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“Se lo SAI accogli”: a Foggia storie, voci e testimonianze dei rifugiati

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Il 14 e 19 giugno un seminario di riflessione e la festa del rifugiato su Viale XXIV Maggio

Foggia

La storia di Rafael Landaverde, che viene da El Salvador, che dopo aver denunciato lo spaccio di droga che la mafia locale faceva circolare nella sua scuola è stato minacciato di morte, fino a dover lasciare il suo Paese per arrivare in Italia, dove grazie al progetto SAI gestito da Medtraining ha seguito un percorso di inclusione sociale e lavorativa, restando con la sua famiglia a Poggio Imperiale, dove oggi vive e lavora. Quella di Iyare Florence, arrivata dalla Nigeria, che dopo il periodo di accoglienza nel progetto SAI di Foggia gestito dall’Arci provinciale ha preso casa con il marito e adesso lavora in un ristorante, mentre la figlia frequenta la scuola materna. Il racconto di Sadiqi Omid, giunto dall’Afghanistan in Italia con la sua famiglia, costretto a lasciare la sua terra a causa dei talebani che non gradivano il suo lavoro di giornalista. E poi le storie di Samuel Naakour, del SAI di Bovino, e di Mohammed Iddrusu, del SAI di Lucera, tutte a ribadire l’importanza dei progetti SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione presenti nei nostri territori quali servizi integrati di accoglienza destinati a rifugiati, minori stranieri non accompagnati, richiedenti e titolari di protezione internazionale.

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Conferenza stampa

Questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Foggia si è svolta la presentazione del calendario di eventi per la “Giornata Mondiale del Rifugiato”, promosso da diversi enti, associazioni e realtà del territorio che gestiscono progetti SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione – e di inclusione dei cittadini migranti, con il patrocinio del Comune di Foggia e della Provincia di Foggia. Un programma di eventi finalizzato a stimolare nel rito dell’incontro la possibilità di avvicinarsi al tema dei rifugiati e dei migranti ascoltando le loro voci, entrando nelle loro storie, scoprendo le loro qualità artistiche, gustando i loro piatti, giocando insieme. A presentare gli appuntamenti in programma sono stati Maria Aida Episcopo, sindaca di Foggia, Simona Mendolicchio, assessora comunale alle Politiche Sociali, Carmine Spagnuolo, presidente della cooperativa sociale Medtraining; Domenico Rizzi, presidente Arci provinciali di Foggia. A sostenere l’iniziativa anche Alice Amatore e Lucia Aprile, rispettivamente assessora comunale alla Cultura e all’Ambiente.

Nei giorni scorsi, quindi, ha avuto inizio la quarta edizione del “Torneo di calcetto per l’integrazione – Francesco Ginese” promosso dalla cooperativa sociale Medtraining, che sta coinvolgendo nove squadre con l’obiettivo di creare un’occasione di incontro, gioco, scambio. Dopo le prime partite disputate, il torneo proseguirà nelle giornate del 13, 17 e 18 giugno, con le finali per aggiudicare il podio di questa edizione. Uno degli appuntamenti più importanti è quello in programma venerdì 14 giugno, a partire dalle ore 9.30, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana (piazza XX Settembre 20) in cui si svolgerà il seminario “Se lo SAI accogli. Storie di integrazione”. Un’occasione per ascoltare voci, storie, testimonianze lavorative, abitative ed inclusive dei beneficiari che sono stati ospiti o che sono oggi accolti in diversi progetti SAI – Sistema di Accoglienza ed Integrazione – presenti nel territorio: Manfredonia, Orsara di Puglia, Candela, Bovino, Cerignola, Casalnuovo Monterotaro, Foggia, Poggio Imperiale, Stornara, Lucera, San Ferdinando di Puglia. Nel corso della giornata saranno illustrati anche i numeri dei SAI in provincia di Foggia, per favorire il dialogo multiculturale. Tra gli interventi più attesi, quelli di Ludovico Vaccaro, procuratore capo della Procura della Repubblica di Foggia, Viviana Matrangola, assessora alle Politiche Migratorie della Regione Puglia, Rosa Massa, presidente della Commissione Territoriale di Foggia, Virginia Costa, responsabile del Servizio Centrale SAI.

