Alla libreria Laterza di Bari presentato il libro “Il sospiro del mondo” di Beatrice Coppini Cultura Libri 24 Ottobre 202324 Ottobre 2023 di Anna Gomes E’ stato presentato lo scorso venerdì il primo libro di narrativa di Beatrice Coppini, presso la libreria Laterza. A moderare la serata c’è la professoressa Emma Ceglie. Introduce Maria Laterza, sottolineando la bella scrittura della Coppini che dopo numerose pubblicazioni di saggi ed articoli, approda alla narrativa con questi suoi racconti. Beatrice Coppini è toscana, dottore di ricerca in italianistica, ha svolto attività di insegnamento e ricerca nella scuola pubblica ed università. Attualmente svolge attività di formazione. “Da dove nasce la tua scrittura?” le chiede la Ceglie. “Ho sempre scritto, sin da bambina, quando avevo nove anni infatti, i miei genitori mi regalarono una macchina da scrivere Olivetti, come primo regalo” dichiara l’autrice “solo finora, mi sono dedicata con tutta me stessa all’insegnamento e solo durante il Covid mi sono decisa a scrivere questo libro” afferma soddisfatta “anche perché la scrittura richiede molto tempo e noi donne che scriviamo, lo sappiamo bene, ed è anche tempo inutile” conclude, riferendosi ad un famoso scrittore che guardava sempre dalla finestra, prima di sedersi a scrivere. “I miei punti di riferimento per la letteratura sono Karen Blixen, la Ginsburg, la Dickinson per la poesia e soprattutto Leopardi.” Il libro è una raccolta di racconti brevi, anzi brevissimi e vuole essere un diario contemporaneo della vita interiore di ognuno di noi. Piccoli attimi da fermare sul foglio in cui gioie, dolori, desideri si mescolano e si fondono. I personaggi della raccolta provengono da realtà diverse e vivono sia in città che in campagna; i protagonisti vivono la propria solitudine ed il proprio dolore in contesti talora drammatici, cercando una via d’uscita. Tutti sono alla ricerca di armonia e vorrebbero viverla per sempre, invece sentono che la propria vita si sta parcellizzando. E’ ridotta all’attimo e l’esistenza veloce e convulsa, viene percepita come una serie di istantanee scattate in sequenza. Il loro vero obiettivo è trovare il profondo e vitale sospiro del mondo. Nel primo racconto, “Val d’Orcia” l’autrice descrive il paesaggio della campagna toscana, raggiungendo picchi di alta scrittura descrittiva e fa trapelare il suo amore per la sua terra, la Toscana. “Sedersi e guardare. Ascoltare. Sorridere al mulinello di pensieri e ricordi che l’aria porta con sé…” Nel silenzio della valle incantata, l’autrice ritrova se stessa ed il passato le parla dai palazzi rinascimentali che la circondano. Il grande Shakespeare è presente nel secondo racconto con il sonetto “Quel che amore traccia in silenzio, accoglilo, ché udir con gli occhi è finezza d’amore”. E poi ancora l’importanza del respiro che si esalta nei versi “C’è un respiro del mondo che origina il tutto e da cui tutto prende vita…il respiro è Dio e solo ora lo senti presente, il nostro respiro è il suo”. Natura e fede religiosa s’intrecciano armoniosamente. Nel racconto “In classe” l’autrice ripercorre la sua esperienza di insegnante e si sofferma su un episodio simpatico, avvenuto in classe con una sua alunna cinese. Non mancano ironia e leggerezza in alcuni racconti della Coppini, come in quello della “Renault 4 rossa” in cui descrive l’unica cosa che aveva in comune con Aldo Moro, quando fu ritrovato proprio nel bagagliaio della R4 rossa nel maggio del 1978, assassinato dalle brigate rosse. In uno degli ultimi racconti ci parla di un amore violento non più accettato dalla ragazza, che per abitudine ed inerzia, trascinava la sua vita con lui. Nei suoi racconti, personaggi e storie s’intrecciano sullo sfondo del paesaggio toscano, toccando le corde più intime del lettore e facendolo riflettere sulla precarietà della vita.