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A Bari torna il World Press Photo Exhibition con un focus sulla libertà di stampa

La fotografia vincitrice del World Press Photo 2024
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta
foto di Francesco Guida

Presentazione alla stampa della mostra
Presentazione alla stampa della mostra

L’11 ottobre è stata inaugurata presso il teatro Margherita di Bari l’XIᶺ edizione del World Press Photo Exhibition, la 67ᶺ edizione a livello mondiale, una delle più importanti mostre fotografiche internazionali, che sarà visitabile sino all’8 dicembre. Organizzata da CIME, tra le maggiori partner europee della Fondazione World Press Photo di Amsterdam, è promossa dalla Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con il Comune di Bari e con la partnership dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, dell’Ordine dei giornalisti e del Conservatorio N. Piccinni. Alla presentazione alla stampa, introdotta da Serena Manieri erano presenti tra gli altri il sindaco di Bari Vito Leccese, il direttore di CIME Vito Cramarossa, l’assessore alle Cultura Paola Romano, Elda Perlino, assessore al Clima, alla Transizione ecologica e all’Ambiente, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Paolo Ponzio.

La foto vincitrice del World Press Photo of the year di Mohammed Salem
La foto vincitrice del World Press Photo of the year di Mohammed Salem

La fotografia vincitrice del World Press Photo of the Year è quella firmata dal palestinese Mohammed Salem, la cui immagine scattata per Reuters il 17 ottobre 2023 nell’obitorio dell’ospedale Nasser, immortala il drammatico momento in cui una donna palestinese di 36 anni, Inas Abu Maamar, stringe il corpo di sua nipote Saly di soli 5 anni, rimasta uccisa insieme ad altri quattro membri della famiglia durante un attacco missilistico israeliano su Gaza.

Ad illustrare la mostra e le novità presenti in questa edizione è stato il direttore CIME Vito Cramarossa.

Oltre al format ormai collaudato con successo, ci sono alcune novità introdotte nell’edizione 2024. Innanzitutto, è stata creata una specifica area allestita all’interno nello spazio espositivo, dedicata al tema della libertà di stampa, realizzata grazie ai dati e alle testimonianze giunti dalle fonti dell’organizzazione non governativa e no-profit Reporter Senza Frontiere (RSF). All’interno è possibile trovare un memoriale dedicato ai fotografi caduti nel mondo durante l’esercizio della propria attività di reporter dal 1992 ad oggi. Un elenco di oltre 1500 giornalisti. Come ha ricordato Cramarossa “Voglio ringraziare i giornalisti che sono qui oggi, e questa edizione di Word Press Photo è dedicata in particolar modo a loro. Gli scatti non sono spesso sufficienti, per questo abbiamo creato un memoriale che ricorda il lavoro svolto da 1553 giornalisti sul campo dal 1992 al 2023 e che purtroppo sono deceduti. Alle spalle di questo memoriale abbiamo una indicazione di quello che accade nel mondo in termini numerici. Grazie a Reporter Senza Frontiere (RSF), infatti, abbiamo un grafico che presenta quella che è la condizione della libertà di stampa nel mondo (con un elenco di 100 paesi), in particolar modo in Italia, considerando quelli che sono i vari indici che poi generano e fanno sì che si possa dare un posizionamento alla libertà di stampa, che è fondamento della democrazia in cui viviamo”. Si legge sul sull’installazione che si trova al centro della sala “In Italia la libertà di stampa continua ad essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, così come da vari piccoli gruppi estremistici violenti. I giornalisti denunciano anche tentativi da parte dei politici di ostacolare la loro libertà di coprire casi giudiziari attraverso una “legge bavaglio”, oltre alle procedure SLAPP (Strategic Lawsuits Against Public Partecipation), che sono una pratica comune in Italia”.

Memoriale con l'elenco dei giornalisti morti dal 1992 al 2023
Memoriale con l’elenco dei giornalisti morti dal 1992 al 2023
Analisi sulle condizioni della libertà di stampa nel mondo
Analisi sulle condizioni della libertà di stampa nel mondo

Secondo il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ) nel solo anno 2023 sono stati 99 i giornalisti e gli operatori dei media uccisi in tutto il mondo come rappresaglia per il loro lavoro. Molti hanno subito minacce di violenza e incarcerazione semplicemente per aver svolto la propria professione. I giornalisti continuano ad essere messi in pericolo dai conflitti in corso, dal crescente autoritarismo e dalle elezioni divisive. Un grazie va a tutti loro, che con professionalità e passione hanno permesso di affermare e di portare avanti il diritto e la libertà di espressione.

In questa edizione “non scontata” per vari motivi organizzativi e istituzionali, si è compreso il valore che può avere una mostra del genere per il territorio e si è temporaneamente aperto al pubblico il Teatro Margherita, interessato da lavori di ristrutturazione, come ha ricordato lo stesso sindaco Vito Leccese e l’assessore Paola Romano.

L’altra novità introdotta per l’edizione 2024 è la presenza, subito fuori dalle sale espositive, di una parete interattiva dedicata ai sogni e ai desideri dei visitatori: infatti sotto una grande scritta “Immagina un mondo migliore” tutti coloro che avranno visitato la mostra potranno offrire il loro contributo con frasi, pensieri, visioni e illustrazioni. Un modo per integrare le immagini e i pensieri di ciascun visitatore con il messaggio che la mostra stessa vuole consegnare agli occhi di chi la osserva, e per permettere di riflettere e di interagire con gli spunti offerti dalle 130 foto esposte quest’anno come una finestra sul mondo.

Il teatro Margherita sede della mostra fotografica
Il teatro Margherita sede della mostra fotografica

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