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Presentata la Stagione di prosa 2023.24 ‘Bagliori’

Bagliori…Ci piace immaginare ogni spettacolo, di questa nuova stagione, come
un bagliore, un attimo di luce nel buio che ci abita. Luce vivida, splendori improvvisi che
abbagliano. Piccoli fuochi immaginari provocati dallo strofinio di una pietra di selce o da
una lente inclinata verso il sole. Scintille crepitano nell’aria, prima dolcemente e poi
sempre più forti, quasi un uragano …ed ecco apparire l’inatteso, il grezzo, in non finito che
balbetta, con la voce roca, ansimante, mai urlante, profondamente umana, feroce che ride
di me, di te, di sé danza fra bagliori di consapevolezza e buio scintillante…Bagliori. Teresa
Ludovico  

BAGLIORI

TRENTATRÉ SPETTACOLI PER TUTTE LE ETÀ
COMPONGONO LA NUOVA STAGIONE DEL KISMET

IN PROGRAMMA FINO A MAGGIO

Bagliori è il tema della Stagione 2023.24 del Teatro Kismet di Bari, con la direzione
artistica di Teresa Ludovico. Da ottobre a maggio il palcoscenico dell’Opificio per le
Arti accoglie 33 spettacoli con tante straordinarie artiste e registe come Emma
Dante, Mariangela Gualtieri, Chiara Guidi, Sabina Guzzanti, Silvia Gallerano, Sara
Bevilacqua, Caterina Filograno, Silvia Calderoni dei Motus e Lucia Zotti. Una
programmazione che conta eccellenze della scena contemporanea, compagnie
storiche, interpreti apprezzati anche sul grande schermo e produzioni Teatri di Bari.
A Lucia Zotti, tra le fondatrici storiche del Kismet, sarà dedicato un omaggio che la
vede protagonista degli spettacoli che inaugurano e concludono la programmazione
serale, oltre a due appuntamenti dedicati alle famiglie. Uno speciale che riassume il
percorso di una poliedrica artista.
La Stagione ‘Bagliori’ del Teatro Kismet è realizzata con il sostegno del Ministero
della Cultura, della Regione Puglia (Avviso Custodiamo la cultura in Puglia – Misure
di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali) e del Comune di Bari.

