Lavoro e/è benessere: il piano ARPAL discusso alla Fiera del Levante Economia Lavoro Politica Regione 4 Ottobre 20245 Ottobre 2024 di Maria Silvia Quarantafoto di Francesco Guida Il 3 ottobre 2024 nell’ambito degli eventi Puglia l’Europa che cambia la vita, che si tengono presso il Centro congressi della Fiera del Levante, si è svolto il convegno “Lavoro e/è benessere. Il piano ARPAL della Regione Puglia sulle politiche e i servizi per il lavoro”. Piero Ricci, presidente Ordine dei giornalisti Puglia I saluti istituzionali sono stati portati da Sebastiano Leo, assessore Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione professionale della Regione Puglia, da Beniamino Di Cagno presidente Cda ARPAL Puglia. L’incontro è stato moderato da Piero Ricci, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia ed è stato introdotto da Gianluca Budano direttore ARPAL Puglia. Sono intervenuti: Giuseppe Lella, dirigente della sezione politica e mercato del lavoro della Regione Puglia, Gianfranco Viesti, economista dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, Gaetano Frulli presidente Nuova Fiera del Levante, Pamela Giotta consigliera segretaria dell’Ordine assistenti sociali, Tiziano Barone direttore Veneto lavoro, Luca Mereu, direttore generale ASPAL Sardegna, Massimo Temussi, direttore generale delle politiche attive del lavoro per il Ministero del lavoro, ed in collegamento video Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. L’assessore Sebastiano Leo L’assessore Leo ha ricordato come esista un disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro. Per questo inizialmente sono stati creati i centri di impiego e successivamente si pensò che in Puglia la soluzione migliore fosse quella delle agenzie ed in particolare l’ARPAL, l’agenzia regionale politiche attive per il lavoro. Oggi si vive in una situazione in cui la domanda è complessa e complessa è anche la risposta, per cui tutte le agenzie regionali e nazionali debbono collaborare, senza dimenticare le tante fragilità ed in quest’ottica il Welfare deve essere costantemente attivo e coinvolto nel sistema. Sicuramente la formazione gioca un ruolo importante, ma rappresenta lo strumento, mentre l’obiettivo è il lavoro. L’acquisizione delle competenze non risolve la molteplicità di problemi legati a questo tema, in quanto queste devono essere trasversali ma con alla base sempre l’acquisizione delle conoscenze. Beniamino Di Cagno ha fatto presente come siano importanti le giornate organizzate per promuovere i servizi offerti alla collettività, anche per verificare i risultati conseguiti fino ad oggi, perché si può migliorare con la condivisione delle esperienze anche delle altre regioni. La Puglia in quest’ultimo periodo risulta virtuosa, ma l’impegno non deve diminuire, in quanto ancora oggi è elevato il numero di persone in cerca di occupazione e questo stride con le aziende che a loro volta ricercano lavoratori. L’intervento di Gaetano Frulli Durante l’incontro è stato proposto alla Nuova Fiera del Levante di organizzare una fiera specializzata del lavoro, per rispondere a questi problemi e riunire privati, aziende, agenzie e persone in cerca di occupazione. Gaetano Frulli ha risposto positivamente a questa richiesta, confermando l’opportunità di lavorare per riportare l’attività dei convegni e delle fiere a livelli qualitativi migliori: in quest’ottica verrà programmata una fiera specializzata per il lavoro e le imprese come mission della Nuova Fiera del Levante. È toccato a Gianluca Budano, direttore ARPAL Puglia, fornire i dati regionali. La rete territoriale dell’agenzia possiede 44 Cpi+2, oltre a circa 100 A.P.L. ed enti accreditati. Si deve giungere al lavoro con passione e determinazione: per questo all’incontro sono stati invitati anche gli assistenti sociali, che danno una curvatura sociale all’agenzia, i giornalisti, la cui comunicazione non deve essere solo informazione ma programma di servizi (comunicare bene per servire i cittadini). Gianluca Budano, direttore ARPAL Puglia L’agenzia pubblica si deve occupare di aiutare