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Nuovo volume della collana “Dispacci Italiani” curata da Davide Grittani “Emilia Romagna la religione della cura”

Per chi viene dal mare il miracolo dell’Emilia Romagna per decenni è rimasto un autentico mistero. Come può un luogo praticamente “senza mare” attrarre gente, turisti e viaggiatori principalmente “per il mare”? E all’improvviso, in una torrida estate qualunque, arriva la risposta a questa domanda ingenua e irriverente. A metà anni Sessanta, mentre in Italia furoreggiavano boom economico e dolce vita, il mondo si accorge di un posto in cui lo star bene sembra missione e l’affetto condiviso una specie di vocazione minima. È il 1962, anno che riscrive la storia dell’Emilia Romagna (sebbene i primi stabilimenti balneari della costa risalgano al 1876). Da quel momento in poi, il tempo si sarebbe misurato in “Avanti Emilia” e “Post Emilia”. I lidi romagnoli raddoppiano in cinque mesi, l’interno emiliano riceve così tanti ospiti da triplicare le strutture ricettive. Tutto “senza mare”, inventando una formula dello star bene che in verità non c’è. Nel senso che c’è sempre stata. Una piccola e saggia ricetta che affonda, come sempre in questi casi, nella notte dei tempi. Una ricetta che ha a che fare con la gente, il vero mare per cui tutti vanno in un posto che (sembra) non avere il mare

GLI AUTORI

Eliselle, Gianluca Morozzi, Gabriele Dadati, Giampiero Rigosi, Mara Cinquepalmi, Cristiano Cavina, Grazia Verasani, Jacopo Masini, Davide Rondoni, Francesca Mazzucato. Con un ricordo di Tonino Guerra, Luigi Malerba, Gianni Celati, Pier Vittorio Tondelli. Curatela: Davide Grittani.

3 ottobre 2022

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