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Si è concluso con successo a Bari il Festival delle Regioni

Incontro conclusivo Festival delle Regioni
Maria Silvia Quaranta

di Maria Silvia Quaranta

Il 22 ottobre si è chiusa la terza edizione del Festival delle Regioni, che quest’anno è stato ospitato a Bari.

Presso il Teatro Piccinni si è tenuto l’incontro conclusivo che dopo i saluti istituzionali portati dal sindaco di Bari Vito Leccese e dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha previsto due Region-Talks sul tema #azzeriamo le distanze.

Intervento del sindaco, Vito Leccese
Intervento del sindaco, Vito Leccese

Vito Leccese ha ribadito che è opportuno cambiare impostazione e prospettive, dove la formazione deve essere alla base della trasformazione e dello sviluppo di questo processo di azzeramento di distanze. Le tre giornate baresi sono state un’opportunità di confronto tra le diverse istituzioni, facendo emergere il bisogno di confronto, mediazione e sintesi, così come aveva affermato il Presidente Mattarella durante la cerimonia inaugurale del Festival. Appare indispensabile il ruolo delle politiche di coesione che incoraggiano la crescita economica, attraverso il lavoro sinergico operato da regioni, comuni e la realtà politiche, atte ad acquisire modelli positivi di rafforzamento delle competenze. In quest’ambito il sindaco ha ricordato le grandi aziende che negli ultimi cinque anni hanno deciso di stabilire le proprie sedi a Bari – ATOS, FINCONS, LUTECH, NTT DATA, DELOITTE e altre-, come segnale di cambiamento, di vitalità e di rivalutazione del Mezzogiorno, e come presupposto per comprendere di cosa il mercato avrà bisogno nel prossimo futuro. Importante è mantenere estrema attenzione al contrasto ai cambiamenti climatici, dove la natura non può più essere vista come un deposito da sfruttare all’infinito.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

Anche per Michele Emiliano è apparso indispensabile superare i rancori e lavorare insieme, e il Festival ha rappresentato un incentivo a farlo con oltre 40.000 persone che hanno visitato il Villaggio delle Regioni e oltre 2500 che hanno partecipato agli eventi nei quattro teatri baresi, grazie allo splendido lavoro compiuto nella tre giorni dalla Conferenza delle Regioni. Purtroppo, è notizia di ieri dell’insostenibile calo demografico italiano, e occorre restituire speranza a tutta la Nazione per cercare di superare questo gap che destabilizza l’Italia anche nel campo del lavoro. Con tante strategie si è riuscito a trattenere i ragazzi al Sud, ad esempio con il progetto #Mare a Sinistra, ma questa riserva è stata utilizzata per cui occorre al più presto trovare altre soluzioni, generando azioni comuni di sviluppo del territorio a prescindere da partiti e fazioni. Occorre azzerare le distanze, perché il futuro proporrà nuove sfide e molteplici cambiamenti: teniamo presente che un quarto dei lavori attuali cambierà pelle, con l’introduzione dell’intelligenza artificiale, dell’apprendimento automatico in molteplici settori.

Il primo Region-Talks “Azzeriamo le distanze: Strategie e politiche pubbliche per attrarre i mestieri del futuro”, moderato da Celestina Dominelli, ha visto gli interventi di Giovanna Iannantuoni, presidente Conferenza dei rettori delle università italiane, Marina Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali, Alberto Cirio, presidente regione Piemonte, Attilio Fontana presidente regione Lombardia, Riccardo di Stefano, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Marco Mezzaroma, presidente sport e salute, Luisa Torsi, accademica dei Lincei e presidente del centro di innovazione Single Molecule Digital Assay. Tutti i relatori hanno posto l’accento sull’importanza, per ridurre le distanze, della ricerca e della formazione, dove l’innovazione tecnologica parte proprio dalla ricerca avanzata e dove l’università non deve più essere vista come una istituzione antica ma come porta per il futuro. Il ministro Calderone ha ribadito l’importanza di fare rete per un sostegno comune, dove il lavoro è visto come giustizia sociale, in quanto le risorse umane rappresentano l’aspetto più importante della nostra società. L’Intelligenza Artificiale ha sicuramente una sua rilevanza, ma deve essere utilizzata per la capacità di attenuare lacune a livello organizzativo, strategico e strutturale, ma non deve sostituire l’uomo. Per la ministra è importante riuscire ad essere chiaroveggenti e capire che cosa chiede il futuro guardando a 5-10 anni per riuscire ad organizzare una formazione specifica. Il lavoro porterà ad una sempre maggiore autonomia e transizione ed occorre formare i giovani di oggi mettendone in rilievo le singole attitudini. In quest’ambito appaiono utili gli ITS che offrono una specifica formazione professionale, con una attenzione alle eccellenze e alle esigenze del territorio. Tutti hanno ricordato come alla fine del percorso ITS l’80-90 % dei ragazzi viene assunto, rispondendo alle esigenze di filiera.

