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L’esordio di Neri Marcorè alla regia con “Zamora”

David Grieco, Agostino Saccà, Neri Marcorè, Alberto Paradossi e Paolo Del Brocco
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

Locandina del film Zamora di Neri Marcorè
Locandina del film Zamora di Neri Marcorè

Nell’ambito della sezione Italia film del Bif&st 2024 è stato presentato, per la prima volta al pubblico, il film Zamora, opera prima da regista di Neri Marcorè, protagonista della conferenza stampa moderata da David Grieco, assieme al giovane attore Alberto Paradossi, al produttore Agostino Saccà e all’amministratore delegato Paolo del Brocco. Il film è stato molto applaudito dal pubblico presente nel teatro Piccinni di Bari.

L’anno scorso Marcorè aveva partecipato al Bif&st come protagonista del film di Walter Veltroni Quando, e in qualità di uno dei personaggi di Le mie ragazze di carta di Luca Lucini. Quest’anno arriva come regista del film Zamora, ispirato a romanzo omonimo di Roberto Perrone.

Neri Marcorè e Alberto Paradossi durante la conferenza stampa
Neri Marcorè e Alberto Paradossi durante la conferenza stampa

L’ambientazione della storia, in cui si ritaglia la parte di un ex portiere calcistico piegato dalla vita e dal vino, è quella della Milano dei favolosi anni ‘60.

Durante l’incontro il regista ha voluto ringraziare il pubblico che ha accolto il film così caldamente” questa accoglienza ci ha riempito il cuore e siamo grati a tutti voi”. Non era in ansia per la proiezione del film perché non vedeva l’ora che uscisse, ma solo una volta finito ci si rende conto che ci sono tanti altri film in coda e bisogna aspettare; il film era pronto da circa un anno e quindi l’invito al Bif&st è giunto al momento giusto. C’è sempre stata la consapevolezza da parte di tutte le maestranze, dalla troupe al cast, di aver fatto un buon lavoro e forti di ciò, erano tutti pronti a vedere il film proiettato davanti al pubblico. “Da attori a volte partecipiamo a film che poi una volta che vedi realizzati pensi “speravo meglio”. Vedere invece in questo caso la gratitudine da parte di tutti, era già motivo di soddisfazione. Sulla scorta di questo ci siamo presentati al giudizio del pubblico, e la risposta che è arrivata è stata travolgente”.

Alberto Paradossi, il protagonista del film, è stato scelto sulla base di un provino che ha conquistato immediatamente Marcorè, intuendo subito che potesse incarnare ed esprimere tutte le sfaccettature del personaggio di Walter Vismara, fatte di timidezza, di impacci e che vent’anni fa avrebbe potuto fare Marcorè. Questo film sarà sicuramente l’inizio di una splendida carriera per Paradossi, rappresentando tutta una serie di attori/attrici talentuosi che in Italia non aspettano altro che di essere scoperti.

Il film si compone di volti noti e meno noti, costituendo un arcobaleno di colori e di talenti in cui ognuno emerge grazie alla sua professionalità, anche nei piccoli ruoli che non possono essere affidati a chi fa un altro mestiere.

Ognuno di noi nella vita e nel lavoro ha i propri riferimenti, e si impara da tutte le esperienze anche quelle meno positive; per Marcorè resta basilare l’imprinting di Pupi Avati che gli ha permesso di iniziare a fare l’attore con Il cuore altrove, e siccome “lui si mette sempre vicino alla macchina da presa a guardare la scena e stare vicino agli attori, anch’io ho voluto fare la stessa cosa, perché da attore ho apprezzato molto che il regista non stesse nella tenda a guardare dal monitor”.

Il passaggio dietro la macchina da presa per Marcorè è stata casuale, perché aveva sottoposto la storia all’attenzione di Agostino Saccà per rendere la vicenda di Walter cinematografica ed è stato lui a dirgli “mi piace molto questa storia però voglio che tu la diriga”. È stato così che ha scoperto che desiderava da anni mettersi dietro la cinepresa, e così ha compiuto il primo passo su questo terreno perché il protagonista provinciale che decide di trasferirsi nella grande città, Milano, lo rispecchiava molto.

Alberto Paradossi e Neri Marcorè
Alberto Paradossi e Neri Marcorè

Infine, Neri Marcorè ha voluto soffermarsi sul periodo in cui è ambientato Zamora:” volevo narrare una storia ambientata negli anni ‘60 ma che parlasse anche di oggi. E infatti i personaggi femminili sono moderni, liberi intellettualmente, maturi, e danno una pista a quelli maschili che sono chiamati a crescere. Nel rifiuto di una donna rispetto alle ambizioni di un uomo, il protagonista, ci sono molti elementi di contemporaneità e quindi la reazione di Walter che deve accettare una porta chiusa senza pensare di avere il diritto di sfondarla, deve farci riflettere. Purtroppo, nel nostro tempo, assistiamo ad una degenerazione del rapporto sentimentale che porta alla violenza. Questo e l’aspetto del film molto più importante rispetto a quello del calcio, che rappresenta semplicemente un pretesto per parlare di un confronto”.

Il film uscirà nelle sale il 4 aprile 2024, ed è stato venduto in venti paesi.

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