di Anna Gomes

Tutto si può dire di Silvio Berlusconi, ma una cosa è certa, gli piacevano molto le donne.

Le donne prima di tutto, dalle giovanissime alle più mature. D’altra parte il suo essere galante a tutti i costi, faceva parte di quel periodo di vita che si direbbe tramontato o quasi.

Sicuramente molte di loro gli devono moltissimo, chi di loro non è diventata o parlamentare o giornalista affermata o moglie del presidente di Forza Italia?

Se toccava una donna, la circondava di attenzioni e di lusso, ma prima o poi i suoi occhi si fermavano altrove. Ci viene da chiederci, rappresentavano il suo specchio privato o era vero amore? Non lo sapremo mai. La seconda moglie, Veronica Lario, sicuramente lo è stato, fu un colpo di fulmine e da quella relazione nacquero tre dei suoi cinque figli. 

E poi venne la Pascale, molto più giovane di lui, ed in infine la Fascina che ieri al suo funerale piangeva come una fontana e sembrava molto sincera nel suo dolore. Insieme alla figlia Marina erano un tutt’uno, legate indissolubilmente a Silvio.  In fondo le donne lo hanno portato anche ad avere problemi con la legge. Torniamo per un attimo al caso Ruby, che lo trascinò in una spirale giudiziaria lunghissima. 

La prima grande donna della sua vita è stata mamma Rosa, a cui era legatissimo. Le avrà amate tutte ma a modo suo è stato femminista nel senso che le stimava e permetteva loro di realizzarsi, pur considerandole oggetto di desiderio.