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Il Bif&st 2023 parte con successo

Al via la XIV edizione della kermesse, che trasforma Bari, per una settimana, nella città del cinema.

di M. Siranush Quaranta

 Come affermato dal direttore della rassegna Felice Laudadio, il festival permette al cinema di entrare nei teatri rappresentando un sistema in continua evoluzione.

Tutti i teatri baresi sono coinvolti nell’evento: il Petruzzelli, il Niccolò Piccinni, il Margherita e quest’anno anche il Kursaal Santalucia. Ognuno di essi ospiterà delle specifiche sezioni sia nazionali che internazionali/mondiali, con molte Anteprime assolute. Inoltre si è riconfermata la rassegna Fuori Bif&st, che coinvolge gli spazi culturali e le varie attività commerciali della città.

Ancora una volta il Bif&st ha voluto essere accanto al sociale con due momenti: dedicando l’edizione 2023 al regista iraniano Jafar Panahi perseguitato, come tanti registi suoi colleghi, dal regime oppressivo degli Ayatollah, e affidando la pre-inaugurazione del 24 marzo al film Rumore- Human Vibes (2023) della regista Simona Cocozza. Prodotto da Samantha Cito il docufilm ha un nutrito cast: Ivano Fossati, Carmen Consoli, Paola Turci, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Nada, Roy Paci, Modena City Ramblers, Simone Cristicchi, Negramaro, tutti vincitori del Premio Amnesty, legato al festival “Voci per la libertà”. In esso si affronta il rapporto tra la musica e i diritti umani violati in tutte le parti del mondo (Senegal, Nigeria, Siria, Malawi, Madagascar, Italia), con un intreccio di filmati provenienti dagli archivi di Amnesty, interviste ai cantanti da cui trapela la loro visione sui diritti internazionali e il modo con cui ognuno ha voluto lanciare il proprio messaggio, e le canzoni stesse.

Il-compositore-Roy-Paci-al-teatro-Kursaal

In sala erano presenti il compositore siciliano Roy Paci, la regista Simona Cocozza e il direttore della comunicazione di Amnesty International Riccardo Noury. Roy Paci, vincitore del premio Amnesty nel 2019 col brano “Salvagente”, ha parlato della sua esperienza più che decennale in favore dei diritti umani, ricordando soprattutto gli sbarchi a Lampedusa e le attività in Sud America, dove ha vissuto per tre anni. Nel film si dice “Il silenzio è il motto dei regimi totalitari, per cui è indispensabile fare RUMORE in tutti i modi possibili”; le parole possono sembrare inutili, ma se accompagnate alla musica diventano esplosive e frantumano il silenzio e l’omertà.

La regista Simona Cocozza il trombettista Roy Paci e il direttore della comunicazione Amnesty International-Riccardo-Noury 25-marzo/ 27 Marzo 2023

Dal 25 marzo la rassegna è iniziata a pieno ritmo, snodandosi per la città e portando Bari al centro del mondo cinematografico  e televisivo.

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