Sarà poi la volta di mercoledì 19 giugno 2024, con l’appuntamento aperto a tutta la cittadinanza su Viale XXIV Maggio, dove dalle ore 18.00 alle 24.00 sarà possibile vivere la “Giornata Mondiale del Rifugiato”. Mostra dei prodotti realizzati dai beneficiari dei SAI, spettacoli con fuoco e di equilibrismo, giochi per bambini, attività ludiche, trucca bimbi, laboratorio di bolle di sapone, treccine africane, danze popolari, stand delle culture, concerto a cura dell’Orchestra Popolare di Via Leuca, Dj Set. E ancora: la premiazione del “Torneo di calcetto per l’integrazione – Francesco Ginese” e la presentazione dei progetti di accoglienza dei migranti. Voci, colori, arti per avvicinare la comunità foggiana al tema dei rifugiati e dei migranti, incontrando le loro storie, scoprendo le loro qualità artistiche, gustando i loro piatti, giocando insieme. Il 20 giugno, infatti, si celebra la “Giornata Mondiale del Rifugiato”, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo, costretti a fuggire da guerre e persecuzioni, lasciando i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza in un altro Paese.

Nel calendario degli eventi, rientra anche il convegno “Sfruttamento del lavoro e caporalato”, in programma lunedì 24 giugno, alle ore 17.00, nell’aula magna “Francesco Maria Silla” del Dipartimento di Giurisprudenza di Foggia. Nell’occasione saranno presentati i due volumi “Per motivi di giustizia” e “Sfruttamento e Caporalato in Italia. Il ruolo degli enti locali nella prevenzione e nel contrasto” di Marco Omizzolo, sociologo, presidente di Tempi Moderni e docente a contratto di Sociopolitologia delle migrazioni dell’Università Sapienza di Roma. «Mi piace la città multicolore, dei diritti, delle tante popolazioni –  ha detto la sindaca Episcopo – . Chiunque deve trovare rifugio, ospitalità e accoglienza. Più che agenti di integrazione dobbiamo essere agenti di inclusione, che rappresenta qualcosa di molto più ampio».

Spagnuolo e Rizzi, invece, hanno rimarcato l’importanza della rete promotrice del programma, che sta lavorando per organizzare nei prossimi mesi nel territorio della provincia di Foggia un momento di formazione nazionale destinato ai responsabili e agli operatori dei progetti SAI. «Il nostro è un territorio è tra i più accoglienti d’Italia con 19 progetti SAI presenti, che vanno dai piccoli comuni ai grandi centri, come quello di Foggia in cui è presente ormai da 20 anni – ha ricordato Rizzi – . Sono più di 400, tra ordinari e vulnerabili, i migranti accolti nei progetti che arrivano da diversi Paesi, a partire da Afghanistan, Bangladesh, Burkina Faso, Costa d’Avorio. La Puglia è la quarta regione per numero di beneficiari accolti: circa 3200 persone». Tutte le iniziative nascono dalla rete informale di realtà impegnate nel campo dell’accoglienza e dell’immigrazione che coinvolge: Medtraining, Arci Comitato Provinciale di Foggia, Mondo Nuovo, cooperativa Arcobaleno, Solidaunia, Fratelli della Stazione, Csv Foggia, Parcocittà, Anolf Cisl, Acli provinciali di Foggia, Casa Sankara, Cgil, Uil, Cisl, San Giovanni di Dio, consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese, Oronero, Un Sorriso per tutti, SocialService, Consorzio Aranea, Le Bigotte, Carovana folk art, 

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