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A Bari primo movimentato Consiglio comunale dall’insediamento di Leccese

Gli assessori presenti al Consiglio comunale
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta
foto di Francesco Guida

Questa mattina poco prima delle 10:00, presso la sala “E. Dalfino” di Palazzo di città, si è aperta la prima seduta del nuovo Consiglio comunale, con un inizio segnato dalle polemiche. L’assise cittadina è stata presieduta dal consigliere Lorenzo Lionetti. Tra i primi a giungere in aula Michele Laforgia, già candidato sindaco e presidente della Giusta Causa.

Con l’avvenuta nomina ad assessori di Elisabetta Vaccarella, Pietro Petruzzelli, Paola Romano, Domenico Scaramuzzi, Vito Lacoppola, Carla Palone, Diego De Marzo si è convalidata la loro sostituzione con il subentro dei primi non eletti Fabio Sisto, Micaela Paparella, Maria Stefania Durante, Gesualdo Sanseverino, Livio Sisto, Annarita La Penna, Silvia Russo Frattasi. Dei 36 consiglieri ne erano assenti 5: il candidato sindaco del centrodestra Fabio Saverio Romito, Claudio Schirone del gruppo Noi popolari, Pietro Albenzio di Decaro per Bari, Pierluigi Introna per Leccese sindaco e Antonio Bozzo del PD.

Subito dopo l’esecuzione dell’Inno Nazionale, il sindaco ha dovuto rispondere su un documento sul contrasto alla nomina di Leccese a sindaco, in quanto capo di gabinetto dell’ultima amministrazione Decaro, contestazione portata in aula dall’opposizione nella persona del consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Ciaula.

Un momento del Consiglio comunale
Un momento del Consiglio comunale

Successivamente si è votato e approvato il subentro dei consiglieri comunali il luogo dei consiglieri nominati assessori. Inoltre, è avvenuta la convalida degli eletti e la costituzione dei gruppi consiliari con 29 voti favorevoli, 3 non espressi e 5 assenti.

A causa di un presunto malfunzionamento del sistema informatico il consigliere Marco Bronzino ha poi proposto alle 10.21 la momentanea sospensione della seduta per 5 minuti. Alla ripresa dei lavori è avvenuta la convalida del sindaco Vito Leccese, come da esiti dell’ufficio centrale elettorale, e il suo giuramento.

Giuramento del sindaco Vito Leccese

Ma la riunione è terminata senza l’elezione del presidente del consiglio, del vicepresidente e della commissione elettorale comunale, previsti nell’ordine del giorno, tra le contestazioni del M5S e del PD, anche in riferimento alla richiesta del sindaco di rinviare le comunicazioni della giunta a settembre, mancando in aula 5 consiglieri tra cui il leghista Romito; la richiesta ha provocato le reazioni del PD con Marco Bronzino che non ha condiviso questa scelta, del M5S che ha annunciato che darà solo un sostegno esterno all’amministrazione Leccese. Il consiglio si è chiuso con 19 voti a sostegno della richiesta presentata dal sindaco di rinviare i lavori al mese prossimo, tra cui quella di Laforgia, 10 astenuti e 3 contrari, ipotesi che ha suscitato le ulteriori polemiche: “Che tre autorevoli personalità abbiano deciso di rinviare senza il garbo istituzionale di avvisare, mi sembra una cosa che non ha i connotati della correttezza” ha precisato Bronzino. Molto dura anche la reazione dell’opposizione “secondo noi questo va a pregiudicare in maniera netta quella che è la democrazia dell’aula, e quindi la città merita una rappresentanza che venga posta in essere da quella che è effettivamente la maggioranza vale a dire 22 consiglieri giustamente eletti e 14 per le opposizioni” ha detto Ciaula.

Aula consiliare con la presenza della maggioranza e dell'opposizione
Aula consiliare con la presenza della maggioranza e dell’opposizione

Mancherebbe ancora l’accordo sul nome del presidente del Consiglio, nonostante da tempo si parli di Romeo Ranieri:” Il presidente non viene nominato viene eletto dall’aula; ha un compito di responsabilità ed anche un compito di garanzia, per questo secondo me è giusto sentire anche le opposizioni, cioè ascoltare il parere di tutti i consiglieri comunali” si è espresso Michele Laforgia.

Una nota a margine è stata quella  dell’intervento di Antonello Delle Fontane, M5S, su alcune situazioni che stanno minando il movimento, un chiaro riferimento  alla scelta del sindaco di nominare assessore alla Legalità Raffaele Diomede, un esterno, anziché uno dei due consiglieri eletti del Movimento 5 Stelle:” Raffaele Diomede è una persona in gamba, con un’importante curriculum che può fare anche molto per la giunta Leccese; una critica forte è alla metodologia che ha portato alla nomina dell’assessore Diomede”. Per il sindaco si tratta di semplici schermaglie all’interno del Movimento: “Spero che si possa rasserenare il clima all’interno di quel gruppo politico e che si possa innanzitutto dare la possibilità al Consiglio comunale, che è un organo importantissimo sul piano istituzionale, di incominciare a funzionare anche rispetto al dibattito che si è sviluppato quest’oggi. Vorrei tranquillizzare tutti: l’amministrazione esiste e sta operando” ha concluso Leccese.

I numerosi cittadini presenti alla prima seduta del Consiglio
I numerosi cittadini presenti alla prima seduta del Consiglio

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