di Maria Silvia Quaranta

Il 18 settembre 2024, nella terza convocazione e seconda votazione, è stato eletto presidente del Consiglio comunale di Bari Romeo Ranieri. Il neoeletto è passato con 26 voti su 35 consiglieri presenti, 8 voti sono andati a Giuseppe Carrieri, una scheda bianca. Ranieri è esponente della lista Con, la lista civica che fa capo al governatore Michele Emiliano. Determinante è stato il passo indietro del Pd, con la rinuncia di Marco Bronzini per convergere tutti sul nome proposto da Vito Leccese. L’inizio della seduta non è stato privo di toni accesi sia della maggioranza che dell’opposizione, dove quest’ultima ha accusato il sindaco di non esser mai stati consultati per questa nomina. Bronzini ad inizio seduta, prendendo la parola, ha fatto notare come all’interno dello stesso PD non ci siano state riunioni per discutere sul nome del presidente, come anche nessuna riunione di maggioranza per convergere sul nome da votare.” Non mi sono mai candidato a nulla e forse ho sbagliato, perché le autocandidature sono frutto di furbizia, e furbizia relativa. La presidenza non me l’ha promessa nessuno. E’ stato coinvolto un onesto consigliere con 20 anni di esperienza, sono orgogliosamente a sinistra e io lo considero un valore” Citando Sant’Agostino ha poi auspicato la speranza in tutta questa situazione come la somma di due fattori: l’indignazione e il coraggio.

Anche Michele Laforgia, dopo aver riconosciuto il lavoro portato avanti da Bronzini in questi anni, ha rivendicato la trasparenza delle scelte fatte e richiamato tutti i consiglieri al senso di responsabilità e di umiltà nei confronti dei cittadini, di cui sono tutti al servizio.

Dopo l’elezione Ranieri ha precisato che sarà un presidente super partes, aperto all’ascolto di tutti maggioranza e opposizione, come collante tra i banchi della giunta e quelli del consiglio comunale. Inoltre, ha esortato i consiglieri al rispetto della calendarizzazione dei lavori della massima assemblea cittadina, nella consapevolezza di avere un impegno nei riguardi degli elettori che hanno manifestato le loro intenzioni l’8 e 9 giugno.

Subito dopo l’elezione del presidente, ha preso la parola il sindaco Leccese, ricordando l’importanza di questa figura come arbitro all’interno del consiglio, ed ha auspicato che in futuro i toni siano più pacati pensando al contributo da dare per il bene della cittadinanza. Successivamente si è passati all’elezione del vicepresidente, con la nomina di Pino Viggiano di Fratelli d’Italia, nome fatto in aula dall’opposizione.