di Anna Gomes

E ci lascia il grande, inossidabile ed insostituibile Silvio Berlusconi.

Muore oggi ad 86 anni, a Milano, la sua città, dopo una lunga malattia, contro cui ha lottato coraggiosamente fino all’ultimo.

Il patriarca, a volte padre, a volte sentito come nemico degli Italiani, il più amato ed il più odiato di tutti i politici. Nel 1994 entra in politica e fonda “Forza Italia” che diventa il primo partito italiano e supera la sinistra. Il suo è un partito liberale che si oppone fortemente al Comunismo. Rivoluziona il modo di fare politica e riesce con la sua naturale empatia, a conquistare i leader Europei  e Mondiali (da Merkel a Bush, da Blair ad Erdogan e Putin).

Nasce come imprenditore, creando l’impero delle televisioni private: Mediaset. Inoltre diventa Presidente del Milan (era un appassionato di calcio), acquista la squadra nel 1986. Il Milan diventa campione d’Europa. Dal 2013, comincia la sua battaglia contro la giustizia italiana ed in particolare con una parte (quella estremista di sinistra) della Magistratura italiana.  Assolto infine,  dopo numerosi processi, che l’avevano indebolito fisicamente e moralmente.

Sposato per due volte (la prima moglie era Carla Dall’Oglio (s. 1965–1985) ;Veronica Lario la seconda (s. 1990–2014) ha avuto 5 figli e 17 nipoti.

Promotore di opere pubbliche per l’Italia, tra cui strade ed autostrade, ha sfatato il mito del politico  “irrangiungibile”, avvicinandosi al popolo e cercando di alzare le pensioni minime ai pensionati. Il suo ultimo pensiero è andato alla pace in Ucraina, sicuramente voleva fortemente la fine del conflitto Russo-Ucraino.I funerali si terranno mercoledì 14 giugno, alle ore 15, in piazza Duomo a Milano.