Cantare con un cappello: storia di una band itinerante a Lizzano Cultura Musica 5 Luglio 20245 Luglio 2024 di Cinzia Santoro Da un po’ di tempo si aggira tra le strade di Lizzano, precisamente presso la gelateria Matteotti dell’amico Mino Di Punzio, uno strano gruppo, una band di soul-jazz con una cantante che semina cappelli mentre canta. Sappiamo che gli artisti sono bizzarri, ma qui c’è da perdere la testa o il cappello. Può sembrare un racconto semiserio ma non lo è ve lo assicuro; anzi il loro repertorio è provato e riprovato con tanta serietà e dedizione, amore per la musica. Ma quando “Pasone Band” si esibisce per le piazze dei paesi ionico-salentini come Lizzano accade l’inatteso. La cantante veste cappelli di ogni tipo: bombette, cilindri, da cow boy, da torero eccetera eccetera. Ogni cappello corrisponde a una canzone, Besame mucho va cantata col cappello di Luis Miguel Dominguin, Sweet Home Chicago con quello di Buffalo Bill, Georgia con una bombetta anni ’20, Yes I Now My Way con una pezza bianca alla fronte come uno dei concerti di Pino. La band di 15 elementi non si scompone, anzi aspettano il cambio cappello, diversamente non si attacca. Il maestro Antonio attende paziente, rallenta o accelera il pullman che guida lui, si da una sistemata ai capelli e parte. Durante la pausa i musicisti si dissetano con coloratissimi gelati offerti dalla gelateria ospitante. Sax, trombe, tromboni, batterie, bassi e alti tutti sono parte di questa colorata, unica, stravagante artistica famiglia Pasone band. La trombettista Maria un bel giorno dice una frase ermetica ma non troppo: ma questo è burlesque, questo va e vieni di cappelli è proprio burlesque, e lo dice con la sua tipica felicità. Dopo un attimo di smarrimento, ci rendiamo conto che è proprio così, è un travestimento in piccolo per far felice se stessi e il pubblico che ci segue; è un modo per sdrammatizzare l’atmosfera che a volte diventa autoreferenziale, e invece il cappello lanciato alle fine di un pezzo dice al pubblico: non vi preoccupate, non ci siamo dimenticati di voi, abbiamo occhi aperti verso di voi. Certo nell’Ottocento, quando il burlesque è nato, il genere era caratterizzato da caricature, canzoni e danze di ballerine estrose. Col passare del tempo il burlesque ha perso il proprio elemento caricaturale divenendo sempre più simile al varietà. Ad esempio Massimo Ranieri nei suoi spettacoli cambia le giacche diverse se canta Regginella o Cicciofurmaggio. Liza Minnelli cambiava le sedie nel suo Cabaret e Pasone Band cambia i cappelli. Nel significato italiano burlesco fa riferimento a un genere letterario basato sullo scherzo e sulla parodia. E vi assicuro come parte del gruppo Pasone Band di scherzi ne fa tanti, in particolare zio Mimino è molto abile in questo: di parodie e di doppi sensi a fin di bene ne abbiamo pieni i cappelli e le tasche. Se non ci credete veniteci a trovare ai nostri concerti, ascoltateci mentre assaggiate gustosissimi gelati, come fanno le mie amiche fan Pina e Michela. Alla prossima