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L’amore di un gatto innocente e la malvagità di un uomo

di Cinzia Santoro
C’è una donna, una mamma, la sua famiglia.  E con loro ci sono quattro gatti e il cane, famiglia pure loro. Una mattina Bia una splendida e dolcissima micia esce a fare un giretto in giardino ma la sera non torna.  Mariella, la mamma è preoccupata, la cerca ma solo al mattino dopo, il primo maggio, Bia rientra. La gatta è rallentata, barcolla sofferente.  Mariella non si perde d’animo e chiama la veterinaria. La diagnosi: avvelenamento. Bia morirà il giorno dopo, per eutanasia.
“L’amavo, mi seguiva ovunque. La rivedo in casa, con mia figlia mentre studia in dad e lei fa le fusa, o addormentata vicino a me” Soffre Mariella ma non si arrende. Vuole la verità o forse la verità già la conosce.  È una donna dignitosa con un cuore di mamma, non si dà pace. Promuove in memoria di Bia, una petizione popolare: Mai più veleni liberi.
La petizione
http://chng.it/ZjpLkK2D

Raggiunta al telefono dice: “La vendita libera dei veleni è un serio pericolo per i nostri animali domestici e per la nostra salute. Dobbiamo renderla vietata se non vogliamo compromettere l’equilibrio del nostro ecosistema. Gente malvagia non si fa scrupoli a diffondere esche contenenti sostanze letali nell’ambiente, nelle campagne e per le strade, in grado di adescare con l’inganno i nostri animali domestici e di uccederli tra le più atroci sofferenze. Dobbiamo fermare questi criminali. Nessuno ha il diritto di togliere la vita ad un altro essere vivente. Ci sono dei folli che si divertono ad ammazzare gatti e cani con diserbanti e topicidi. E la sofferenza che procurano a chi ama gli animali è paragonabile alla perdita di una persona cara. È un crimine che dovrebbe essere perseguito per legge, ma iniziamo dal togliere la possibilità di acquistare veleni liberamente. ”
Questa storia è emblematica e rappresenta uno spaccato di vita dove i protagonisti sono esseri umani che amano gli esseri viventi che diventano bersagli di esseri che odiano gli umani e i loro animali.
Ricordiamo agli haters che l’articolo 544 bis del codice penale, rubricato “uccisione di animali” recita: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.
E che, anche il karma non vi perdonerà.

16 maggio 2021

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