Alla Camera di Commercio un talk di approfondimento sugli aspetti turistici di Bari Economia Regione Turismo 29 Maggio 202429 Maggio 2024 di Maria Silvia Quaranta All’interno dell’evento fotografico “è BARI. Impressioni-Origini-Desideri” organizzato nel salone centrale San Nicola della Camera di Commercio di Bari, visitabile sino al 16 giugno, la Gazzetta del Mezzogiorno con Media Division Group ha organizzato sei talk di approfondimento sulla nostra città. Il 28 maggio, per il quarto appuntamento “Talk˃Turismo”, si è parlato di turismo, accoglienza, infrastrutture, mobilità per capire quanto pesa il brand Bari. Diversi esperti hanno discusso sulla metamorfosi che sta accompagnando la crescita commerciale e turistica per far decollare e portare Bari a diventare capitale del turismo del Sud. Moderati da Mariastella Massari si sono confrontati Antonio Vasile, presidente Aeroporti di Puglia, Francesco Caizzi, presidente FederAlberghi, Massimo Salomone, responsabile del Coordinamento sezione Turismo di Confindustria. Mariastella Massari, Francesco Caizzi, Antonio Vasile e Massimo Salomone Le rotte del turismo che partono o passano da Bari stanno crescendo sempre più. Circa 26.000 persone sono transitate in questi primi cinque mesi del 2024 dall’aeroporto Karol Wojtyla di Bari. Tanto si è fatto: dal 2018 quando con un’operazione durata 8 giorni si è allungata di oltre tre km la pista, fino alla gestione coordinata dei quattro aeroporti nella regione. Si è creata un’ossatura molto forte e questo si evidenzia col fatto che il G7 sarà in Puglia, confermando la possibilità di poter gestire un grande numero di aerei e di viaggiatori, come risultato dell’impegno che in questi ultimi 15 anni la Puglia ha profuso. Gli aeroporti si misurano non per la grandezza delle aerostazioni, ma per quanti aerei possono essere parcheggiati contemporaneamente; per la stagione 2024 non c’è un solo posto libero, per cui verrà specializzato per il futuro dell’aviazione civile l’aeroporto di Grottaglie “una bomboniera, da un lato per la bellezza del territorio, dall’altro per l’innovazione tecnologica nella produzione spaziale”, ha detto Vasile. Antonio Vasile, Presidente di Aeroporti di Puglia Questo è un anno spartiacque: sono stati investiti circa 80 milioni di dollari in rotte, finanziati da due fondi americani che hanno creduto in questa operazione che certifica la bellezza e il valore della infrastruttura pugliese, uscendo da uno schema regionale per guardare oltre. Il Sistema Puglia è inoltre avvantaggiato per due motivi: dal fatto che qui non c’è l’alta velocità, e perché Aeroporti di Puglia ha il minor numero di dipendenti d’Italia, quindi con la capacità di assumere e di portare all’interno nuove figure. Il turismo è come un teatro dove c’è un direttore che deve far funzionate tutto. Oggi il turismo vuole più taxi, più alberghi e bisogna avere il coraggio di agire. Come Aeroporti di Puglia si è attivato il volo per Israele, per le necessità collegate alla guerra, e si è intensificata la rotta con Istanbul perché mette la Puglia in relazione con tante destinazioni a prezzi contenuti. Inoltre, il mancato mercato russo è stato compensato dalla Polonia. È necessario un piano strategico per proiettare la Puglia nei prossimi 5 anni, anche attraverso iI collegamento tra l’aeroporto e la città e la possibilità di potenziare la rete aeroportuale utilizzando lo spazio degli elicotteri e creare un circuito e un turismo emozionale facendo volare i nuovi droni. Ha concluso Vasile” tutto quello che si è raggiunto bisogna mantenerlo, restando sempre al passo per tornare al senso partico delle cose, cambiando approccio. Opportunità come il G7 ci indicano che c’è tanto da fare, ma sono anche il motore per continuare a fare sempre meglio”. Francesco Caizzi, Presidente di FederAlberghi Per Caizzi Bari non è ancora una città turistica, ma una città con turisti che sta vivendo un bel periodo. Occorre ricordare che già negli anni ’80 la Fiera del Levante era un evento top che attirava tanti turisti ed espositori; poi c’è stato il crollo degli anni ’90; oggi c’è una visione diversa e Bari è diventata un hub dove i turisti tornano e lo fanno per vacanza/piacere, mentre prima venivano per il business con esigenze completamente diverse che si devono comprendere e soddisfare. Il suo aeroporto è al top come infrastruttura, si è comodi e ci si sente accolti. Oggi i turisti sono un milione di presenze, ma vagano senza un programma preciso. Non c’è un confronto attivo e un fil rouge per far capire che Bari è una città turistica. “Valencia vent’anni fa era un deserto poi hanno speso 400 milioni e l’hanno completamente cambiata, investendo in eventi come l’America’s Cup o la tappa automobilistica, creando il giardino che circonda la città, organizzando il percorso dei musei e delle chiese (a pagamento)” ha ricordato Caizzi. Oggi abbiamo un turismo alternativo, a Bari ci sono pochi hotel, con 2000 posti letti registrati, senza contare i vari B&B, ma non c’è collaborazione, occorre fare programmazione. Massimo Salomone, Responsabile del settore coordinamento sezione Turismo di Confindustria Il responsabile di Confindustria Salomone ha parlato della necessità di sostenere le diverse competenze, attraverso strategie di cooperazione. Le infrastrutture funzionano ma occorre migliorare: per esempio la media di anzianità dei treni in Puglia è di 13 anni, più bassa rispetto alle altre realtà, anche quelle del nord, ma abbiamo il problema della mancanza dell’alta velocità e occorre essere concorrenziali rispetto alle altre realtà europee. Si deve ancora lavorare sulla formazione, accogliere al meglio i turisti nonostante tutto quello che sta succedendo nel mondo con la situazione geopolitica e la guerra in Ucraina e in Israele. La Puglia sta fiorendo ma occorre saper accogliere, bisogna che i giovani capiscano che per affrontare un lavoro nel mondo del turismo bisogna fare formazione. La Confindustria turismo sta collaborando in questo attraverso la realizzazione di tre 3 corsi ITS, uno a Bari e due a Trani, con il 60% di docenti che sono imprenditori l’altro 40% professori (per fornire ai giovani stimoli utili al loro futuro), con un tirocinio nei due anni di 900 ore in azienda per capire come si lavora e con la possibilità per i meritevoli, dopo gli studi, di essere assunti. Inoltre, si sta collaborando con l’Università degli Studi di Bari e con la LUM, con la mission di fornire ai giovani le competenze necessarie e restare a lavorare in Puglia. Il G7 è un grande evento che non produce turismo, ma avrà una ripercussione in ciò che vedremo nei prossini anni: le delegazioni verranno a Bari e porteranno con loro quello che vedranno della nostra regione, inoltre il nostro territorio verrà descritto dalla stampa internazionale. Ha detto Salomone “il G7 permetterà alla Puglia di essere collocata sulla cartina geografica”. Ci sarà un battage mediatico importante, dove le delegazioni e i giornalisti impegnati staranno a Bari, mentre l’evento si svolgerà a Borgo Egnazia (Savelletri), sicuramente tutti resteranno affascinati dalle bellezze di Puglia, e molti ritorneranno poi privatamente in vacanza. Momento conclusivo dell’incontro Per quanto riguarda il turismo basato sulle navi da crociera queste sono i grandi vettori del turismo di massa: Costa Crociere e soprattutto MSC che ha deciso di attraccare a Bari tutto l’anno, non facendo dormire i passeggeri in città non incidono sugli arrivi né sulle presenze; le escursioni sono programmate e ci può essere un ritorno su tutto quello che concerne la ristorazione, il commercio e la visita dei luoghi d’interesse, ma questo tipo di turismo non incide in maniera esponenziale.I tre intervenuti al talk si sono trovati unanimi nel dire che tanto si è fatto, ma tanto ancora si potrà e si deve fare.Gli ultimi due incontri sono mercoledì 29 maggio “Talk˃Architetture” e giovedì 30 maggio “Talk˃Sviluppo”.