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Inaugurata la IV edizione di Lungomare di libri

La memoria del mare
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

Il 5 luglio è stato inaugurato presso il fortino Sant’Antonio la quarta edizione di “Lungomare di libri”, la manifestazione letteraria che trasforma Bari fino al 7 luglio in una grande libreria a cielo aperto, grazie alla presenza di librai ed editori del territorio, in un crocevia di incontri con autrici e autori da tutta Italia. Per questa edizione il tema scelto è “La memoria del mare”. Al taglio del nastro sono intervenuti Ines Pierucci, assessora comunale alle culture, Aldo Patruno, direttore del dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, Silvio Viale, Piero Crocenzi e Marco Pautasso rispettivamente presidente, amministratore delegato e segretario generale del Salone Internazionale del libro di Torino, Orietta Limitone presidente de I presidi del libro e Rocco Pinto, coordinatore delle librerie di Lungomare di libri.

Taglio del nastro presso il Fortino Sant'Antonio di Bari
Taglio del nastro presso il Fortino Sant’Antonio di Bari

Si è giunti alla quarta edizione con una realtà che ha visto unirsi 4 enti, due pubblici e due privati, che hanno lavorato con una facilità relazionale tipica delle grandi progettualità, soprattutto quelle che hanno alla base e a cuore “i libri e la parola scritta che non puoi fermare fino a quando non fermi la mano di chi le scrive, ma soprattutto che cresce e forma le coscienze di tutti, come sanno fare i librai e gli editori protagonisti da sempre di questo laboratorio che ha visto la partecipazione di 26 librai e di 40 editori della Regione Puglia”, ha ricordato la Pierucci. Gli enti interessati sono Regione Puglia, Comune di Bari, il Salone Internazionale del libro di Torino, I Presidi del libro. Il tema della memoria del mare, che caratterizza la città di Bari, al centro del Mediterraneo, quest’anno allarga gli spazi di questo ideale percorso al Museo di Santa Scolastica, dove è stato inaugurata l’installazione artistica di Agnese Purgatorio che guarda all’orizzonte del mare non come confine ma come luogo dal quale arrivano tradizioni e culture diverse, e al Museo Civico con la mostra di Armin Greder, con le illustrazioni di “Mediterraneo” e “Isola”, due libri che dicono tanto, parlando di tragedie in mare solo attraverso le immagini, restituendo anche ai più giovani la possibilità di usare e sviluppare la propria immaginazione. Dal mare arrivano le tradizioni più lontane e la ricchezza della diversità, fin da quel lontano 1991, quando giunse a Bari la nave Vlora con 20.000 albanesi.

I libri sono strumenti per riflettere ed analizzare, ma anche per aiutare a ragionare ponendosi sempre nuove domande.

Il cartellone di quest’anno è particolarmente ricco, frutto di un lavoro corale. “La memoria non è qualcosa di fermo, ma cammina in modo dinamico e questa è la speranza di Lungomare di libri, che la memoria possa crescere senza paure ma anzi rispondendo con la cultura, la conoscenza e il sapere” ha concluso l’assessora.

Aldo Patruno, ringraziando le espressioni più alte del sistema della promozione e commercializzazione del libro, ha ricordato la liaison che si è venuta a creare tra nord e sud in un processo di collaborazione tra gli enti pugliesi e il Salone del libro di Torino. Il progetto di Lungomare di libri nasce all’interno del processo di candidatura di Bari come capitale italiana della cultura. La quarta edizione chiude un ciclo che vedeva un accordo culturale tra Comune, Regione e Salone del libro, ma si è pronti a rinnovarlo per l’inizio di una fase successiva coerente con le prerogative delle politiche culturali e turistiche. Il capoluogo è stato disseminato di presidi socioculturali grazie alle diverse biblioteche presenti ovunque sino all’estrema periferia (le biblioteche di comunità della rete Colibrì). “L’evento Lungomare di libri non è dunque un evento estemporaneo- ha detto Patruno– ma rappresenta un altro modello di sviluppo trainante per la regione”.

Inaugurazione con Pinto, Patruno, Pierucci, Limitone e Viale
Inaugurazione con Pinto, Patruno, Pierucci, Limitone e Viale

Orietta Limitone, presidente dell’associazione Presidi di libri, nata più di vent’anni fa per portare i libri nelle piazze e fra la gente, ricordando la grande sinergia del lavorare insieme al Salone del Libro di Torino, alla città di Bari, alla Regione Puglia, ai librai e agli editori, ha ricordato come questa edizione abbia visto tutti d’accordo sul tema del mare, che per “noi che abitiamo questa terra significa tanto: significa bellezza, desiderio di libertà, senso di spaesamento. Ma per noi il mare è tanto altro, è l’arrivo delle navi da fuori, come nel 91 con la Vlora che ha cambiato la fisionomia della Puglia, che insieme all’Italia si preparava ad affrontare la contemporaneità del post caduta del Muro di Berlino. Bari ha costituito con punto di partenza per una consapevolezza diversa, perché le nostre città sono cambiate da quel momento ed hanno trascinato anche tutto il resto del paese verso una visione nuova”. Di tutto questo è stato testimone lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande (come anche per il naufragio della Caterina A. una tragedia del 97 che ha colpito tutti), e l’associazione Presìdi del libro gli ha dedicato un premio al giornalismo d’inchiesta. Certi temi particolarmente cocenti tornano nella discussione della quotidianità ma anche all’interno di manifestazioni culturali come Lungomare di libri, un evento del territorio che si apre all’Italia e all’estero, raccogliendo le professionalità locali dei librai della città Bari e degli editori pugliesi, ma che abbraccia anche tutto il mondo dell’editoria e della cultura italiana. Nella quarta edizione si racconteranno le voci del mare e tutta la polifonia che racchiude.

Silvio Viale, presidente del Salone del libro di Torino, si è soffermato sull’intenso lavoro alla base di questo progetto che ha visto al tavolo tutti gli esperti del settore. “Lungomare di libri è nato sull’onda di Portici di carta, ma è un evento molto diverso, legato a Bari, legato ai professionisti del luogo con i librai, gli editori e tutti i professionisti della filiera editoriale che in questi giorni passeranno da Bari”, ha detto Viale. Continuando “Finisce un primo periodo di sperimentazione, apportando delle correzioni, e credo che sia anche il momento per iniziare a mirare più in alto e far sì che questo evento si sviluppi grazie alle potenzialità del territorio e alle importanti tematiche che vengono trattate”. Dunque, partendo da Bari si può guardare al Mediterraneo, un mare magnum crogiolo di culture e tradizioni diverse, oltre che all’Italia, e considerare l’edizione 2024 come il punto zero da cui decollare per guardare avanti.

Le casette in legno predisposte lungo la muraglia
Le casette in legno predisposte lungo la muraglia

Il ricco programma è consultabile su http://www.salonelibro.it

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