Sei qui
Home > Comuni > “TALKING BENCH”: oggi si inaugurano le 10 panchine sul lungomare Nazario Sauro, abbellite dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti

“TALKING BENCH”: oggi si inaugurano le 10 panchine sul lungomare Nazario Sauro, abbellite dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti

Nell’ambito del progetto di Bari arte pubblica “Talking bench”, saranno presentate domattina alla stampa le dieci panchine ubicate sul lungomare Nazario Sauro reinventate grazie all’intervento creativo di un gruppo di studenti dell’Accademia delle Belle Arti coordinati da Anna De Francesco, cultrice della materia del corso di Tecniche e Tecnologie della decorazione dell’Accademia barese.

“Talking bench” è un progetto voluto, realizzato e sostenuto dall’assessorato comunale alle Culture e dall’ufficio del Garante regionale per i diritti dei detenuti in collaborazione con la Casa circondariale di Bari e l’Accademia di Belle Arti di Bari. A curarlo l’ideatrice Mariapaola Spinelli, esperta d’arte.
Il progetto è coordinato dall’associazione di promozione sociale PopHub che, grazie al contributo del Garante regionale per i diritti dei detenuti, ha condotto il laboratorio di lettura nella casa circondariale di Bari e ha potuto dar corso alla successiva realizzazione degli interventi degli studenti dell’Accademia sulle panchine individuate.

l’Assessore alla Cultura, Silvio Maselli

Le panchine, scelte dall’associazione Pop Hub, sono state trasformate grazie alle immagini realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti e alle frasi scelte dai detenuti della Casa circondariale, estrapolate dai principali romanzi degli ultimi anni ambientati a Bari: frasi ispirate ai valori della libertà e all’amore per la nostra città.

L’appuntamento per la stampa è fissato domani, giovedì 22 dicembre, alle ore 11.00, su lungomare Nazario Sauro, all’altezza del Chiringuito. Interverranno l’assessore alle Culture e Turismo Silvio Maselli, la curatrice del progetto Maria Paola Spinelli, il garante regionale dei diritti dei detenuti Piero Rossi e la professoressa Anna De Francesco.

 

 

Lascia un commento

Top