coloro che non riescono ad autodeterminarsi, sia le persone che le aziende, per cui il loro lavoro è un lavoro particolare e mirato. Tra gennaio e agosto 2024 i Cpi ARPAL hanno gestito circa 10.671 annunci di lavoro, proponendosi come uno spazio di molteplici opportunità spesso inesplorate. Il collocamento mirato ha portato a 837 inserimenti nominativi, e di questi 89 a tempo indeterminato, indicando in questi dati l’impegno di civiltà e di pieno sviluppo della persona, con un particolare accento alle prestazioni eccellenti rese dai diversamente abili. Una proposta importante espressa da Budano è stata quella di ampliare la “categoria protetta” anche alle vittime di violenza che riescono ad uscire da quel tunnel e devono essere facilitate nel riprendere una vita normale partendo anche dal lavoro. Nel campo della disabilità è opportuno creare piccole attività di ascolto e di ricerca, istituendo un repertorio di prestazioni da offrire alle imprese, evidenziando così l’eccellenza nell’introduzione di questi lavoratori nel percorso aziendale. Un altro aspetto importante è quello della gestione delle vertenze collettive e delle crisi industriali, con un bacino di competenze e un quadro delle qualifiche FP: procedure di licenziamento collettivo concluse in sede sindacale o in sede amministrativa, cassa integrazione, attività di mediazione per cambio appalto. Queste tematiche portano ad un rapporto rinnovato con il mondo lavorativo, che include la curvatura sociale, con un raccordo costante dei servizi sociali locali per la piena inclusione nel mondo del lavoro, in quanto nessun cittadino si deve sentire abbandonato. Per dare una spinta in questo senso è stato creato Cpi on the road, i cui camper attraverseranno tutti i luoghi normalmente non coperti da un centro o da un’agenzia per l’impiego e raggiungere tutti i cittadini. Di primaria importanza risulta la strategia “Mare a sinistra”, di attrazione e valorizzazione di talenti; ARPAL si pone come” braccio armato” per coordinare i comuni marginali e contattare tutti gli italiani all’estero da riattrarre in Puglia, facendo conoscere le opportunità lavorative e ripopolare la regione pugliese. Una lotta da portare avanti è quella al caporalato, dove i caporali saranno costretti a cambiare lavoro grazie ad un rinnovato rapporto con gli enti dell’agricoltura, fornendo un incrocio tra domanda e offerta. Gli ultimi dati forniti da Budano hanno riguardato il Piano di potenziamento dei centri per l’impiego con 104 milioni di euro ripartiti per la comunicazione coordinata sulle politiche attive del lavoro e sui servizi offerti, sulla formazione degli operatori che prendono in carico i cittadini, sull’adeguamento strumentale delle sedi, sui sistemi informativi. Gli obiettivi per il 2025 in riferimento al capitale umano di ARPAL Puglia indicano il numero di professionalità previste a regime di 1620 unità, la dotazione di un fondo di risorse decentrate per il personale alle dirette dipendenze di ARPAL Puglia di circa 8 milioni di euro. Giuseppe Lella ha ricordato come fino a 5 anni fa la strutturazione del mondo del mercato fosse molto difficile, in quanto c’erano poche risorse e poco personale. Negli ultimi anni molto è cambiato, e la sfida attuale è di riuscire a realizzare il Piano di potenziamento con le risorse PNRR (qualificando il personale e migliorando le sedi); per questo occorre lavorare sulla reputazione e sulla capacità di rendere trasparente quello che si fa con le risorse a disposizione. I risultati sono evidenti a tutti: il monitoraggio GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) indica come sia stato centrato il target europeo di presa in carico di oltre 200.000 persone, supportate nella ricerca del lavoro e nella formazione professionale. Occorre fare ancora molto per l’inserimento nel mondo del lavoro dei cittadini diversamente abili, nella presa in carico delle fragilità, nell’investire risorse nel rapporto con le imprese superando il gap delle capacità di tradurre l’analisi del mercato del lavoro in politiche formative e attive. L’aspetto