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Beppe Gernone un Artigiano della Fotografia.

Di Piero Fabris

Beppe Gernone fotografa dal 1979, quasi un cinquantennio d’esperienza e di passione per rubare all’oblio attimi incisivi di foto scattate a opere d’arte, paesaggi e personaggi della nostra storia, del nostro ambiente. Si definisce l’artigiano della fotografia e nel mondo dell’immagine sempre più autoreferenziale, l’affermazione appare strana. Ha lavorato per l’Ansa, per il Ministero dei Beni Culturali, collaborando a progetti di censimento dei beni culturali. Esperienza e Amore per il bello, ma soprattutto per ottiche che vadano oltre l’apparenza per cogliere in un Clic la luce che meglio esprime un soggetto.

E’ lui stesso a precisare: “Quando vai in un posto per realizzare un lavoro, devi sapere quello che devi fare, devi sapere quello che stai facendo, quello che stai fotografando”. Il suo approccio al soggetto non è improvvisato, ma studiato. Le inquadrature calcolate per emozionare. Prima di ritrarre, Beppe Gernone si prepara, sa bene dove posizionare il proprio obiettivo e nelle scelte compositive lascia che il plus del suo approfondimento culturale, informativo sia il punto di fuoco, il centro dell’attenzione dell’osservatore.

Per Gernone è fondamentale lo studio e poi ancora lo studio. La lettura delle istruzioni di un apparecchio fotografico per capire quali sono le potenzialità della fotocamera che certamente il mezzo, il prolungamento dell’essere del quale troppo spesso si ignorano le possibilità espressive. La macchina fotografica ci aiuta a narrare con originalità lo spirito di un luogo con il grandangolo della creatività. Il fotografo deve osservare con attenzione e sensibilità. Oltre a conoscere i tempi di esposizione, l’ISO e il diaframma, prima di avvicinarsi alle manifestazioni della natura bisognerebbe avere Cultura, Consapevolezza e chiarezza mentale, ovvero sapere perché e cosa vogliamo trasmettere. Il valore di una foto non è semplice estetica. Negli scatti di Beppe Gernone troviamo richiami a l’Arte, attenzione alla composizione che con vellutata ironia lascia trapelare il grottesco di alcuni esseri boriosi presi da se stessi, dal proprio ego ammantati.

Non basta ritrarre, saper posizionare i faretti, il buon ritratto deve far comprendere il clima, l’atmosfera che si respira in un tempo, in un’azione, saper fare richiami immediati a epoche e sogni, in altre parole saper evocare e lasciare che un semplice sguardo ritrovi il soffio di un ricordo e si immerga in dimensioni surreali, quelle immagini così chiare al nostro artigiano sempre fedele alle sue ottiche, sempre in accordo col suo sentire. Una fotografia sincera, precisa; una fotografia curiosa frutto di curiosità, e puntuale quando si tratta di essere testimoni di fatti. Beppe era presente allo sbarco degli albanesi quell’otto agosto del 1991, ha collaborato con agenzie fotografiche, ed è stato fotografo per la galleria Bonomo. Fotografo ecclettico, ha  realizzato scatti con rigore scientifico e con la velocità di un lampo, un lampo di luce nella quale è condensato tutto il suo studio, ricerca sorgente del sapere che non entra in competizione con chi fa servizi fotografici al ribasso. L’esperienza e la cultura fanno la differenza, sono lo spessore, la qualità di un’immagine è documento, esempio di bravura. Beppe Gernone? Semplicemente un Artiere della fotografia.  

Gernone nell'opera di Franco Dellerba
Gernone nell’opera di Franco Dellerba

Beppe Gernone è fotografo professionista dal ‘79, fotografo free lance e per molti anni corrispondente da Bari per l’agenzia ANSA.

I suoi reportage sono stati pubblicati su riviste, quotidiani, settimanali in Italia e all’estero.

Dal 1985 è stato fotografo presso la Sovrintendenza per i Beni Culturali ed Ambiente della Puglia, del Polo Museale della Puglia, sviluppando così l’aspetto della fotografia di opere d’arte e di architettura; dal 2012 Funzionario alle tecnologie, in pensione dal maggio 2020.

Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero ed ha collaborato alla realizzazione di numerose pubblicazioni e cataloghi di arte ed architettura.

Inoltre è stato insegnante di ruolo di fotografia presso un istituto tecnico statale ed ha svolto corsi di fotografia per la Cobaslid dell’Accademia di Belle Arti di Bari e Lecce.

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