Il Cinema Perduto: perchè per un periodo iniziai a disistimare il buon Mastroianni e ad apprezzare la “birra scura” Ania Pieroni Cinema Cultura 28 Novembre 20176 Gennaio 2021 di Romolo Ricapito Intendo parlare in questo terzo articolo della mia personale ricerca riguardante il cosiddetto “cinema perduto” e da poco da me “ritrovato ” – e che spero poi di pubblicare in un libro una volta completata la mia solitaria “disamina”- del mitico Marcello Mastroianni in quel 1978 che lo vide protagonista di Così Come Sei. Trattasi di un film di Alberto Lattuada ormai dimenticato da tutti e che costituiva l’unica attrattiva per me (e penso anche per molti altri ) per la magica presenza di una straordinaria esordiente: Nastassja Kinski. Mastroianni- Kinski Apprendo adesso tramite internet che l’interpretazione dell’attrice tedesca fu apprezzata e lodata anche all’estero, mentre il ruolo di Mastroianni non suscitò reazione alcuna. A volerla dire tutta, a causa di questa pellicola si avviò una mia disistima personale nei confronti di questo attore che adesso è considerato straordinario, ma che all’epoca secondo me accettava di tutto o comunque anche ruoli inadatti o stridenti con la sua fama e arte. Si potrebbe dire la stessa cosa di Sophia Loren, ma di lei e del suo film “Angela” parlerò più avanti. Chiedendo un piccolo permesso a chi mi legge: voglio scrivere il nome della diva napoletana con la f, al naturale dunque: Sofia Loren, senza sofisticazioni internazionali. Tornando a noi, avevo già appiccicato alla famosa agenda della quale ho parlato in precedenza le fotografie ritagliate da Panorama o l’Espresso (non ricordo) della coppia Mastroianni e Nastassja a letto, ovviamente per esigenze di scena, L’agenda precedente era stata ormai sfruttata a dovere e scoppiava a causa della colla che aveva reso i fogli “doppi” come consistenza. La nuova agenda, in pelle nera, più elegante, non scoppiava per niente in quanto iniziai a usare una nuova colla in stick la cui produzione iniziò a quell’epoca, colla che univa le immagini in modo perfetto, senza rigonfiamenti e con un’adesione davvero eccezionale. La mia sorpresa sulle fotografie di scena diciamo così “conturbanti” di Mastroianni a letto con la Kinski fu che la famosa agenda portata a scuola, piacque un sacco e fu rubata. Mastroianni- Pieroni -Kinski Le compagne del ginnasio nella fila di mezzo si passavano il “quaderno proibito” che poi di proibito aveva assai poco e con gridolini compiaciuti si deliziavano del Mastroianni “erotico”. Rimasi turbato, non tanto per la “malizia” delle mie compagne, ma per il fatto per me inspiegabile che un uomo maturo come Marcello Mastroianni potesse esercitare eccitazione in piccole adolescenti. Era lo spunto alla base della pellicola d’accordo, la differenza d’età (tra l’altro la sceneggiatura alludeva addirittura a un incesto!) ma lo disapprovai totalmente assieme all’approvazione incondizionata per la bellissima Nastassja Kinski che continuai a lungo a seguire. L’interpretazione di Mastroianni mi parve brutta, impacciata. Imparai a rilevare certi suoi errori di dizione, che probabilmente costituivano un vezzo per questo divo-simbolo del nostro cinema, anche all’estero. Ho rivalutato l’attore laziale nel tempo.Che differenza con il ruolo di un film appena precedente, in Una Giornata Particolare di Ettore Scola, quando ballava, sinuoso, una specie di mambo dimostrativo tutto a vantaggio della casalinga interpretata da Sofia Loren (ecco, l’ho già scritto senza quel pomposo ed inutile ph). Bettino Craxi in compagnia della Pieroni Avrei recuperato definitivamente la stima del Marcello Nazionale grazie a un film successivo, ma degli anni Ottanta. Fantasma d’Amore. Anche di questa pellicola, per me troppo importante, parlerò in un articolo (o capitolo) più avanti.. Così come sei me lo ricorderò anche per la presenza all’interno di tutto il pastrocchio generale di un’attrice di nome Ania Pieroni e che in seguito sarebbe diventata popolare non tanto per la recitazione, quanto per certe sue frequentazioni politiche con Bettino Craxi. Ania Pieroni comera negli anni settanta Ania Pieroni com’era negli anni settanta Dunque questa Pieroni è l’epitome di quel tipo di attrici trasgressive che, grazie a un ruolo particolare, in questo caso antitetico a quello principale, rimangono fisse nella memoria come un imprinting definitivo in menti giovani e ancora da formare. Ricordo appunto questa brunetta, ma direi di più: “brunona” in una fotografia tratta dal famigerato “quaderno”, che però non sfoglio da tantissimo. Nel ricordo dell’attrice Ania Pieroni che il giornalista definisce “birra scura” in antitesi alla biondissima birra Peroni nella pubblicità per la tv, tanto in voga in quegli anni. Ania Pieroni- oggi Perché poi, per specificare, non mi fu poi “rubato”, ma restituito dalle mie giovani e assatanate compagne di classe, adesso mogli irreprensibili ma attratte allora dal Mastroianni desnudo. Nella memoria la bella Ania è seduta seminuda a cavallo di una specie di..cavallo a dondolo. Io almeno ricordo così la sua immagine appiccicata sulla mia agenda, di un fuori scena. Nel ricordo dell’attrice Ania Pieroni che il giornalista, Romolo Ricapito, definisce “birra scura” in antitesi alla biondissima birra Peroni nella pubblicità per la tv, tanto in voga in quegli anni. Naturalmente questa Madeleine proustiana-cinefila dal pallido erotismo, quasi mistico per la sua ingenuità, potrebbe tradirmi. Sta di fatto che mi ricordo, sì mi ricordo questa Pieroni al pari della bellissima Nastassja in quel film orrendo. E, essendo in quegli anni di moda e in voga lo spot di una ditta di bevande alcoliche, spot recitato da una biondissima modella, “chiamami Peroni, sarò la tua birra“, questa Pieroni se non una birra era certamente un amaro speziato che dava alla testa.. 28/11/2017