“Puoi restare” il nuovo singolo Indie pop del trio pugliese Cultura Musica 29 Giugno 2021 Viaggia in un’altra dimensione spazio-temporale il nuovo singolo del trio tarantino A Morte l’Amore, realizzato con la collaborazione del producer e compositore Ferdinando Arnò. “Puoi restare” è l’incontro sperimentale e, al tempo stesso, la contaminazione tra l’attitudine indie pop elettronica e un approccio sonoro future/retro che attinge dalle vibrazioni tribali dei Rolling Stones negli anni Settanta. Un brano volutamente ambivalente, nelle sonorità e anche nel testo, così come è ambivalente il nome della band. A morte l’amore è uno slogan cruento e al contempo un romantico auspicio: lunga vita all’amore, ma a morte l’abuso del termine che se ne fa. A morte l’amore Un progetto d’avanguardia, nel segno delle soluzioni sonore non convenzionali, che ha debuttato nel 2016 con l’omonimo album “A morte l’amore“. Nel 2019, sempre per Goodfellas Records, arriva “Non Solo Moda”, un invito in musica a spogliarsi dal narcisismo e dalle convenzioni per recuperare la nostra vera natura. Dopo le attenzioni di pubblico e critica – “A Morte l’Amore sono la band da seguire per il futuro. Li ami o li odi, li ascolti o fai di tutto perché nessuno ascolti e compri i loro dischi” ha scritto del trio Playboy Italia – arriva questo nuovo singolo che sancisce la collaborazione con Ferdinando Arnò. Dopo gli studi in improvvisazione jazz al Berklee College of Music, dove riceve il diploma di laurea dalle mani di Quincy Jones, e le sue prime esperienze, fonda “Quiet, please!” boutique label e studio di registrazione ispirato all’astronave di “2001: Odissea nello spazio”. Come autore e produttore ha collaborato, tra gli altri, con Malika Ayane, Andrea Bocelli, Ennio Morricone, Vince Mendoza, Tom Elmhirst, Joan As Police Woman. Nel corso della sua carriera ha curato, inoltre, migliaia di campagne pubblicitarie realizzando nuovi arrangiamenti o brani tailor made per prestigiosi marchi internazionali. A morte l’amore – Ferdinando Arnò _ Puoi restare Gli A Morte l’amore sono una solida troika: Simone Prudenzano (batteria e sequenze), Giuseppe Damicis (voce e chitarra), Mauro Capogrosso (basso e cori). L’omonimo disco d’esordio esce nel 2016 per la storica etichetta romana Goodfellas Records e ottiene un ottimo riscontro del pubblico e della critica specializzata, che lo inquadra come un interessante ibrido tra garage, sperimentazioni pop, disco-music e soluzioni sonore sempre poco convenzionali. Il sound e “l’estetica” del primo lavoro evocano un certo immaginario spesso influenzato dal cinema ed in particolare da quello noir, anche se la band ha sempre amato definirsi disco-punk. Dopo le prime ospitate televisive (tra le varie Rai Uno) e le colonne sonore sul grande schermo (L’Ultimo giorno del toro con Michele Morrone), forti dei risultati raccolti grazie al primo disco e dopo un lungo tour italiano durato tre anni, i tre tornano nella loro “caverna disco-punk”, la base operativa dove il trio traduce concretamente le idee raccolte per il secondo capitolo della loro discografia. Le sonorità più crude ed acide del primo disco cedono il passo ad uno sguardo decisamente avanguardistico, con punti di riferimento più moderni e si caratterizza per un maggiore utilizzo di elementi elettronici all’interno di una narrativa sempre molto vicina al concept disilluso che la band incarna. Così, sempre per GoodFellas, nel 2019 esce “Non Solo Moda”. L’idea di fondo che lega i nove brani è una sorta di lotta al narcisismo e all’onnipotenza che dilagano nella società contemporanea. Un messaggio catartico: spogliarci dal narcisismo e dalle nostre stesse costruzioni per trovare la nostra vera natura. “Non Solo Moda” rappresenta violenza, romanticismo, elementi urbani che si scontrano ed allo stesso tempo si fondono con elementi naturali ed esotici. Nel giugno del 2021 esce il nuovo singolo “Puoi restare”. 29 giugno 2021