A Conversano tre eventi in continuità con la Giornata mondiale del rifugiato 2024 Attualità Comuni Spettacolo 14 Luglio 202414 Luglio 2024 di Maria Silvia Quaranta In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, gli enti che risultano inseriti nella rete SAI del Comune di Bari, per minori stranieri non accompagnati e ordinari, continuano a celebrare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione e della interculturalità. Sul territorio di Conversano esistono strutture di accoglienza per minori migranti soli e per nuclei familiari, che fanno riferimento al progetto SAI “La casa di ragazzi del mondo” e “Bari città aperta”. In quest’ambito si è voluto ampliare il cartellone degli eventi di visualizzazione. La cittadina barese da anni è partner della rete SAI del Comune di Bari e tutta la comunità è attiva nel dare il suo contributo al processo di integrazione dei migranti accolti. Locandina con il programma degli eventi Sono in programma tre eventi nel mese di luglio, realizzati in rete con le realtà locali, che prevedono la partecipazione dei cittadini e dei migranti. Il 12 luglio si è già svolto lo spettacolo “CircOnda”, evento e laboratorio di arti circensi e mimo per le famiglie e i bambini, curato da “Opopò clowàan” e da Renato Curci. Il 19 luglio presso la Biblioteca Civica Marangelli, è previsto il laboratorio “Il diapason della vita. Racconti dal mondo”, un viaggio nella fiaba, alla ricerca del linguaggio universale che accompagna dalla nascita tutti i bambini del mondo, per trasportarli nella magia della vita. Verranno presentate racconti per famiglie con bambini in collaborazione con l’associazione “Semi di Carta”. Il 26 luglio nella Casa delle Arti sarà presentato il doppio live concert: “Spiff Onyuku & MSPBand” e “Don Ciccio feat. Mama Marjas”. Gli eventi sono organizzati da Il sogno di Don Bosco, Csise, Gruppo Lavoro Rifugiati, Etnie, Arci Bari e BAT, C.A.P.S. cooperativa sociale, Abusan. La Giornata Mondiale del Rifugiato, GMdR, è stata istituita il 4 dicembre 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione n. 55/ 76, in occasione del cinquantennale della Convenzione di Ginevra che nel 1951 ha definito lo status di rifugiato. Anche nel 2024 sono milioni le persone in fuga per molteplici motivi. Il focus di quest’anno si fonda su due temi: la solidarietà e l’inclusione. Infatti, oltre alla solidarietà per celebrare la forza e la sfida delle persone costrette a fuggire, bisogna riflettere e cercare soluzioni alla loro condizione di rifugiati, garantendo loro la possibilità di prosperare nelle comunità di accoglienza. La Giornata Mondiale del Rifugiato è un faro per illuminare e accendere l’interesse sui diritti, i bisogni e i sogni dei rifugiati, cercando di mobilitare le forze politiche e le diverse associazioni affinché queste persone possano sopravvivere e prosperare. Occorre riconoscere la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di persone costrette a fuggire a causa di guerre, violenza, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Per questo motivo ogni anno vengono organizzati incontri, manifestazioni e appuntamenti in tutta Italia. Un fattore chiave che ha fatto lievitare il numero di persone costrette alla fuga sono stati i conflitti in Sudan, in Congo, in Myammar, in Siria (che resta la Nazione con la maggior crisi di rifugiati al mondo). Le guerre da sempre generano morti e profughi. Non bisogna certamente dimenticare i due conflitti a noi più vicini, rispetto ai quali continua a essere improbabile anche solo considerare una semplice tregua. Secondo l’ONU alla fine del 2023 nella Striscia di Gaza, circa il 75% della popolazione era stata costretta a sfollare. Lo stesso vale per l’invasione russa in Ucraina, con milioni di civili che sono stati obbligati a fuggire generando una crisi umanitaria di notevoli proporzioni. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno 2024, il rapporto Global Trend 2023, realizzato dall’UNHCR, ha evidenziato come il numero di rifugiati è salito a 43,4 milioni, includendo quelli sotto il mandato dell’UNHCR e dell’UNRWA. Logo dell’Agenzia per i Rifugiati delle Nazioni Unite – UNHCR Nel 1950 nasce l’UNHCR, un apposito Ufficio dell’Alto Commissariato, che certifica e ufficializza lo status personale di rifugiato, sulla base delle disposizioni e norme internazionali, con un numero complessivo che da allora è stato in costante crescita. Dunque, appare sempre più necessario sensibilizzare le persone sulla complicata e difficile esistenza dei rifugiati e sottolineare come in realtà il loro numero effettivo è molto superiore a quello dei censiti. La guerra in Ucraina e i conflitti in altre parti del mondo, assieme agli sconvolgimenti provocati dai cambiamenti climatici (eventi metereologici estremi), hanno costretto un numero “record” di personea fuggire dalle proprie case nel 2023. Occorre intervenire sia sulle cause di fondo (conseguenza diretta o indiretta di attività umane) che costringono le persone ad abbandonare le proprie case e sia sul modo di alleviare la sofferenza di chi è in esilio, offrendo la possibilità di ricominciare in un paese di asilo quando il ritorno a casa non è ipotizzabile. Per il 2024 l’UNHCR ha lanciato la campagna di solidarietà#WithRefugees, per un mondo dove tutti i rifugiati sono benvenuti,perché costoro hanno bisogno del sostegno di tutti, dove solidarietà significa lavorare insieme per un mondo che accoglie le persone rifugiate, valorizzare i loro punti di forza e le loro conquiste e riflettere sulle sfide che insieme devono essere affrontate. Uno dei motti dell’UNHCR In tante città italiane ed europee si sono svolte iniziative a partire dal 20 giugno, cominciando dalla presentazione presso la Sala Nassyria del Senato della Repubblica della guida “Dai diritti all’integrazione. Guida pratica per rifugiati e immigrati in Italia”, elaborata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con UNHCR; contemporaneamente è stata presentata la squadra paraolimpica di rifugiati che prenderà parte ali giochi di Parigi 2024, presentazione che ha fatto seguito a quella della Squadra Olimpica dei Rifugiati del CIO, con 36 atleti provenienti da 11 Paesi diversi, ospitati da 15 Comitati Olimpici Nazionali (CNO) e che gareggeranno in 12 sport diversi. Gli eventi di sensibilizzazione proseguono ancora oggi, come nel caso della città di Conversano, per sancire il diritto alla sopravvivenza e all’integrazione come diritto umano.