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Flash mob “Bambini stappati”

Torino. Lunedì 31 luglio alle ore 19.00, i genitori dei bambini strappati alle famiglie manifesteranno davanti alla sede RAI in via Verdi per protestare contro la politica del servizio pubblico che non dà il giusto spazio alla voce di questi bambini.
In occasione della autoproclamata giornata nazionale dei bambini strappati, i genitori porteranno i disegni dei loro bambini con le loro richieste più vere che a volte non trovano ascolto nelle sedi che dovrebbero adibite alla loro tutela.
L’Assessore ai servizi sociali Chiara Caucino, che nella corrente legislatura regionale si è impegnata con la legge «Allontanamento Zero» proprio a minimizzare gli allontanamenti dei bambini, ha inviato una nota di supporto. Gli organizzatori sono anche lieti di far conoscere l’interessamento parlamentare dell’Onorevole Elena Maccanti che si è impegnata a presentare una proposta di legge per istituire una giornata nazionale che dia voce ai bambini strappati alle famiglie.
Associazione Famiglie unite per i Bambini

Flash mob “Bambini Stappati”

Cari amici,

è con dispiacere che, oggi, non posso essere in mezzo a voi per il flash mob che avete organizzato per promuovere, attraverso l’interessamento parlamentare dell’onorevole Maccanti, sostenuto anche dalla sottoscritta, a livello regionale, l’istituzione della Giornata Nazionale dei Bambini strappati, il 31 di luglio di ogni anno.
Chi, come voi, mi conosce sa quanto dal primo giorno di questa legislatura abbia lavorato nella
convinzione – supportata dai dati – che troppi allontanamenti siano assolutamente evitabili,
considerando anche il dramma che causano alle loro famiglie, ma soprattutto e principalmente ai minori stessi. Per questo mi sono impegnata a tradurre il mio pensiero in azione con una legge, «Allontanamento Zero» finalizzata proprio a minimizzare gli allontanamenti, partendo dal dato che più dell’80 per cento degli stessi potrebbe essere evitato lavorando sulle famiglie. Quella che sono riuscita, dopo mesi e mesi di confronto, ma anche di battaglie contro un intero sistema, a ottenere è una norma che punta, come detto, sugli interventi alla radice, sulle famiglie, che previene gli allontanamenti evitabili e, al contrario di quanto hanno sostenuto certi mei oppositori, è estremamente severa nel caso – minoritario per fortuna – di abusi, violenze e maltrattamenti. Casi in cui l’allontanamento deve essere eseguito il prima possibile, sempre nell’unico interesse del minore.
Ora posso dirvi con orgoglio che dalle carte siamo passati ai primi, significativi, passi: proprio nelle scorse settimane la Giunta regionale ha stabilito che quest’anno gli interventi previsti a sostegno della genitorialità e per la prevenzione degli allontanamenti dal nucleo familiare d’origine vengano finanziati con 22 milioni di euro: per la prima volta, in Piemonte una cifra di tale portata viene vincolata proprio per lavorare sulla famiglia e prevenire il disagio famigliare. Si tratta, quindi, della prima azione concreta e reale derivante dalla nuova legge, che inizia così a dispiegare i suoi effetti.
Con, sostanzialmente, un unico obiettivo: tutelare con tutti i mezzi a disposizione i minori e lavorare sulle famiglie in modo che nessun bambino o adolescente sia più costretto a vivere in contesti famigliari non adeguati o, peggio, degradati”. Occorre quindi favorire il rafforzamento della rete formale e informale a sostegno della famiglia, prevenendo le situazioni di marginalità e isolamento, evitando così traumi inutili e dannosi.
E per far sì che, in un futuro non lontano, non si debba davvero più parlare di «bambini strappati», una definizione che, solo a sentirla, mi fa piangere il cuore.
Auguro a voi una buona manifestazione e auspico che presto la Giornata Nazionale dei Bambini
stappati, il 31 luglio, diventi realtà.

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