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Attacco dell’Iran ad Israele 24 ore di paura: il mondo trema

attacco dell'iran a israele

di Anna Gomes

Alle 2130 di sabato 13 aprile,  un violento attacco di droni e missili balistici hanno illuminato il cielo di Tel Aviv. Il mondo intero trema. Si teme una escalation della guerra in Medio Oriente che potrebbe allargarsi sempre di più. Quasi 120 droni sono stati distrutti da Israele ed anche dalle postazioni francesi britanniche e americane.

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L’Iran, come preannunciato 72 ore prima, ha colpito Israele, in risposta all’attacco Israeliano all’ambasciata Iraniana di Damasco qualche settimana  fa. Sicuramente il capo iraniano copre e finanzia Hamas e gli Houti.

In tutto questo scenario drammatico Joe Biden, il Presidente americano ha parlato con Natanyau per evitare ulteriori attacchi missilistici dichiarando a chiare lettere: “Non vi seguiremo, se prenderete altre iniziative”.

Da Friedman a Belpietro, quasi tutti i giornalisti interpellati nella trasmissione ‘Dritto e Rovescio’ condannano la politica israeliana e la diplomazia dell’Onu che finora ha fallito.  

Il Presidente Israeliano Netanyhau che con la sua politica sbagliata ha permesso il massacro dei Palestinesi (quasi 33mila vittime) e che dopo l’attacco a Damasco, si sente sempre più  isolato dall’opinione pubblica mondiale e dal suo stesso popolo che vorrebbe cambiarlo, anche in seguito al mancato rilascio degli ostaggi.

Dopo la riunione di gabinetto il capo dell’esercito Israeliano ha dichiarato che la risposta all’Iran sarà dolorosa “ma non vogliamo aìun conflitto regionale”. Intanto secondo la dichiarazione di Macron, sono stati intercettati missili iraniani dalla base in Giordania.

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Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’attacco “rischia di innescare nuove reazioni: lavoriamo per scongiurare una nuova escalation” ha detto rivolgendosi alle commissioni riunite di Camera e Senato. Certo ora più che mai, bisognerebbe buttare acqua sul fuoco, quindi mediare ed intervenire con la diplomazia che dovrebbe stoppare una pericolosa escalation bellica solo per il Medio Oriente ma per il mondo intero.

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