Bagliori

Ad aprire gli spettacoli serali a ottobre è 4000 miglia (produzione Mamimò – Emilia
Romagna Teatro ERT/Teatro nazionale), adattamento del celebre spettacolo che ha
debuttato nel 2011 al Lincoln Center Theater di New York in cui l’incontro tra i due
esuberanti protagonisti – una nonna 91enne, interpretata da Lucia Zotti e un hippie
contemporaneo, interpretato da Alessio Zirulia – porterà a un’inaspettata
complicità. La vita di un artista italiano che ha saputo ritrarre la realtà nei suoi
dipinti fino quasi a farle prendere vita, è al centro di Caravaggio. Di chiaro e di
oscuro, nuovo progetto che vede il ritorno del sodalizio artistico tra Francesco
Niccolini e Luigi D’Elia. Lo spettacolo, diretto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, è
una produzione Teatri di Bari, Mesagne Capitale Cultura di Puglia 2023 – Umana
Meraviglia, Compagnia INTI e Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi. Si
prosegue poi con La merda: Silvia Gallerano in un flusso di coscienza sulla
condizione umana di Cristian Ceresoli; uno spettacolo che ha vinto l’Oscar del teatro
europeo e conquistato successi di pubblico e critica in tutto il mondo. La Stagione
2023.24 segna il gradito ritorno di Emma Dante al Kismet con Il tango delle capinere.
La danza della vita di due innamorati sulle note di vecchie canzoni, che compongono
sul palco un mosaico di ricordi che rende più sopportabile la solitudine di una donna
giunta nell’ultima fase della vita. Dicembre si apre con un caposaldo del teatro di
Eduardo De Filippo, Natale in casa Cupiello, in un originale allestimento diretto da
Lello Serao con l’uso di maschere e pupazzi, a 92 anni dal suo debutto al Teatro
Kursaal di Napoli. Un racconto sulla fragilità umana, sulla diversità e
sull’accettazione di sé, è La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, testo di
Alberto Fumagalli segnalato come Miglior spettacolo nell’edizione 2020 del Roma
Fringe Festival, ma c’è anche grande attesa per il rito sonoro della poetessa
Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi. A 18 anni dal debutto di uno
degli spettacoli più memorabili del Teatro Valdoca, Paesaggio con fratello rotto,
ritroviamo una performance che unisce versi e suoni nel paradigma di un ‘incanto
fonico’ che è momento di disvelamento per il pubblico. A chiudere gli spettacoli del
2023 è l’ormai affermato talento comico di Giuseppe Scoditti, che omaggia un grande regista italiano con Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa, produzione
Teatri di Bari che ha debuttato lo scorso anno proprio al Kismet.
Il 2024 si apre con La Ferocia, coproduzione Teatri di Bari con SCARTI – Centro di
produzione Teatrale d’Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Tetrale, LAC
Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival e Teatro Nazionale di Genova: Michele
Altamura e Gabriele Paolocà dirigono l’adattamento dell’omonimo romanzo di
Nicola Lagioia vincitore del Premio Strega nel 2015, in cui si mette in scena un
bestiario sull’incapacità di reprimere l’istinto di prevaricazione, a partire dalla
misteriosa morte di Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sotto a un autosilo.
Kampai!, atto teatrale curato da Carlo Bruni, ricerca la ritualità perduta del
commiato, privilegiando l’azione coreografica alla parole. In Salveremo il mondo
prima dell’alba, nuova produzione Carrozzeria Orfeo, il regista Gabriele Di Luca
indaga il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei
primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi, paradossalmente, però,
imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di
colpa e infelicità che appartengono a tutti. Protagonista de Le cinque rose di Jennifer coproduzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini – è un travestito
romantico che abita in un quartiere popolare della Napoli degli anni ’80. A
interpretarlo è Daniele Russo, affiancato da Sergio Del Prete nell’allestimento
diretto da Gabriele Russo che restituirà tutta la malinconia del testo originale scritto
da Annibale Ruccello, senza sacrificarne l’irresistibile umorismo. Spettacolo
proposto in doppio appuntamento per la Stagione serale e per quella dedicata al
giovane pubblico del Teatro Kismet è Edipo. Una fiaba di magia. Il mito greco rinasce
nel testo di Chiara Guidi – cofondatrice assieme a Romeo Castellucci, Claudia
Castellucci e Paolo Guidi della Societas Raffaello Sanzio – e Vito Matera,
ricollegandosi ai culti di fertilità delle antiche civiltà dei fiumi: la vecchia madre terra
accoglie nel suo grembo il giovane seme che vi penetra per nascondersi, dormire e
generare un frutto.
Un dispositivo metateatrale molto originale, che nel confronto con il pubblico crea
occasioni comiche esilaranti, è al centro di Le verdi colline dell’Africa.

