di Anna Gomes

Il film vincitore dell’Oscar del cinema 2024 a Los Angeles, è  “Oppenheimer”, un Kolossal che narra lle vicende  di Robert Oppenheimer, l’inventore della bomba atomica, al seguito di una squadra di  scienziati, dura tre ore e sembra sia stato il film più visto  e più premiato dell’anno. Una vittoria prevista a quanto pare. Il regista Christopher Nolan, allora vince 7 statuette su 13 nomination, come miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, Cillian Murphy e miglior attore non protagonista, Robert Downey jr,  ma anche  per il montaggio, la scenografia e la colonna sonora. Altra sorpresa: vince come miglior attrice non protagonista, Emma Stone  (alla sua seconda statuetta) nel film che ha fatto parlare parecchio, “Povere creature!” in cui la  bravissima Stone, nei panni della Bella Baxter, si mostra nuda in continuazione, nonché in numerosi ed acrobatici amplessi. Film che si è anche aggiudicato scenografia, costumi e trucco.

Ed allora  questo festival del Cinema è davvero politicamente corretto? In ogni caso i film che hanno vinto  quest’anno sono davvero validi, anche se il nostro regista Matteo Garrone non ce l’ha fatta con il suo bel film “Io, Capitano”. Il pubblico lo ha premiato, andandolo a vedere. Senza dubbio l’intento della Giuria era quello di premiare le nuove generazioni. Per gli altri film la sceneggiatura migliore non originale, è andata ad “American Fiction” e poi ottimo premio ad “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, che è costruito benissimo ed è quindi un premio azzeccatissimo. Per quanto riguarda il miglior film straniero, il premio è andato giustamente a “The zone of interest” di Jonathan Glazer, è un film indimenticabile, si tratta di un processo psicologico su una parte di noi che non reagisce all’ingiustizia, si parla di Olocausto, ma non di Auswitch, questo film ha vinto anche il premio per il sonoro “Barbie” non si è portato via niente a parte la canzone originale, così come “Killers of flower Moon”, un bel film che comunque va visto. Insomma i premi sono stati quasi tutti meritati ed allora all’anno prossimo, magiche statuette!