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Oltre il senso dei fiori in Anna Rafas

Anna Rafas, -artista

di Piero Fabris

Dal due all’otto agosto presso la Chiesa dello Spirito Santo in Ostuni si potranno ammirare le opere di Anna Rafas, un’artista che ha saputo intrecciare su manti di seta le poesie di Annika De Tullio come fossero petali di rampicanti, complementari alle sue composizioni.

Anna Rafas, -artista

A differenza di molti artisti che si lasciano precedere dai titoli e riconoscimenti, apparendo sulla scena attorniati dal loro ego straripante, Anna Rafas, preferisce custodire il proprio mondo emozionale nelle trame di tessuti morbidissimi, per esempio il lino, nei quali l’abbraccio è esperienza avvolgente, calore e rispetto dei giardini interiori. Si comprende subito che la scelta dei supporti, i materiali e le tecniche usate per imprimere certi stati non sono il frutto del caso ma di percorsi e meditazioni. E quelli che a prima vista appaiono come semplici fiori decorativi dalle belle sfumature cromatiche sono il frutto di linguaggi approfonditi, più vicini alla sua sensibilità; sono soffi d’anima che l’artista ha saputo ritmare, facendo salti acrobatici oltre il vuoto e la violenza imperante, trovando in atmosfere fiabesche dalle mille e una notte, nei miti classici la spinta per inanellarsi fino all’Olimpo dell’idealità. Quadri, quelli della Rafas, come tasselli di un codice (tanto per richiamare alla mente il best-seller di James Hillman) per ritrovare sentieri dell’autenticità, semi per nutrire la bellezza e dare volto a profili umani che si lasciano catturare nella propria essenzialità come schizzi dettati dalla spontaneità, da chi sa guardare oltre la siepe, oltre il rumore appiattente. L’artista per rappresentare le proprie sensazioni ha utilizzato una tecnica orientale detta Batik che fa della cera calda l’ordito ideale per condividere visioni eteriche.

Anna Rafas, -artista

Certe tecniche sono carezze di nuvola, mezzi per modellare con pazienza l’impeto cardiaco congiunto a consapevolezza del pensiero assetato di contenuti in forme simboliche. Ci piace, per dare un’idea dell’intenso pianeta immaginativo, l’arazzo della pace, dove Eirene e Dike, ovvero Pace e Giustizia danzano e aleggiano quali pilastri trasparenti di sogni annidati su vette di purezza, icone dinamiche in cima a vie, sentieri impervi ma costruttivi che in pieghe e contorni fluttuanti sanno volgere a finestre come vetrate spalancate su universi silenziosi.

Anna Rafas

Anna Rafaschieri in arte Anna Rafas è nata a Bari dove vive e lavora. Ha sempre mostrato inclinazioni per le arti pittoriche. Dopo aver frequentato il liceo artistico G. De Nittis di Bari si è specializzata in scenografia e costume presso l’accademia di Belle Arti del capoluogo pugliese. Ha frequentato un corso intensivo di gioielleria contemporanea presso la scuola: Alchimia di Firenze. Si è laureata in psicologia discutendo una tesi sull’Arte terapia presso l’università dell’Aquila. È sempre attenta alle tecniche espressive più disparate, all’arte classica, e la poesia.

3 thoughts on “Oltre il senso dei fiori in Anna Rafas

  1. Bella presentazione,grazie Piero per aver presentato questa delicata artista che gioca con trasparenze e leggerezza tra natura e miti.

  2. Bellissimo articolo, il giornalista coglie l unicità dei lavori e contemporaneamente loda la delicatezza dell animo della pittrice. Complimenti

  3. Molto bello e suggestivo l’articolo di Piero Fabris che sa guardare oltre I semplici fiori che lui chiama “soffi di anima”.L’autore,con grande sensibilita’,ha saputo entrare nel mondo interiore dell’artista e comunicare le emozioni che si intrecciano ai versi di Annika De Tullio, altra giovane artista barese.L’autore ,del resto e’ pittore,poeta, scrittore e molto meglio di altri che si definiscono “critici d’arte”sa valorizzare i giovani talenti e lo fa con grande competenza. Complimenti!

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