Assassinio sull’Orient Express: la pellicola del 1974 contro quella del 2017. Chi si aggiudica l’Oscar della qualità Cinema 26 Dicembre 201726 Dicembre 2017 di Romolo Ricapito La sera del 24 dicembre ho voluto seguire in televisione Assassinio sull’Orient Express versione 1974, dunque l’originale , al quale molti fanno riferimento per confrontarlo con la nuova versione che spopola nei cinema, a quasi un mese dell’uscita. Il successo dell’Orient Express di nuova fattura è clamoroso tanto da avere superato negli incassi la maggior parte delle nuove pellicole distribuite in occasione del Natale. Kenneth Branagh, interprete di Poirot e factotum della nuova produzione Mi ero chiesto già da tempo come mai nessuna rete trasmettesse la prima versione diretta da Sidney Lumet. Forse per non intralciare il percorso del nuovo treno targato Kenneth Branagh, interprete di Poirot e factotum della nuova produzione? Devo dire che il confronto è impari, perché a vincere è la vecchia versione. Albert Finney interpretò Poirot nel 1974 Il cast di vecchie star resta ineguagliato e insuperabile, con nomi cult come Lauren Bacall, Richard Widmark, John Gielgud,Ingrid Bergman, Ma ad avere la meglio è la cura dei tanti personaggi che popolavano il treno originale. Ad esempio il dialogo tra Albert Finney che è l’investigatore belga Hercule Poirot e l’attrice Wendy Hiller nei passi della principessa Dramomiroff è serrato, ricco di humour e rivela molto della soluzione finale . Anche il carattere della cameriera dell’anziana madrina, la Dragomiroff, è bene interpretato da Rachel Roberts, ottima attrice scozzese scomparsa precocemente a 53 anni, suicida. Nella nuova versione i personaggi non sono così curati e dunque a un certo punto si fa confusione anche perché i ruoli sono più brevi. Lauren Bacall, nel film del 1974 La soluzione finale si capisce, ma con una certa difficoltà. La prima sceneggiatura anteponeva all’inizio un prologo che diventava chiarificatore , mentre anche l’ambiguo personaggio interpretato da Anthony Perkinsil segretario di Ratchett, l’ucciso, è reso benissimo, per non parlare di Richard Widmark nei panni dell’assassinato, un attore storico, senza togliere nulla a Johnny Depp che lo sostituisce nella nuova versione. Ancora: la vedova (di due mariti) di Lauren Bacall è ineccepibile per ironia e classe, mentre Michelle Pfeiffer nella versione del 2017 Michelle Pfeiffer che la “sostitusce” non riesce pienamente a infondere a Mrs Hubbard l’impronta della prima attrice. Per non parlare ancora di Ingrid Bergman nella parte di un’impacciata crocerossina di bimbi africani e Vanessa Redgrave, bellissima. Infine la coppia formata da Jacqueline Bisset e Michael York, due attori splendidi che nella nuova versione non sono pienamente valorizzati dai due nuovi interpreti che sembrano abbastanza anonimi. Kenneth Branagh ha privilegiato la confezione e le scene nelle quali il treno raffigurato nella sua corsa attraverso montagne innevate e dirupi sembra quasi un horror, o un dramma dalla fascinazione epidermica. Il primo Orient Express è ineguagliabile dunque resta ineguagliabile per lo stile: l’impronta teatrale che molti hanno colto nella seconda versione è assente e si avverte nella pellicola del 1974 l’evidenza di un’opera completamente cinematografica, come deve essere un giallo adattato per il cinema.