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Rivoluzione D.A.D. – La rete di conoscenza a portata di tutti (ma con prudenza!)

ragazzo computer

Mauro Chirizzidi Mauro Chirizzi

Tra le conseguenze della “pandemia” v’è la realizzazione della didattica a distanza, comunemente conosciuta per il grande utilizzo nelle scuole per supplire alla chiusura ex covid ma anche come la possibilità di poter lavorare da remoto, senza dover essere presenti in ufficio o laboratorio. E di questo aspetto extrascolastico che voglio parlare.
Questa grande opportunità non è altro che una punta di “icesberg “del cosiddetto movimento “Nexit Generation” di sviluppo internet legate alla banda larga. L’accesso dati internet, infatti, ha rivoluzionato il sapere, dando la possibilità a tutti di conoscere, senza dover acquistare testi che comunque malgrado la novità non hanno mai raggiunto la contestualità. Facciamo l’esempio del giornale cartaceo (esso, infatti, va in stampa la sera per il mattino dopo, rispetto a quello web che può essere postato in tempo reale); ed ancora la via di estinzione per tutte quelle collane di testi professionali (giuridici-commerciali-ingegneristici- etc) superati dai blog e dalle pagine specialistiche presenti in rete.

Si pensi alle le dinamiche marketing, oggi sempre più in mano dei grandi motori di ricerca mondiali : esempio di ciò è dato dalla “sostituzione” del pubblico, nei grandi incontri sportivi, ad opera dei grandi pannelli a led di ultima generazione che pubblicizzano loghi di sponsor nazionali ed internazionali.
Si pensi ai numerosissimi ed indubbi vantaggi dati dalla possibilità dettati dall’interazione in tempo reale; amministrazioni pubbliche e private risolverebbero la tanto odiosa burocrazia. Processi giudiziari o il rilascio di certificazioni non dovrebbero più aspettare i tempi lunghi, risolvendo parte dei problemi che assillano la nostra nazione .
Questa ondata di conoscenza “gratuita” ha coinvolto professioni e mestieri, contribuendo, talvolta, tramite i cosiddetti “tutorials” a svelare dinamiche di conoscenza fino ad oggi mantenute “segrete” nei meandri di conoscenza di categoria contribuendo nel contempo a sventare fastidiose speculazioni .

Terrapiatta

Certamente ciò, non può e non deve,”qualunquizzare” le competenze ma può e deve servire per aiutare la comprensione del processo cognitivo. Il rischio infatti di una sindrome di “presunzione ” di conoscenza è, a mio avviso, molto pericolosa;  infatti l’ assenza di alcun fondamento formativo può dare la conseguenza di conoscere a teorie di complottismo, che viaggiano su web, al limite della demenza come il “terrapiattismo” o  essere coinvolti in  truffe online  (oggi sempre più diffuse )

TV ,Televisione,video

Va inoltre sottolineata la grande possibilità fornita dai social di fare ed intrattenere amicizie, organizzare gruppi di interesse, scambiare utilità e financo trovare l’anima gemella. Oggi tale consuetudine è prerogativa delle giovani e giovanissime generazioni ma ritengo auspicabile un allargamento di un possibile utilizzo da parte anche della terza e quarta età mediante la creazione di veri propri corsi di alfabetizzazione informatica concomitanti con corsi online. Una siffatta condizione riuscirebbe a risolvere ,specie in tempi di lockdown, la solitudine non esponendo a rischio di contagio i nostri anziani.
Come esprime il brocardo latino “in medio stat virtus” è auspicabile che questa grande ondata di conoscenza venga poi accompagnata da un processo di verifica, utile a non credere “quia absurdum” a ciò che viene pubblicato in rete ed ecco qui di ritorno la grande utilità degli specialisti competenti per materia.

23 gennaio 2021 

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