La Vita è Così di Dalila Di Lazzaro: grazie a un filosofo e a un nuovo amore sono uscita dalle mie “crisi” Cultura Libri 28 Giugno 2017 di Romolo Ricapito La Vita è Così, “Passioni e virtù per uscire dalle crisi” (Piemme, €16,50) è il sesto volume scritto da Dalila Di Lazzaro che vede l’attrice dirigere la sua “saga” (tutti i libri raccontano della sua vita privata) verso una svolta più intimista. Appagata da una sensibilità affinatasi con gli anni e l’esperienza, la Di Lazzaro ha fatto tesoro di esperienze negative, ribaltando la sua vita in positivo, badando all’essenziale e legandosi ad affetti veri, sinceri, rivalutando anche l’amicizia femminile. La diva racconta di sé ad Ugo, un anziano filosofo realmente amico e disinteressato, disposto all’ascolto, del cane labrador Happy, uno dei suoi più sinceri affetti, purtroppo già scomparso, del padre e del nonno. Emergono dunque le sue radici(contadine), che affondano nel Friuli, terra di valori e orgogliose personalità . In particolare il padre Attilio, ex pugile semiprofessionista e poi vigile, le ha inculcato il rispetto degli altri, di sé stessa e la forza di reagire alle avversità. La Di Lazzaro, dopo lutti e dolori fisici (quelli derivanti da pregressi incidenti) si è appoggiata agli insegnamenti di Attilio, sopravvivendo a vicende che avrebbero affondato qualsiasi altra donna. Come si legge anche in terza di copertina, la Di Lazzaro ha lasciato la carriera per i suoi problemi fisici e si dedica prevalentemente alla scrittura. Il pregio del libro è parlare di eventi semplici, minimalisti, interessando il lettore con la forza della parola. Questo rende la lettura interessante, nonostante si siano aboliti gli aneddoti sulla mondanità e la carriera cinematografica. Ne sono comunque presenti alcuni: incontriamo anche Richard Gere. Il cambio città (da Roma a Milano) ha modificato le abitudini dell’attrice. Si dedica ad esempio ad uscite con amiche vere, trovate nella metropoli meneghina. Tali amiche, di estrazione alto-borghese, la ammirano con sincerità e la trattano con vero affetto. Ad essere escluso è l’amore. Delusa da troppi uomini, compreso Andrea, quello per il quale si trasferì all’ombra del Duomo, Dalila Di Lazzaro si è isolata in un limbo dorato. Verso la fine c’è però una sorpresa: la Di Lazzaro trascina i lettori, ma in particolare le lettrici, nel racconto di una bellissima storia sentimentale con un uomo più giovane, di ricca famiglia e di splendido aspetto. La diva diventa poi “cantautrice” collaborando alla stesura di una canzone del nuovo partner, musicista. La parte finale, pur se sensuale e interessante, è una sorta di captatio benevolentiae nei confronti dei fan, che l’attrice di “Tre Uomini da abbattere” lusinga e seduce. La prima parte, quella del racconto di vita al filosofo Ugo, potrebbe essere un espediente letterario per narrare di sé, mentre lo stesso Ugo forse è una figura immaginaria, forse no, come anche il musicista Stuart, amato alla fine. In pratica, la Di Lazzaro si prepara, forse, a un nuovo esordio letterario magari con un romanzo di pura fiction. Ad aiutarla nella stesura del testo attuale è la scrittrice Cinzia Alibrandi