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ART BONUS, CHIAMATA ALLE ARTI un incontro pubblico dedicato alla tutela del patrimonio artistico e culturale attraverso nuove forme di mecenatismo

Koreja e Valentino Caffè: imprenditorialità diverse si incontrano sul territorio

26 ottobre 2019

Cantieri Teatrali Koreja – ore 10.30  – Lecce

                                             

                         Sabato 26 ottobre i Cantieri Teatrali Koreja ospitano ART BONUS, CHIAMATA ALLE ARTI, un incontro pubblico dedicato alla tutela del patrimonio artistico e culturale attraverso nuove forme di mecenatismo.

Intervengono: Carmelo Rollo – Legacoop Puglia; Vincenzo Santoro – ANCI; Giovanna Barni – Culturmedia; Giulio Dilonardo – AGIS Puglia; Chiara Montefrancesco – Valentino Caffè; Salvatore Tramacere – Teatro Koreja. 

 

L’Italia è una miniera da tutelare, ma anche da valorizzare e da vivere sempre meglio, poiché questa ricchezza è anche una risorsa, che ci consente di creare benessere e occupazione  sviluppando economia e turismo.

A questa esigenza rispondono nuove forme di mecenatismo, ovvero strumenti  utili a creare connessioni positive tra mondo dell’impresa e territorio. Come ART BONUS, il  provvedimento che oggi consente di proteggere il nostro patrimonio culturale accedendo ad un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato. 

Il provvedimento cambia e rivoluziona in alcuni settori il rapporto tra i privati e i Beni culturali, in un percorso di consultazione con le associazioni e il mondo della cultura.

“Di fatto l’Art Bonus ci permette di misurare la capacità di fare rete – sostiene Carmelo Rollo, Presidente di Legacoop Puglia – di mettersi insieme e di dialogo del mondo imprenditoriale e di questo con il mondo della cultura più in generale. Il nostro vantaggio sta nel rappresentare tutti i settori; la nostra sfida sta nel permettere che possibilità come quella rappresentata dall’Art Bonus diventi una prassi a beneficio di tutti e delle comunità”. 

Un esempio di buon utilizzo dello strumento ART BONUS viene dall’incontro dalla Cooperativa cantieri Teatrali Koreja con Valentino Caffè. 

Nasce così a Lecce, nel foyer del teatro il primo corner in Italia MOMENTO di Valentino Caffè. Una collaborazione importante, una scommessa che nasce dalla condivisione di valori profondi e visioni. MOMENTO è dunque il tempo e lo spazio dedicato ad un caffè per dialogare, incontrarsi. Spazi improntati ad una nuova cultura dell’ospitalità, che favorisca il dialogo, le contaminazioni e le interazioni. 

Per Valentino Caffè, che da oltre sessantacinque anni, è sinonimo di caffè di alta qualità, coniugare impresa e cultura rappresenta una missione etica: donare valore alle persone dentro e fuori l’azienda. Non solo profonda conoscenza del prodotto, ma anche una visione imprenditoriale lungimirante, coraggiosa e responsabile, hanno fatto sì che Valentino Caffè investisse in progetti culturali tesi al miglioramento della qualità della vita, alla tutela del Bello e dell’Arte, al rispetto dell’ambiente. 

 

Allo stesso modo, da sempre, Koreja coniuga la qualità del fare artistico con l’attenzione al territorio, ponendo fra i suoi obiettivi la valorizzazione dei beni culturali attraverso il teatro e, più in generale, l’arte. Il teatro come industria creativa: questo ha generato nuove forme e rapporti con il territorio. Uno dei più forti fattori di cambiamento è stato proprio il nuovo rapporto dialettico stabilito col settore privato e col mondo dell’imprenditoria.

 

Art bonus, che cos’è

L’Art Bonus è un credito d’imposta per le erogazioni in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo: un sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale. (Art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo“, convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29/07/2014)

 

La legge di stabilità 2016 del 28 dicembre 2015, n. 208 ha stabilizzato e reso permanente l’ “Art bonus”, agevolazione fiscale al 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.

