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Additive Manufacturing, la nuova frontiera per le tecnologie trasversali

innovation league additive manufacturing
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

Presso il Poliba (Politecnico di Bari), nella sala BINP, l’Incubatore e Open Innovation Hub, è partita la serie di incontri su “Innovation League”, dedicata all’Additive Manufacturing, la nuova tecnologia impiegata in varie applicazioni trasversali, come nel settore dello Spazio, del Biomedicale, dell’Oreficeria, tutti settori Made in Italy.
È stata l’occasione per mettere a confronto, in un dialogo aperto, i Top Players delle principali realtà aziendali, eccellenze del nostro territorio, i rappresentanti politici e accademici e gli studenti, futura linfa in formazione.
Il focus si è incentrato sull’Additive Manufacturing, la tecnologia della stampa 3D, con i suoi utilizzi ed il valore socio-economico che produce, come lancio di un “Campionato di hackathlon”, denominato Innovation League, che dopo Bari proseguirà presso gli Atenei di altre città italiane, per raccogliere dai giovani idee innovative utili per il paese e per le nuove sfide delle politiche pubbliche.

On. Giulio Centemero
On. Giulio Centemero

Bari è stata scelta dal promotore dell’iniziativa on. Giulio Centemero, membro della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati e Vicepresidente dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, anche perché la regione pugliese sarà protagonista del prossimo G7 a presidenza italiana.
L’incontro moderato dalla dott.ssa Sara Garino, dopo i saluti del prof. Antonio Messeni Petruzzelli, presidente BINP, e dell’on. Giulio Centemero, ha visto alternarsi gli interventi dei tre Top Players l’ing. Paolo Calefati, CEO Prima Additive, il dott. Sante Calefati, CEO Morphica, e l’ing. Marco Molina, Managing Director sales and Products Sitael.
L’Innovation League non a caso è stato ospitato nel BINP, luogo di connessione tra domanda e offerta d’innovazione, tra ricerca ed imprese, sperimentando nuove soluzioni che potranno sostenere e disegnare il tessuto economico del futuro. “Il tema della stampa 3D è trasversale, è una tecnologia abilitante su cui si investe e che sta mutando in modo pervasivo vari settori, cambiando i processi di realizzazione dei prodotti ed anche i modelli di business”, ha introdotto il Prof. Petruzzelli.

L’Additive Manufacturing ha rivoluzionato la società italiana, perché le imprese hanno trovato il giusto connubio tra artigianato e produzione industriale, consentendo anche a startup e piccole realtà di poter sviluppare a costi contenuti dei prototipi e dando forza ad aree remote e periferiche del paese. L’on. Centemero ha ricordato come guardando ai numeri, siamo a 15 miliardi di dollari per questa tecnologia trasversale nel 2022, con una proiezione a 9 anni, 2032, di addizionali a 80 miliardi di dollari. Si può fare molto a livello legislativo-parlamentare per l’innovazione: già è in agenda sia il tema sull’Intelligenza Artificiale, che diverrà necessaria in area europea, che quella della Space Economy. Ed ha proseguito “La sfida della Commissione Finanze è quella di produrre liquidità e opportunità per le nostre aziende e per le startup, creando un sistema di transfert e di mercato più efficiente a chi crea ricchezza attuale e futura per l’economia”.

Ing. Paolo Calefati Prima Additive
Ing. Paolo Calefati – Prima Additive

Le tre realtà aziendali presenti all’incontro, radicate sul territorio e riconosciute a livello internazionale, hanno offerto una visione a 360° della loro nascita e sviluppo. La stampa 3D non è immediatamente intesa come “profittevole”, in quanto i suoi prodotti presentano costi 10 volte superiori rispetto ad oggetti creati in modo tradizionale con polvere di metallo. Ma tra le sue nuove possibilità permette “una rapidità di realizzazione dei prototipi, un uso efficiente dei materiali, nuovi modelli di business, un rapido servizio di riparazione su oggetti già esistenti e una catena di fornitura decentralizzata” ha sottolineato l’ing. P. Calefati di Prima Additive (3 sedi: Monopoli, Torino e Fermo). La stessa MORPHICA ha la sede principale a Monopoli (oltre a Fermo e Orbassano) ed è una startup che supporta le aziende nella realizzazione di progetti, formazione del personale, vendita e assistenza. Inoltre essa ha sviluppato una notevole esperienza nel settore dell’odontoiatria digitale, con lo scanner 3D desktop e dispositivi dentali realizzati con l’ausilio di stampati 3D.

Ing. Marco Molina Sitael
Ing. Marco Molina – Sitael

Molto interesse ha, infine, destato l’intervento dell’ing. Marco Molina e della sua azienda Sitael – che fa parte del gruppo Angel – con sede principale a Mola di Bari, detta “la fabbrica dei satelliti”, e 5 sedi dislocate in Italia, Grecia e Australia. Nella cittadina pugliese è presente una “camera pulita” per costruire i satelliti ed un centro di prova per qualificarli di modo che vengano portati poi direttamente in rampa di lancio, mentre a Pisa c’è il centro di propulsione al plasma. È stata una coincidenza parlare di spazio a pochi giorni da due grandi anniversari: i 120 anni dal primo volo dei fratelli Wright e la Giornata Nazionale dedicata allo Spazio.
Attualmente la Sitael sta producendo 5 satelliti gemelli, che rappresentano una grande serie per la produzione spaziale e in quest’ottica gli artefatti prodotti in 3D sono indispensabili sia come quantitativi che come controllo della qualità (non sono ammesse micro imperfezioni).

Sitael e ESA
Sitael e ESA

L’evento è stata l’occasione per spronare i giovani presenti al dovere e alla passione della creatività, della fantasia e anche del “sogno”, perché saranno loro i futuri realizzatori delle tecnologie trasversali.

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