La Notte Bianca in Vedetta tra suggestioni e incanti Cultura Eventi e Tradizioni 3 Luglio 20243 Luglio 2024 di Anna Materi Voglio poter pensare che i Poeti, invitati alla Notte Bianca della Poesia presso la Vedetta sul mare a Giovinazzo, siano davvero “vedette” sul mare tempestoso della vita. La serata vissuta domenica 30 giugno, grazie alla Notte, di cui ringraziamo due su tutti il direttore artistico prof. Gianni Antonio Palumbo e il presidente della Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo dott. Nicola De Matteo, per opera di due operose associazioni presenti sul territorio, ci rimanda allo stare all’erta, al non pensare che la vita del poeta sia solo straniamento e struggimento per pene d’amore. Dapprima si presenta il gruppo poetico dell’Isola di Gary, guidato dalla docente Maria Pia La Torre, che nasce con l’intento preciso di dare il proprio contributo per la tutela dell’ambiente, con l’impegno di amare, coltivare, diffondere la poesia nel rispetto dei principi della “comunicazione ecologica”. Le poete ed i poeti, accompagnati anche dalle dolci melodie di un gruppo poetico molisano, hanno espresso inquietudine e a volte rabbia verso l’Ambiente fin troppo spesso purtroppo dilaniato dalla incuria e ipocrisia dell’uomo, attento più al soddisfacimento dei propri immanenti bisogni materiali, che alla cura del Creato. La parola “cura”, avendo nella propria radice il cuore, ma anche l’osservazione, così come il martellamento nell’accudire, ci rimanda al significato più intimo di tutela dell’ambiente, in quello sviluppo di poesia civile che vede i poeti le prime vedette di una realtà che spesso è violentata dall’ abbrutimento del genere umano. Il progetto poetico dell’Isola di Gary, con la grazia che solo la poesia sa elegantemente regalarci, ci ricorda che non siamo soli e pertanto tutti concorriamo alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente, unico ambiente nel quale, mi sia lecito ricordarlo, l’uomo può al momento sopravvivere. Di seguito l’Associazione “Virtute e Canoscenza”, presieduta dalla professoressa Santa Vetturi, si propone come luogo di incontro particolarmente attento alle problematiche sociali. Da più di un decennio è attiva nella editoria sociale, con la pubblicazione di antologie autofinanziate, attraverso i cui proventi sono stati realizzati progetti umanitari in Italia e nel mondo. Durante la Notte le poete presenti hanno avuto cura di declinare la parola Pace nelle mille e una sfaccettature che questa offre, con l’intento preciso, attraverso un PowerPoint illustrato dalla Vetturi, di denunciare quanto la pace sia da tutti invocata e da pochi davvero costruita, dalle scelte politiche violata e dagli uomini inermi e innocenti strappata, dalle nazioni osannata a furor di bombe e altissimo prezzo di vittime civili di ogni guerra. Nel garrito delle rondini, quando il sole sta lentamente tuffandosi nel brillante specchio di una Giovinazzo strepitosamente accogliente alle parole dei poeti disseminati presso le molteplici postazioni a cura della Notte Bianca, nella regia magistrale della dottoressa Marta Pisani che già da anni accompagna le due associazioni lungo la serata in festa, nel ritrovarsi alla fine danzanti e felici come solo i poeti sanno esserlo, col poco a loro disposizione, quel poco che riempie le parole di senso, la serata della Notte Bianca della Poesia 2024 alla Vedetta sul Mare vola veloce, nell’abbraccio colmo di significato fra le due curatrici che con saggezza e amore hanno accompagnato le parole delle loro poete e poeti e con le note di una struggente e allegra fisarmonica. Ancora quest’anno la Notte Bianca della Poesia si conferma essere luogo e momento di incontro poetico e sociale, laddove più voci cantano di poesie fra loro differenti, gli astanti sorseggiano attimi di puro benessere per il loro cuore, le poete e i poeti al volo delle rondini affidano le loro stesse parole, cariche di quel senso che solo la cura, l’amore, la passione, la tenerezza, lo struggimento giustificano. Giovinazzo la domenica e Molfetta il lunedì si rivelano essere palcoscenici perfetti alla declamazione della Poesia, perché la Parola prende i diversi significati e li rende unici, nella loro essenza e nella loro specificità. Ciò che l’uomo solo possiede, l’uso appunto della parola nel mondo animale, la Notte Bianca lo sublima e lo rende perfetto, nei vicoli delle città, negli sguardi compiaciuti dei visitatori, nella gioia palpabile e silenziosa delle poete e dei poeti. Al prossimo anno, alla prossima Notte, con la certa speranza che ciò che si dona non è mai perso e le poete e i poeti in questo sono grandi dispensatori di doni.