Sei qui
Home > Attualità > Che cosa accomuna il fascismo ai sovranismi di oggi? Censura della Rai allo scrittore Antonio Scurati

Che cosa accomuna il fascismo ai sovranismi di oggi? Censura della Rai allo scrittore Antonio Scurati

di Cinzia Santoro

“Io credo che l’attualità di Mussolini discenda da alcune sue intuizioni su ciò che sarebbe divenuta la politica nell’era delle masse, che allora si apriva e che oggi si giunge alla sua fase matura.” Così scrive Antonio Scurati sul suo profilo social”. Ma chi è quest’uomo al centro di una nuova polemica alimentata dalla condotta dei dirigenti Rai che sono sempre più protesi al controllo dell’informazione e alla censura.

Antonio Scurati

Antonio Scurati è docente di letterature comparate e di scrittura creativa all’Università Iulm, romanziere, saggista ed editorialista nel suo percorso per testate come La Stampa, Corriere della Sera e La Repubblica, Antonio Scurati nasce a Napoli nel 1969, cresciuto tra Venezia e Ravello e vive a Milano. Laureatosi in Filosofia all’Università degli Studi di Milano, Antonio Scurati vince il Premio Strega nel 2019. con M. Il figlio del secolo,” una lezione di antifascismo sotto forma di romanzo”, dice del suo romanzo che diviene un best seller.

In questi giorni lo scrittore è al centro di una nuova diatriba alla vigilia del 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il suo monologo sul fascismo è stato censurato su Rai3 a meno di ventiquattrore dalla messa in onda nel programma Che sarà condotto dalla giornalista Serena Bortone. Tutto avviene in sordina di sabato mattina, forse sperando i vertici Rai che il boicottaggio passasse inosservato. Ma non va così, la notizia corre sui social e si spande a macchia d’olio. E i vertici Rai corrono ai ripari mettendo una pezza a colori disastrosa, tace l’ad Sergio Rossi dopo la meschina figura con il caso Ghali – Venier, tace il dg Rossi. La patata bollente è lasciata in mano di Palo Corsini direttore degli Approfondimenti già noto per i fatti di Atreju. Lo stesso dice che Scurati non andrà in onda per via del compenso richiesto, circa 1800 euro che la Rai non può pagare. Figura micragnosa per la Rai che viene smentita dallo stesso scrittore che non ha richiesto alcun compenso.

Un'immagine di Benito Mussolini
Un’immagine di Benito Mussolini durante l’epoca fascista

L’epilogo ieri sera quando Serena Bortone andata in onda legge in apertura il monologo di Scurati. “Me lo ha regalato lo scrittore’, spiega. Il testo intanto è diventato virale.

Scrive Scurati:

“Il fascismo, un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista.

 Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?

Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023)”.

 “Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”.

Lascia un commento

Top