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Sulle orme di Dio dialogando con Antonio Calisi

di Piero Fabris

Antonio Calisi

Un’Icona di Cristo, piccolo dono di Antonio Calisi, frutto della sua meditazione, mi spinge a incontrarlo e a chiedergli cosa sia per lui un’Icona, vorrei chiedergli il perché le dipinge, ma lui ha già cominciato a rispondermi dicendo: “Le Icone sono finestre aperte sul Paradiso. Ci lasciano intravvedere le realtà Celesti, quelle che vediamo con gli occhi della Fede. Per dirla con Padre Florenskij, le Icone rendono visibile l’invisibile…” E per un attimo lo immagino come un monaco amanuense che riproduce i testi sacri fedelmente. Mi sembra un monaco che ricopia gli antichi modelli dei maestri iconografi. Aveva quindici anni, quando davanti a un’Icona gli sembrò di ritrovare un “Mondo Spirituale” davanti al quale Ascolto, Raccoglimento e Silenzio sono i semi per cominciare un pellegrinaggio verso la luce.

Icona del Cristo dipinta da Antonio Calisi

Un cammino, il suo, che lo porta all’età di 22 anni in Russia per apprendere l’antica arte del dipingere Icone nei monasteri Ortodossi. Nei suoi occhi si coglie vivida l’esperienza vissuta nella città di Pskov dove ha conosciuto l’archimandrita (l’Abate del monastero) Zinon. Percorsi, quelli di Antonio Calisi come passi di contemplazione nelle foreste notturne del proprio animo con il cuore che anela alla Pace, quella che dissolve ogni tenebra e ogni paura. Viaggi di studio e di ricerca tra Romania e Grecia, fino a ritrovarsi, genuflettersi sul Monte Athos per raccogliersi in un centro di esperienze Spirituali che insieme ai compagni di Strada le lodi per l’Altissimo sgorgano spontanee e, con gli altri, in coro si esclama: Grazie per questo luogo Mistico, giustamente considerato dagli orientali Il Giardino della Madre di Dio! Il Monte Athos è come la torre della Dama Bianca. È un nido dove gli spiriti si ritemprano, pregano e si sentono in unione intima con Dio. Antonio Calisi comincia a parlare di Preghiera come ossigeno per la l’anima. Mi parla con entusiasmo della necessità di studiare Teologia, come strumento per comprendere profondamente i pilastri dello Spirito. Si illumina quando mi parla di Magda, allora fidanzata, oggi moglie, sostegno sul sentiero che lo ha sempre supportato condividendo interessi e passioni con entusiasmo.  Sorride quando gli chiedo scherzosamente: Ti Sopporta?  Mi risponde “Mi supporta!” Oggi Antonio è Diacono della chiesa Cattolica di rito Bizantino della diocesi di Lungro (Cosenza). Esercita il suo ministero nella parrocchia di San Giovanni Crisostomo (Bari Vecchia). È insegnante di Religione Cattolica al Liceo Classico “Socrate” di Bari, un luogo che gli dà la possibilità di incontrare i giovani. Una grande opportunità, quasi una sfida educativa che lo fa compagno di tanti studenti, nel senso più bello della parola: Colui che condivide il pane. A questi ragazzi desidera non solo trasmettere le proprie conoscenze, compartecipare le proprie esperienze, quanto gettare semi per il loro futuro. Ha pubblicato dei libri sulla figura di San Paolo, sull’opera di Don Lorenzo Milani, Sulla Divina Commedia e Sacra scrittura, tanto per citare dei titoli e li ha pensati ed editati come strumento di riflessione e divulgazione. Antonio Calisi vive l’insegnamento con grande senso di Responsabilità.

12 settembre 2024

One thought on “Sulle orme di Dio dialogando con Antonio Calisi

  1. Mi hanno positivamente impressionato definizioni riportate da Piero Fabris sulle icone dipinte a Antonio Calisi. Definizioni stupende che conducono allo stupore mistico, quali, le icone,: “finestre aperte sul Paradiso”. E, riferendosi al monte Athos: “luogo mistico” considerato dagli orientali “il giardino della Madre di Dio”.. Ed ancora: “….un mondo dove gli spiriti si ritemprano, pregano e si sentono in unione intima con Dio.”
    Che dire poi, quando, riferendosi ai dipinti i conici si leggono frasi come: “….passi di contemplazione nelle foreste notturne” del proprio animo, con il cuore che anela alla Pace, quella che dissolve ogni tenebra e ogni paura”.
    Quanta spiritualita’! Quanta bellezza descrittiva. che tutti possono notare leggendo gli occhi del nostro Antonio. Calisi. Ad maiora: Dio e’ certamente con te: visitatore del Suo paradiso.

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