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Concluso il Festival di Sanremo- Un po’ di critica un po’ di gossip.

di Clelia Conte

Addio eleganza memorabile! Il festival di Sanremo non è più occasione per vedere abiti stupendi ma solo volgarità ed un guazzabuglio di orrori. Non serve strafare per cantare.

finale Sanremo 2023
Rosa Chemical bacia Fedez

Lo scorso anno ci siamo beati con il rosa di Noemi ed altre mise meravigliose con belle canzoni che ancor ora canticchiamo. Quest’anno il festival non mi è piaciuto e sono andate in coda canzoni che avrebbero dovuto stare in cima alla classifica.

Oramai il Festival di Sanremo non è più “della canzone italiana” ma un fatto sociale ed una vetrina per sconvolgere il pubblico con performance grottesche avvallate dai presentatori.  Una buffonata dove c’è anche della musica. I veri protagonisti sono coloro che con le uscite choc fanno parlare di sé. Si discute più della Ferragni che delle canzoni. Per i professionisti della musica, la kermesse perde di credibilità.

 Non mi dite che Fedez si sia trovato per caso davanti allo stravagante Rosa Chemical (già stile Achille Lauro) che gli ha stampato un bacio sulla bocca in omaggio al tollerante presidente della Rai, Coletta.  Basta con queste buffonate da show . La musica è una cosa seria ed a Sanremo si è ofuscato l’obiettivo principale. Mi rivolgo ad Amadeus per chiedergli di inventarsi qualcos’altro per fare audiens.

Il commento

Gianni Morandi ha egregiamente reso omaggio al suo concittadino Lucio Dalla.

festival di Sanremo 2023 finale
Gianni Morandi

Elodie la prima della serata con una canzone a mio parere mediocre. Ha indossato un abito in pizzo e velluto molto hosè . Forse bisognerebbe dirle che il festival non è un club privè. Poi sempre con questo total  blak da Mortisia. Ultimamente ha dimostrato di essere una brava attrice ed ha anche una voce lodevole.

I Colla Zio con la loro  “Non mi va” hanno animato la sala essendo un brano vivace. Sono un gruppo frizzante e giovane e anche simpatici, gli auguro una splendida carriera.

Mara Sattei con “Duemila Minuti”, canzone molto orecchiabile, una voce promettente. Abito sobrio, lungo a quadretti blu e neri, molto luccicante: bellissimo, ma i capelli troppo tirati e gelatinati, avrei preferito su di lei una pettinatura più morbida.

Usciita in bluette della Ferragni che come al solito vuole strafare o provocare: ma chi vuol provocare? Lo scopriremo. Si è messa una “scultura/busto” color oro in contrasto con un abito bluette. E’ certo che La Chiara moglie di Fedez, non può piacere a tutti e a me non piace. Mi ha divertito di più la bella brava Chiara Francini che col suo fisico morbido e proporzionato non ha affatto sfigurato.

Tananai  col suo  “Tango”, inizia la canzone  con la frase “Non c’è amore senza ragazza che pianga”. Elegantissimo, in smoking con farfalla in velluto nera  e camicia bianca con pieghe. Infine un grande fiore bianco sul petto.

Colapece di Martino e il brano, “Splash” sono stati nominati i nuovi Ricchi e Poveri. Una canzone che richiama gli anni 70 molto orecchiabile e che mette il buon umore. La sentiremo probabilmente martellare l’estate.

Splendida  Giorgia con “Parole dette male”. Abitino corto Dior anni 60, pulito a trapezio di lurex blu su fondo grigio e  stivali con incrocio in tinta. Molto graziosa e sbarazzina. Peccato, con quella voce avrebbe potuto interpretare una canzone più bella di quella, senza infamia e senza lode.

Modà, col maestro Adriano Pennino hanno interpretato  “Lasciami” un testo che racconta la malattia del frontman. Una canzone che trasmette tanto sentimento perché cantata con passione .

Depeche Mode, momento top della serata.

Uscita del viso bellissimo della Ferragni in abito lungo celeste. Bisognerebbe consigliarle di andare a sfoggiare i suoi abiti alla facoltà di medicina per studiare meglio il corpo umano. In questo caso: lo scheletro!

Ultimo, al pianoforte, vestito di bianco con camicia smanicata scarpe bianche e come ciondolo una chiave. Una voce calda per una bella canzone dal titolo “Alba”.

Lazza canta “Cenere”: “Veramente  hooo pau-ra-di-co-no-scer-ti” . Ma è una moda can-ta-re co-sì? Anche nella canzone di Elodie ed altre che si rileva questo modo di  can-ta-re… Ma che stiamo a scuola?  Mi ricorda la mia maestra quando ci faceva fare l’analisi grammaticale.  Brano gradevole e lui in tailleur rosso con cravatta nera.

Marco Mengoni favoritissimo a tal punto che ci anno fatto perdere l’entusiasmo di arrivare alla fine tanto si sa dal primo giorno chi ha vinto.

Gino Paoli e i suoi brani che hanno fatto sognare ha esultato “Questa è una gabbia di matti” ed ha ricordato quando vedeva all’RCA Gianni Morandi quindicenne che gli stava dietro perché allora per i giovani emergenti era un mito.

Rosa Chemical. Brano “Made in Italy” . Anche lu-i can-ta co-sì, ma è davvero divertente e patriottico. Bene o male riporta gli ascoltatori a tornare al Made in Italy. Un inno all’Italia . Abbigliato con una camicia bianca e due buchi sul petto, la gonna nera di ecopelle e cravatta nera, fantasie di tatuaggi sul viso e bacio finale sulla bocca di Fedez. Un altro gesto del festival studiato apposta per sorprendere e provocare gli stupidi.