della formazione è stato affrontato da Gianfranco Viesti, il quale ha ricordato come il lavoro sia della massima importanza e occorre fare tutti gli sforzi necessari per incrementare questa necessità; non ottenere un lavoro determina varie ripercussioni nella vita delle persone. Il lavoro del domani è difficile da comprendere poiché stanno cambiando velocemente gli scenari nazionali e internazionali. Attualmente, per quanto riguarda l’Italia e la Puglia, l’aspetto positivo riguarda il numero degli occupati e di quanto molti di costoro lavorino a tempo indeterminato; le criticità fanno riferimento al tasso di occupazione femminile, al numero delle ore di lavoro ed ai livelli salariali. Il rapporto tra il mondo del lavoro e l’istruzione è alquanto delicato: l’istruzione deve essere un motore delle attività formative, ma molto spesso abbiamo l’abbandono dei giovani prima diploma. Massimo Temussi e Beniamino Di Cagno Dopo aver ascoltato le esperienze delle agenzie di lavoro degli interlocutori esterni Barone per il Veneto e Mereu per la Sardegna, Massimo Temussi ha ricordato come si debba fare ancora molto per cercare di riportare in Puglia i giovani che trovano soluzioni lavorative in altre regioni e in Europa, lavorando sul sistema di transizioni con un valido programma di riqualificazione. Non esiste nessuna contrapposizione tra lo Stato e le regioni, ma lo Stato deve supportare le regioni in quanto è indispensabile lavorare insieme per riallineare i modelli organizzativi rendendoli più snelli. Inoltre, è vitale unire l’aspetto sociale a quello lavorativo, per riuscire ad ascoltare e comprendere meglio le necessità dei cittadini. Infine, Michele Emiliano, in video collegamento, ha evidenziato lo sforzo compiuto nel giro di pochi anni per mettere in campo e rendere pienamente attiva l’agenzia ARPAL. È rilevante avere una capacità innovativa e un approccio multidisciplinare, con una visione dell’impresa come soggetto del cambiamento della vita delle persone, in una regione dove occorre produrre un cambiamento della percezione del benessere. Videointervento di Michele Emiliano La Puglia presenta “ritmi di sviluppo che sono doppi rispetto a quelli dell’Italia L’Italia, e in particolare il Mezzogiorno, ha un incremento del PIL più alto d’Europa; la Puglia è senza dubbio una delle regioni col più alto tasso di crescita economica e dell’occupazione, frutto di un lavoro meticoloso che ha attratto investimenti- ha detto Emiliano-. Siamo la regione che spende meglio, in Italia e forse anche in Europa, i fondi strutturali europei”. Le possibilità di assunzioni nella pubblica amministrazione sono state enormi e lo stesso nel settore privato dove sono stati richiamati i principali soggetti delle consulenze aziendali strategiche. L’ARPAL ha “a disposizione una regione moderna, con un alto tasso di innovazione tecnologica, con un settore dell’aerospazio in crescita come il settore digitale. Dunque, i numeri dell’occupazione di cui ci fregiamo sono numeri molto importanti, che però hanno bisogno di far collimare la domanda e l’offerta di lavoro, perché siamo all’assurdo, in Italia ma anche in Puglia, di avere ancora una disoccupazione elevata ma con le imprese che non trovano i lavoratori di cui hanno bisogno”. Emiliano ha rilevato l’importanza di dover reclutare i lavoratori dall’estero per superare un buco demografico incolmabile e “per fare in modo che il sistema Italia possa reggere la concorrenza ed i suoi costi, perché attraverso il pagamento dei contributi il nostro welfare possa essere tenuto in piedi da un numero di persone sufficienti a gestirlo. La Puglia è scesa sotto i quattro milioni di abitanti, fenomeno che colpisce tutta l’Italia, il che vuol dire che a giudizio dei nostri giovani l’Italia è un Paese con poca speranza, inefficiente, inospitale, dove la questione del merito non viene affrontata in modo adeguato. Affidiamo ad ARPAL il compito, in collaborare con le altre agenzie, di essere il luogo strategico per costruire le politiche occupazionali e il futuro stesso della Regione” ha concluso Emiliano.