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Gabriella Genisi racconta di Lolita e festeggia il suo compleanno al Salone “Autori di Stile”

di Clelia Conte

Lo scorso giovedì, Gabriella Genisi ha presentato il suo libro “Spaghetti all’assassina- Le indagini di lolita Lobosco” nel salone “Autori di stile” di Titti Marchitelli.

L’autrice ha dialogato con Angela Raimondi, sensibile appassionata di letteratura ed esperta chef. Gabriella Genisi è autrice della storia che ha ispirato la fortunata serie di Lolita Lobosco trasmessa su Rai uno con la regia di Luca Miniero ed interpretata dalla splendida e brava Luisa Ranieri.

La Genisi ha raccontato che un giorno, guardando le vicende del commissario Montalbano, ha avuto l’ispirazione ma per descrivere un personaggio femminile al comando: fino ad allora nelle fiction poliziesche si erano solo viste donne sottoposte agli uomini. E’ la storia del vicequestore Lolita Lobosco, che torna dalle città del nord nella sua Bari per dirigere una squadra di uomini. E’ una donna femminile che, a differenza di altre lady di potere, non vuole mortificare la sua bellezza ed il suo fascino, portando tacchi dodici e imponendosi nel suo lavoro a scapito dei pregiudizi. Nella fiction la protagonista è figlia di un ex contrabbandiere invece nella storia, quella raccontata dalla scrittrice, il padre è un carabiniere che poi viene ammazzato e da lì la sua forte volontà (filo conduttore della serie) di risolvere il caso. In “Spaghetti all’assassina”, Lolita Lobosco investiga sull’omicidio di un cuoco famosissimo per i suoi nominati spaghetti e intorno alla morte dell’uomo le indagini rivelano fosse una persona ambigua e completamente differente da come appariva.

Gabriella Genisi mostra il libro presentato. Accanto, Angela Raimondi

L’autrice non sembrava affatto disturbata dalla domanda posta sulle varianti della regia rispetto alle storie da lei scritte: “ognuno deve fare il suo lavoro” ha detto. Poi, sostenendo che la gente legga ben poco i libri, è comunque felice di aver raggiunto una grande notorietà attraverso 7 milioni di spettatori. Ha raccontato poi delle sue ricette che ricordano le case, le famiglie; ha fatto del cibo uno degli strumenti di narrazione dei suoi romanzi, è infatti ricorrente la memoria olfattiva e del gusto che ti riporta ai ricordi del passato. Lolita gusta una focaccia seduta sul lungomare di Bari, una descrizione legata alle consuetudini dove attraverso un racconto ci si può ritrovare ed immedesimare perché in Puglia in effetti “i sentimenti passano anche attraverso il cibo”.

autori di stile. genisi- titti marchitelli- Panoramica

Quanto c’è di te in Lolita Lobosco?

Sicuramente ho cercato di darle i miei valori e il senso della giustizia ma è completamente diversa da me. Si muove sulle sue linee personali perché le nostre vite sono diverse. Ci sono delle passioni che ci accomunano ma ho dato voce al personaggio senza pensare se coincidesse con la mia. Ci sono delle cose per esempio sulle quali sono completamente in disaccordo!

La meridionalità in queste storie secondo te come viene vista?

Diciamo che il meridione è inteso come come un sogno…un mito dove siamo sempre in vacanza perché abbiamo il mare. Prima il sud veniva percepito come un luogo infernale da dove si voleva scappare, oggi invece viene visto come un approdo.

La padrona di casa, Titti Marchitelli mostra la torta di compleanno dedicata a Lolita per la festeggiata, Gabriella Genisi

L’intervista è stata interrotta da un botto di festività per l’augurio di buon compleanno che Titti Marchitelli, impeccabile padrona di casa ha organizzato presentando una torta con il simbolo di Lolita: una grande bocca di mousse ai frutti di bosco. Un’altro regalo per Gabriella è stata una poesia citata da Angela Raimondi detta con sincero sentimento sulla maternità e a questo punto la scrittrice barese si è commossa.

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