. Nell’incontro, in cui verranno anticipate alcune attività della nuova edizione del festival, interverranno Vincenza Tedone (Presidente Cultura et Memoria Centro Studi e direttrice artistica Rerum Rubis), le attrici Patrizia Labianca e Stella Addario, Monica Filograno (Assessore Cultura e Pubblica Istruzione Comune di Ruvo) e Nico Curci (Assessore al Benessere e Giustizia Sociale Comune di Ruvo). “In nome della libertà” è il frutto di un percorso di 15 incontri in cui sono state dissodate terre per far germogliare il seme della libertà presente in ognuno dei partecipanti. Nel percorso formativo, la stimolazione continua senza pregiudizi del “non so”, ha messo in atto un processo creativo volto alla scoperta di un sapere verbale e non verbale che riconosce un’autorialità lontana dagli stereotipi e da modelli precostituiti. Un inno al pensiero divergente come risorsa critica evolutiva e una ricerca della libertà, del suo senso e della sua reale esistenza. La linfa è stata tratta da numerose fonti storiche, pittoriche, poetiche e musicali: partendo da queste, gli alunni sono stati guidati nella stesura del testo drammaturgico per la messa in scena, con naturale riferimento critico al loro attuale momento storico. Se i giovani rami della libertà svettano alti nel cielo, è perché le sue antiche radici sono altrettanto profonde. In nome della libertà Afferma Stella Addario: «Il rischio, quando si indaga un tema così ampio, è quello che diventi astratto; per cui la cosa che mi interessava era percepire quanto vicino e caldo fosse questo tema per i ragazzi. La cosa che mi ha colpito moltissimo è stato il modo in cui si sono avvicinati a questo tema attraverso l’esperienza della propria vita. Mediante il materiale prodotto si poteva percepire in maniera più vicina quali fossero le loro esigenze più forti in questo momento della loro fase evolutiva. Il fil rouge che sembra accomunare quasi tutti, infatti, è proprio un grido di libertà, una necessità di poter essere sé stessi, senza la paura del giudizio; questo mi ha portata a riflettere sul nostro ruolo di operatori e su quanto li aiutiamo concretamente a essere liberi». Aggiunge Patrizia Labianca: «lavorare con gli adolescenti per noi è un grande privilegio, ci ricordano come siamo stati, come avremmo voluto essere. Questi ragazzi e queste ragazze hanno un mare di profondità, hanno seminato domande nel tempo della pandemia e hanno maturato un gran desiderio di libertà di espressione. A noi il dovere di incoraggiarli ad essere liberi nel rispetto e sostegno della comunità». 16 maggio 2023