di Clelia Conte

“Sei donne-Il mistero di Leyla”, è il titolo della fiction andata in onda su rai uno, ultima puntata ieri in prima serata. Una tra le sei però spicca in particolare: il Pm della procura. La sua figura si evidenzia per la sua anima tormentata, l’umanità e la sua caparbietà nell’eseguire in modo perfetto le indagini su una scomparsa legata ad un delitto, anzi a due: la madre e il patrigno di Leyla. Sullo scenario, una splendida città come Taranto, solare e dai colori intensi che ha donato luce riflessa dal mare e dai suoi spazi più caratteristici come il lungomare e la città vecchia all’opera di Vincenzo Marra. E’ una fiction di genere thriller, giallo, drammatico, con protagonista una bravissima Maya Sansa nei panni del Pubblico Ministero, Anna Conti che ci ha emozionato lungo il percorso delle sue inchieste per la scomparsa di Leyla, giovane ragazza che vive con il patrigno Gregorio.  Inizialmente sembrava che la teenager si fosse volontariamente allontanata ma lungo il corso della storia e durante le indagini, il Pm comprenderà che ci sono troppi punti da mettere a fuoco.

La donna, tormentata dalle sue problematiche familiari si tuffa sul lavoro accanendosi per chiudere il caso. Riuscirà in fine a risolvere con grande passione e sofferenza, aiutata dal suo ammirato ispettore, Emanuele Liotta (Alessio Vassallo) sia il mistero di Leyla che i suoi tristi episodi coi suoi congiunti. La ragazza scomparsa è interpretata da Silvia Dina Pacente, attrice originaria di Castellaneta (Ta). Le altre quattro donne: Cristina Parku, recita la parte di Aysha Basile, migliore amica di Leila che vive con una madre complessa e un fratello autistico; Viola Razzieri, interpretata da Isabella Ferrari che è inquilina nel palazzo dove vive Leila;  Michela, interpretata da Ivana Lotito, la zia di Leila e lavora come chirurgo ortopedico in una clinica privata; Alessia (Denise Tantucci), nel ruolo dell’insegnante di atletica leggera di Leila. Il personaggio di Gregorio Mantoni, patrigno di Leila, è interpretato da Maurizio Lastrico non in veste comica: sarà a causa sua la sparizione della moglie Giulia (Giulia Fiume) e della sua figliastra.

La storia, ideata da Ivan Cotroneo e Monica Rametta, è una bella matassa da sbrogliare che tiene vivo lo spettatore e che dolcemente arriva alle conclusioni, senza sconvolgere. Un bel ragionamento nella sede estiva di Polignano della famiglia di Leyla che fa risaltare il lato psicologico dei personaggi e che soddisfa il palato degli appassionati di questo genere di film. Il punto fermo per tutte le puntate è Anna Conti col suo affiatato partner, Liotta tra i quali nascerà una brevissima ma sincera storia. Un colpo di scena conseguente alla comprensione dei fatti. Per chi non lo avesse ancora visto consiglio assolutamente di farlo al più presto su Raiplay. Buona visione!