Videomessaggio di Giorgia Meloni
Videomessaggio di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni ha voluto essere presente con un video messaggio, in cui ha ribadito come il Mezzogiorno nell’ultimo anno è stato trainante per tutta l’Italia. Sull’autonomia differenziata ha detto ”sono convinta che l’autonomia differenziata possa essere un’occasione per dimostrare il proprio valore e le proprie capacità. Questa riforma rappresenta una sfida per le regioni e le sue classi dirigenti, sulla spesa e sui servizi. Ogni regione ha la possibilità di dimostrare che serietà, competenze e responsabilità sono una vera opportunità”, rispondendo a quanti invece la descrivono come questo strumento per aumentare il divario tra Nord e Sud, bloccando il trend positivo del Mezzogiorno dell’ultimo periodo.

Il secondo Region Talks
Il secondo Region Talks

L’ultimo step nel Teatro Piccinni, prima delle conclusioni di Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, dal titolo “Azzeriamo le distanze: Le nuove competenze per la Regione del futuro”, ha visto, moderati da Manuela Perrone, gli interventi di Paola Severino, presidente SNA, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, Vito Bardi, presidente Regione Basilicata, Arno Kompatscher, presidente Provincia autonoma di Bolzano, Marco Marsilio, presidente Regione Abruzzo, Francesco Silvestro, presidente Commissione parlamentare per le questioni regionali. I relatori si sono soffermati su due aspetti: l’importanza delle nuove competenze nella Pubblica Amministrazione con la necessità di selezionare una nuova generazione di dirigenti e formare adeguatamente gli strutturati alle nuove competenze tecniche per essere preparati alla trasformazione culturale già in atto; l’aspetto dell’immigrazione e l’utilità del Piano Mattei, dove si agisce direttamente nei paesi africani, permettendo alla loro economia di crescere. Il sottosegretario Mantovano ha concluso l’incontro soffermandosi sull’importanza della sicurezza digitale e sull’interessamento di tutte le regioni al Piano Mattei. Per l’aspetto Cyber security egli ha detto” Il contesto geopolitico attuale è molto complicato con ricadute dirette anche in Italia, tra cui la stessa sicurezza digitale. La rete, parafrasando Von Clausewitz, è diventata la prosecuzione della guerra con mezzo informatico. Più volte i siti istituzionali, e non solo, sono stati attaccati da hacker. “Azzeriamo le distanze” diventa allora la guida per una concreta ed efficace collaborazione tra i principali attori istituzionali, i governi regionali, le province autonome, gli enti territoriali, le imprese e le università. Azzerare le distanze è possibile se si fa squadra e soprattutto se si ha consapevolezza di essere parte di una squadra del team Italia con tutte le differenze che esistono tra di noi, ma avendo presente obiettivi comuni che sono certamente obiettivi grandi”, ha detto Mantovano. Per il cyber il governo ha assunto di recente delle iniziative condivise dal Parlamento approvando la legge 90 sulla sicurezza informatica. che coinvolge non solo gli asset della difesa strategica nazionale in senso stretto, ma anche le regioni, le Asl, i comuni con più di 100.000 abitanti, e prevede delle procedure di allerta rapido e di altrettanto rapido intervento.

Il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano
Il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano

Infine Mantovano ha ribadito “Azzeriamo alle distanze acquista poi una declinazione particolare qui a Bari città fra le più importanti del Mediterraneo, perché chiama in causa la vocazione naturale dell’Italia verso l’Africa con il piano Mattei che non è né un modo per affrontare la questione migratoria, né una scatola vuota; è il modo italiano, e stiamo lavorando perché diventi il modo europeo, di impostare una relazione paritaria e collaborativa con gli Stati africani coinvolti”. Il piano prevede che siano i paesi africani a dire quelle che sono le loro necessità, individuando progetti comuni da realizzare sul territorio, dall’alimentare al digitale, dalla transizione ecologica allo spazio.

Dunque, per andare avanti ed affrontare le prospettive che il futuro ci riserva, occorre collaborare tutti insieme, offrendo gli strumenti alle nuove generazioni per essere da subito preparati alle nuove sfide.

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