Bagliori

A ‘guidare’ lo spettacolo sono due volti molto conosciuti del piccolo e grande schermo: Sabina
Guzzanti e Giorgio Tirabassi. Il racconto del divino che si fa uomo, tra sacro e
profano, accomuna Kristo. Quadri di dubbia saggezza e Barabba. Il primo, con la
regia di Roberto Zappalà, racconta la storia di un uomo che si crede Cristo, dotato di
autoironia e di dubbi, un poco smemorato e anche vanitoso. Massimo Trombetta sul
palcoscenico dialoga non solo con chi è in scena, ma anche con gli oggetti, che
utilizza e distrugge a suo piacimento. In Barabba, testo del compianto drammaturgo
Antonio Tarantino messo in scena dalla regista Teresa Ludovico, Michele Schiano di
Cola è ‘l’altro Gesù’, Gesù Barabba appunto, che nella sua prigione di ferro verticale
compie il suo percorso di redenzione rimanendo sempre perfettamente umano.
Suggestiva anche la messa in opera di Madre, spettacolo dove convivono linguaggi
diversi – vocale, musicale e creativo – in una performance artistica che nasce sul
momento, di fronte agli spettatori. Ermanna Montanari, attrice e autrice, Stefano
Ricci, pittore e illustratore, Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista,
danno così vita al dialogo tra una madre caduta in un pozzo e un figlio che fa di tutto
per aiutarla a tornare in superfice.
La giustizia, ricercata ma non sempre ottenuta, lega poi due spettacoli in scena a
marzo al Kismet. Fine pena ora, adattamento dell’omonimo libro di Elvio Fassone,
racconta la notte insonne prima dell’ennesima udienza per la libertà condizionale di
Salvatore, esponente della criminalità organizzata che per 34 anni ha avuto una
corrispondenza dal carcere con il giudice che l’ha condannato. La stanza di Agnese è
invece incentrato un magistrato simbolo della lotta ai clan, Paolo Borsellino,
attraverso gli occhi della moglie Agnese, interpretata da Sara Bevilacqua, svelando
anche la quotidianità del privato, di un marito e padre amorevole, mentre venti di
morte si affacciavano all’orizzonte. In L’ultimo animale (Elsinor) la regista Caterina
Filograno si confronta con un testo sull’amicizia, la fiducia ed il tradimento.
Un’indagine sulla natura ed i confini di un tipo di rapporto che, come tutti i rapporti
d’amore, sfocia inevitabilmente in una relazione di potere. Aprile si apre invece con
il ritorno al Kismet della Compagnia Motus: Frankenstein (a love story) è il nuovo
spettacolo messo in scena da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Un progetto mostruoso composto dalla cucitura di diversi episodi e dal desiderio di ridare vita
all’inanimato, galvanizzandolo, scomponendo e ricomponendo pezzi letterari del
libro che Mary Shelley scrisse a 19 anni. Si prosegue poi con due amate produzioni
Teatri di Bari: Il malato immaginario ovvero Le Molière imaginaire, adattamento
della storica commedia di Molière della regista Teresa Ludovico, dove Augusto
Masiello e Marco Manchisi danno vita al comico contrasto tra il malato immaginario
e la servetta della casa. Quanto basta, con la regia di Alessandro Piva, invece, apre
una poetica finestra sulla quotidianità di un’anziana coppia, interpretata da Lucia
Zotti e Paolo Sassanelli. A chiudere la Stagione serale a maggio è invece l’evento
speciale Bestia da stile, con sostegno del Comune di Bari: un adattamento del
dramma di Pier Paolo Pasolini a firma di Andrea Cramarossa.
La programmazione 2023.24 al Kismet guarda poi ai più giovani con la Stagione
Famiglie a teatro: dieci spettacoli per tutte le età che passano dalle storiche
produzioni Teatri di Bari (Il gatto e gli stivali e Ahia!) alle storie ispirate dalle fiabe
immortali, come Caro Lupo, o dai romanzi per l’infanzia, come Streghe o L’orso
felice. Non mancano trasposizioni legate alla letteratura come Il fantasma di
Canterville e Edipo. Una fiaba di magia. Tra le proposte dedicate alle nuove
generazioni anche La Burla, Cento Cenerentole e Nunc.
Iniziative che abbracciano tutti i linguaggi artistici, anche quello letterario.
Nell’annualità 2023.24 sarà infatti proposta anche una rassegna letteraria a cura del
presidente onorario di Teatri di Bari, Nicola Lagioia, e il contest letterario 2024
battute per un anno di teatro, il cui incipit sarà firmato dallo scrittore Premio Strega
Mario Desiati. Il Teatro Kismet ospiterà poi ogni mese un’opera diversa di Agnese
Purgatorio, artista insignita nel 1994 del Premio European Kodak Panorama, che in
carriera è stata chiamata a esporre in tutta Italia e in mostre all’estero, tra cui New
York, Algeri e Novosibirsk. Racconta con delicatezza temi attuali ed estremamente
controversi, come il ruolo delle donne nella società, la marginalità degli ultimi, i
conflitti sociali, i migranti e le guerre.

Si rinnova la collaborazione con l’associazione culturale Un panda sulla luna, che
gestisce anche una libreria a Terlizzi: nel foyer sarà presente uno stand dove gli
spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere.
I biglietti della Stagione 2023.24 ‘Bagliori’ partono da un prezzo di 14 euro,
disponibili al botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) e online
sul circuito Vivaticket. Previsti anche abbonamenti a prezzi agevolati per la
programmazione serale e pomeridiana, oltre che per specifiche combinazioni di
spettacoli, ad esempio l’omaggio a Lucia Zotti. Per informazioni si può chiamare il
botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F) al numero 335 805 22 11. La
Stagione completa disponibile sul sito www.teatridibari.it.

3 ottobre 2023

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