Manifestazione “Stop al nuovo codice della strage “” a Lecce Ambiente Cultura Sport 6 Marzo 20248 Marzo 2024 SICUREZZA STRADALE. Domenica 10 marzo in piazza Sant’Oronzo a Lecce la manifestazione “STOP AL NUOVO CODICE DELLA STRAGE”, all’interno di una mobilitazione nazionale contro la revisione del Codice della Strada proposta dal ministro delle Infrastrutture Salvini. Al FLASH MOB parteciperanno non solo gli attivisti di LeccePedala e Lecce30 ma anche il Coordinamento interregionale delle Associazioni FIAB di Puglia e Basilicata. Si promuoverà la petizione popolare per trasformare Lecce in una città 30 Lecce Lecce 30 domenica 10 marzo, dalle 10 piazza Sant’Oronzo Lecce, 6 marzo 2024. Lecce si mobilita, insieme a tante altre città in Italia, per fermare la revisione del Codice della Strada proposta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che è in discussione in questi giorni in Parlamento e per ribadire “Stop al Nuovo Codice della Strage”. Appuntamento: in piazza Sant’Oronzo a Lecce alle ore 10. L’invito è a tutte e tutti di aderire al flash mob partecipando alla mobilitazione a piedi, con la propria bici o il proprio mezzo di micromobilità e sostenibile. 3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. 223.475 sono stati i feriti. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent’anni. Una situazione, quella italiana, che è un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (Fonte: Commissione Europea 2022), dato in crescita rispetto all’anno precedente. Le principali cause di morte sono (secondo l’Istat) l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti. Queste cause non vengono prese in considerazione dalla riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento. La riforma viene proposta “per salvare vite in strada”, ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Infatti, limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030. Flash mob a piedi e in bici La proposta di riforma da una parte promuove “misure-vetrina”, come l’inasprimento di alcune pene o l’alleggerimento delle limitazioni ai neopatentati, e dall’altra strizza l’occhio a chi vìola sistematicamente le regole. Vengono meno i presupposti per la tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza tra i diversi utenti della città. Misure inefficaci e dannose che non migliorano le norme attuali e addirittura vanno ad aggravare la situazione, poiché non agiscono sulle cause della strage e sulla prevenzione. La richiesta è una: città vivibili e strade sicure, la sicurezza stradale ha un’altra direzione. Serve un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico. Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, e agevolare percorsi versole città 30, prendendo esempio da Bologna. “Stop al Nuovo Codice della Strage“ è una mobilitazione che parte dalla piattaforma #Città30Subito (Legambiente, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Clean Cities Campaign, ASviS, Amodo, Fondazione Michele Scarponi, Associazione Lorenzo Guarnieri, fondazione Marco Pietrobono, Fondazione Luigi Guccione e Vivinstrada) a cui si uniscono numerose associazioni e attiviste/i di tutta Italia. 6 marzo 2024