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Presentato al Teatro Abeliano il volume postumo di Stefano Mastrolitti, “Le coincidenze non esistono”  (tutto attaccato): il  ricavato a un progetto di aiuto per il disagio psichico

 

di Romolo Ricapito
Tanta emozione al Teatro Abeliano  di Bari per la presentazione del volume “Le coincidenze non esistono” (tutto attaccato) edito da Gelsorosso e scritto da Stefano Mastrolittii (1984-2017) speaker di Radio 101 (precedentemente di Radio Norba) ma anche giornalista.

Trattasi di racconti inediti ritrovati e assemblati dal fratello Luca, attore,   il cui ricavato andrà alla Fondazione “Progetto Itaca” che si prodiga nell’aiutare gratuitamente persone affette da malattia  mentale, supportando anche i loro familiari e creando gruppi di auto-aiuto o di formazione per la preparazione di volontari.
L’immagine di Stefano Mastrolitti, sorridente ed entusiasta mentre lavorava negli studi di Radio 101 campeggiava sullo sfondo dietro il palco mentre la sua voce registrata leggeva uno dei racconti inclusi nella raccolta appena edita.
” Ho visto l’amore vero in autobus-legge lui- l’amore non è uno stato permanente, lo si coglie ad attimi.”
Questi versi poetici, interni a una narrazione molto sentita e matura, furono ideati da Stefano Mastrolitti durante un suo soggiorno romano mentre era impegnato con un incarico presso il Ministero per l’Ambiente  e in seguito alla Epr, un’agenzia di comunicazione.
“Spero di  scrivere un best seller di esordio” narrava  anche Stefano ” che sia ambientato a Roma”.
Enrico Fornaro, che fu amico e collega di Mastrolitti ha condotto la serata e parlato della  prosa appena ascoltata dalla viva voce dell’autore come di “semplicità e facilità nel raccontare momenti sentiti e personali”.
Vito Signorile, attore e direttore del Nuovo Teatro Abeliano, tutto vestito di bianco  ha letto tre composizioni di Stefano Mastrolitti ovviamente incluse nel libro appena dato alle stampe e che molti degli astanti avevano già  acquistato.
In Prigioniero di se stesso si parla di quell’amore che scioglie gli intrecci e libera le emozioni.
Trattasi di amore in senso lato, universale, che la sensibilità dello speaker avvertiva empaticamente, anche in estranei incontrati casualmente, quando in un autobus  si rapporta a  una coppia con un “lui” probabilmente affetto dalla malattia di Alzheimer.
La donna   è colpita dall’altezza di Stefano (misurava 1,97 cm) e osserva :”quanti negri ci sono in giro, sempre di più”.
E’ una Roma multietnica che coglie di sorpresa le vecchie generazioni.
Sono quindi intervenute le signore Felicia Giannetti Tedone e Ughetta Radice Fossati.
Stefano mastrolitti

La Giannetti Tedone si è detta colpita dall’efficacia prosastica di Mastrolitti nella descrizione di “quell’amore vero che tiene in vita le persone amate e malate, usando tutti gli strumenti possibili”.

In nome di Stefano dobbiamo continuare ad amare la vita aiutando coloro che soffrono”.
E’ stata dunque ceduta la parola alla s.ra Ughetta Radice Fossati, una delle sette fondatrici del Progetto Itaca, arrivata apposta  da Milano.
Lodando ancora la figura di Stefano Mastrolitti, scomparso a soli 33 anni, Radice Fossati ha parlato di un suo straordinario dono di comunicativa e umorismo.
La onlus di cui Radice Fossati è anche testimonial fu fondata nel 1999 da parenti di persone toccate dalla malattia psichica, la cui mortalità, soprattutto giovanile, è piuttosto elevata.
“Quando la mente si ammala”, il desiderio di morire può co-esistere”.
Occorre perciò abbattere i tabù che ancora sussistono  riguardo tali patologie,  che hanno però la stessa valenza, ad esempio, di quelle oncologiche : curabili, ovviamente, ma paura e vergogna feriscono coloro che ne soffrono e i loro familiari.
Trattasi in definitiva di mali biologici, adesso assai più gestibili  rispetto a cinquanta, o anche vent’anni fa.
In possesso di utili informazioni tali malattie insorgenti sono affrontabili quando risultano più aggredibili, ossia nell’età giovanile.
Trattandole  precocemente si facilita l’inserimento dei soggetti in società. Il progetto Itaca è stato convogliato nella nostra regione che ha  stabilito a Lecce la prima sede ufficiale, altre ne seguiranno in Puglia e a Bari, ma sempre tramite la collaborazione di volontari.
A tale proposito delle brochure informative sono state distribuite all’ingresso del teatro.
Il Progetto Itaca istituì dapprima un numero verde a Milano  ( a diffusione nazionale ) che offriva informazioni di primo approccio e indirizzi di ospedali e cliniche, dunque furono organizzati progetti per gruppo  di auto-aiuto e iniziative  di informazione nelle scuole.
Si organizzano attualmente  corsi diretti ai familiari di pazienti, gestiti da quelle  famiglie che hanno vissuto già in prima persona la sofferenza e  dunque  possono   insegnare ad   altri come  gestirla.
Trattasi di persone comuni e non di psichiatri e psicologi, ma la formazione di volontari è necessaria, ricordando però che la malattia vera e propria viene curata da medici specializzati.
Pietro Pepe, già presidente del Consiglio Regionale e zio di Stefano Mastrolitti ha letto una sua dichiarazione : “Stefano ha affidato alla famiglia la sua eredità morale tramite il libro-testamento Le Coincidenze non esistono, confermandosi artista della parola scritta e parlata” (era  autore-conduttore di un seguito programma su Radio 101).
Di Stefano  è stato ricordato anche il riconoscimento ottenuto nel 2017 come speaker dell’anno 2016; la sua famiglia sostiene il progetto Itaca onlus per le  persone affette da grave depressione.
Il padre Antonio Mastrolitti, medico, ha ricordato la data della scomparsa del figlio, il  9 maggio , come coeva all’ultimo giorno della festa di San Nicola, patrono di Bari, ma anche come data di ritrovamento del corpo di Aldo Moro e della scomparsa di Peppino Impastato.
Luca Lazzari, collega di Radio 101, ha raccontato in breve di come l’esempio di Stefano, un entusiasta della vita, lo abbia convinto a superare un momento di stanchezza che lo stava portando  ad abbandonare il lavoro radiofonico, che però adesso, superata la crisi, continua con più convinzione di prima  grazie all’aiuto insperato del giovane Mastrolitti.

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