“Lettera 22”, brano dei Cugini di campagna che non capisco perché li abbiano contestati quando invece, con la canzone de’ La rappresentante di lista, si sono solo rinfrescati. Consiglierei però ai due gemelli di non usare i trampoli: “capisci a me!” dicono a Napoli.

Madame con la canzone “Nel Bene e nel Male”. Di bianco svestita si è presentata scalza  con una vestaglia  piena di volan, guanti di pizzo e un costume da bagno argento. Un orrore! Sembrava uscita dalla camera da letto dopo il bagno o da qualche salun. Una pacchianata.  Non discuto sulla sua voce: è una vera promessa.

Modà

Ariete, (brano, “Mare di guai”)  molto maschile con un Tailleur pantalone, applicazioni di paillettes a forma di bocca e cuori più svaroski colorati e pezzi di dischi, camicia, cravatta e cappello nero tipo papalina da notte. Molto simpatica. Brava anche lei.

Uscita della Ferragni: finalmente uno Schiapparelli nero stupendo sexi ed elegante: era ora ci sorprendesse con un abito raffinato! Discutibile la collana.

Ferragni

Mr.Rain (“Supereroi”) canta con dei bellissimi bambini. Giacca e pantalone bianco con sotto giacca di maglina lurex platino. Bella l’idea degli angerli con un’ala che si ricongiungono.  

Paola e Chiara (“Furore”) coi vestiti-lampadario e in pista con i ballerini. Canzone “senza infamia e senza lode”

Levante canta il brano,  ‘Vivo’. Voce squillante con un vestito sottoveste nero con i fiocchetti in raso al centro nero e grigio a fantasia, paillettato. Ciliegina sulla torta, zatteroni pazzeschi. Insomma questo è il Festival della lingerie .

LDA (“Se poi domani”), giovanissimo, bianco e luccicante. Ha cantato un malinconico brano che racconta il rapporto con una compagna che ora è lontana e riaffiora la nostalgia: “Io non so se poi domani, verrai da me se verrai da me o sarai solo un’altra bugia, voglio darti il mio mondo se mi dai un secondo dirò solo che in fondo ti amo”.

Entrata flash di Luisa Ranieri, bellissima attrice mediterranea che è apparsa come un angelo dalla scala dell’Ariston:  trucco naturale e abito mozzafiato nero, ha pubblicizzato la sua prossima fiction ed ha raccontato del fumetto da lei ideato.

Luisa Ranieri e Amadeus

I Coma Cose , dopo una crisi hanno creato la loro canzone dal titolo, “L’addio”,  ma hanno anche annunciato  di sposarsi, dopo il Festival. Lei abito bianco e nuovo look per la sua acconciatura bionda con tinta nera dalle tempie alle basette; lui completo scozzese. Bacio finale dolce e sincero, non come quello di Fedez!

In tema di baci, Gianni morandi smacca un kiss alla sua Anna dopo che la Ferragni le regala una stola con stampata una frase postata su fb da Gianni: “ti sposerei 100 volte”.

Olly (“Polvere”)  talentuoso e pieno di energia, elegante e bravo con la sua ballabile canzone che alle 24,30 ha risvegliato il pubblico.

Articolo 31 con “Un bel viaggio”, hanno matenuto il loro stile mentre Will (da Sanremo giovani), con “Stupido” racconta una canzone di un innamorato che si sente appunto, stupido.

Leo Gasman canta “Terzo cuore”.Canzone pop italiana contemporanea dei Pinguini. Nel febbraio 2020, partecipa e vince nella categoria Nuove Proposte. Il testo racconta l’amore utilizzando la metafora dei tre cuori: il primo è quello ironico e sorridente, il secondo quello combattivo e capace di andare avanti nonostante tutto, il terzo quello più doloroso che deve fare i conti con un amore naufragato.

gIANMARIA  col brano “Mostro” ma lui bello come il sole, si è presentato in bianco con un musetto imbronciato che cattura.  E’ agli esordi di una carriera che gli auguriamo. Niente tatuaggi in vista, lui non ha bisogno ed ha vinto Sanremo Giovani.

Anna Oxa con “Sali” ha confermato la sua grande voce  presentandosi con un look semplice ma ricercato, abito nero e un’acconciatura vaporosissima e originale. Validissima la canzone che non si è purtroppo classificata bene. Un risultato ingiusto per una grande voce come la sua.

Shari (“Egoista”), ha una voce vibrante. La canzone fa riferimento all’essere egoisti, soprattutto in amore pur di non restare soli. Ma in amore si dovrebbe pensare più all’alla felicità dell’altro piuttosto che a noi stessi.

Gianluca Grignani. La sua canzone “Quando ti manca il fiato” è un brano dedicato al padre, che unisce il ricordo dei bei momenti del passato con il dolore di un abbandono. Impegnativo il brano, troppo per essere compreso subito ma bellissimo.

Per il giovane  Sethu, “Cause perse” è un rock.  Il brano è autobiografico e parla proprio delle ambizioni e paure con suo fratello che vediamo sul palco.

Ha vinto Mengoni ma si sapeva già. Quindi nessuna suspance finale. Secondo posto, Lazza,  terzo, Mr.Rain, quarto,(“per fortuna”, considerando il nome), Ultimo e quinto, Tananai.

Chi vincerà davvero per gli ascolti, si vedrà.

festival di Sanremo 2023 finale
Abbraccio Lazza- Mengoni, vittoria finale

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