 

 

 

Art Bonus: gli interventi possibili

A partire dal 2014, il credito di imposta Art bonus è riferito a:

 

manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;

sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 ,) delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;

realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;

 

Dopo la conversione del D.L. 83/2014, il credito è stato esteso anche alle erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, laddove destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi.Che cos’è l’Art bonus? E’ una misura agevolativa sotto forma di credito di imposta, introdotta dall’art.1 dal D.L.n. 83/2014, per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura.

In particolare il donatore (persona fisica o giuridica) di una erogazione liberale elargita per interventi a favore della cultura e dello spettacolo, potrà godere di un regime fiscale agevolato nella misura di un credito di imposta pari al 65% delle erogazioni effettuate a partire dal 2014. Si intende per erogazione liberale, o elargizione liberale o mecenatismo un contributo in denaro elargito da un benefattore senza obblighi di controprestazione o riconoscimenti di natura economica.


Le erogazioni liberali previste dalla normativa devono perseguire i seguenti scopi:

interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;

sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), delle fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione;

realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;

per la realizzazione di interventi di restauro, protezione e manutenzione di beni culturali pubblici qualora vi siano soggetti concessionari o affidatari del bene stesso.

 

Mentre non è previsto l’acquisto di beni culturali. Fa eccezione il caso del sostegno agli Istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica che possono utilizzare le erogazioni anche per l’acquisto di opere per incrementare le proprie raccolte.

 

Gli enti che possono ricevere l’erogazione liberale sono:

  • Pubbliche amministrazioni, ovvero il Mibac (in tutte le articolazioni), le Regioni, i Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le altre Amministrazioni dello Stato; 
  • Fondazioni lirico sinfoniche, Teatri di tradizione, Istituzioni concertistico-orchestrali, Teatri nazionali, Teatri di rilevante interesse culturale, i Festival, le Imprese e i Centri di produzione teatrale e di danza ed i Circuiti di distribuzione; 
  • Istituti e luoghi della cultura di appartenenza pubblica (art. 101 codice BB.CC. e del Paesaggio ovvero i Musei, le biblioteche, gli archivi, le aree e parchi archeologici e i complessi monumentali)
  • Soggetti Concessionari / Affidatari di beni culturali pubblici.

 

Ci sono quattro casi di applicazione dell’Art Bonus:

  1. a) Se l’oggetto dell’erogazione liberale è un Bene Culturale pubblico, l’Art bonus si applica esclusivamente per erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di restauro, protezione e manutenzione.
  2. b) Se l’erogazione liberale è destinata ad Istituti e Luoghi della cultura di appartenenza pubblica, alle Fondazioni lirico-sinfoniche, Teatri di tradizione, Istituzioni concertistico-orchestrali, Teatri nazionali, Teatri di rilevante interesse culturale, Festival, Imprese, Centri di produzione teatrale e di danza, nonché ai circuiti di distribuzione, l’Art bonus si applica solo per erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di sostegno. 
  3. c) Se l’erogazione liberale è destinata ad Enti o Istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo, l’Art bonus si applica solo se l’erogazione liberale è effettuata per la realizzazione di nuove strutture, il restauro ed il potenziamento di quelle esistenti. 


1)d) Se l’erogazione liberale è destinata ai soggetti concessionari o affidatari di beni culturali pubblici, l’Art bonus si applica solo se l’erogazione liberale è effettuata per interventi di manutenzione, protezione e restauro di un bene pubblico. 

 

La misura agevolativa è riconosciuta a tutti i soggetti, indipendentemente dalla natura e dalla forma giuridica, che effettuano le erogazioni liberali a sostegno della cultura secondo quanto previsto dal D.l. n. 83/2014 convertito con modificazioni dalla L. n. 106/2014 e s.m.i. Ulteriori precisazioni sono riportate nel paragrafo 3 della circolare del 31/07/2014 dell’AE n. 24

 

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