Giornata europea contro la tratta di esseri umani i dati pugliesi del progetto “La Puglia non Tratta” Cultura Regione 18 Ottobre 202318 Ottobre 2023 Oggi la diciassettesima giornata europea contro latratta di esseri umani. In Puglia si lavora insieme con ununico obiettivo grazie al progetto “La Puglia non tratta”.Opera sul territorio da 5 anni ed è stato realizzato nell’ambito del Bando n. 5/2022 dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità – Programma unicodi emersione, di assistenza ed integrazione sociale a favore delle persone vittime di tratta.Il progetto La Puglia Non Tratta, giunto alla quinta edizione, finanziato dal Dipartimento dellePari Opportunità, su proposta della Regione Puglia, ha raccolto gli attuatori in un’ATS costituitadalla Comunità Oasi2 San Francesco, soggetto capofila, dalla Cooperativa SocialeAtuttotenda, dalla Cooperativa sociale C.A.P.S. Onlus, dall’APS G.I.R.A.F.F.A., dallaCooperativa Sociale Medtraining, dall’Associazione Micaela Onlus e dall’AssociazioneComunità Papa Giovanni XXIII.Associazioni e cooperative che giornalmente accolgono uomini e donne vittime di tratta esfruttati a fini sessuali, lavorativi, per accattonaggio, donazione degli organi, ridotti inschiavitù. Uomini e donne, persone transessuali e minorenni che lasciano il loro Paese dietro lapromessa di una vita diversa e che invece vengono reclutati da organizzazioni criminalitransnazionali e diventano merci mosse da un luogo all’altro, senza destinazione, nelle città enelle campagne per essere cedute/i, sfruttate/i, abusate/i, per morire di lavoro. Michele Emiliano (Governatore della Regione Puglia) In occasione della 17esima giornata europea contro la tratta di esseri umani, l’ATS ha fornito idati degli interventi su tutto il territorio regionale.<<La giornata europea contro la tratta di esseri umani, istituita nel 2006 – ha dichiarato ilpresidente della Regione Puglia Michele Emiliano – è l’occasione per riflettere su un fenomenoche purtroppo colpisce tutti i Paesi dell’Unione Europea. Per contrastarlo è necessario ilmonitoraggio costante delle modalità di reclutamento delle vittime per capirne i cambiamentie capire così come intervenire in maniera efficace. Il progetto ‘La Puglia Non Tratta’, attivo da5 anni, si occupa del sostegno delle vittime di tratta o grave sfruttamento con attività di primocontatto con le popolazioni a rischio, azioni di identificazione dello stato di vittime, attività perl’inclusione delle persone vittime di sfruttamento e per l’inserimento nel mondo del lavoro,supporto psicologico. Combattere la tratta di esseri umani – ha concluso il Presidente – vuoldire combattere la criminalità organizzata. Per farlo è necessario tenere alta l’attenzione elavorare in sinergia così come in Puglia fanno le associazioni e le cooperative che sioccupano del progetto.>>. I dati raccolti dal 1° ottobre 2022 al 30 giugno 2023 raccontano di 1400 donne contattate e 464 incontrate per la gran parte provenienti da Romania, Nigeria, Colombia, Bulgaria e Sud America. Di 597 uomini contattati e 323 incontrati per la gran parte provenienti da Ghana, Marocco, Nigeria, Tunisia, Gambia, Senegal, Mali. Di 78 i e le transessuali contattati, 16 le persone incontrate provenienti da Brasile e Italia. Non sono mancati gli interventi su strada: 310 in tutto di cui 96 dedicati allo sfruttamentolavorativo e 214 allo sfruttamento sessuale.Interventi che hanno riguardato i territori di tutta la Puglia. Nel dettaglio: l’ex Pista BorgoMezzanone a Manfredonia; Borgo Tre Titoli, Contrada Madonna di Ripalta e Contrada PozzoTerraneo a Cerignola; le campagne di Stornarella, di Stornara e di Canosa; SP 231 Corato –Cerignola, la zona industriale di Cerignola; la SS. 16 Adriatica da Chieuti a Cerignola; la SS. 89da Foggia a Manfredonia; la SS. 673 Circonvallazione di Foggia; SP 62 Canosa – S. Ferdinando;SS16 S. Ferdinando – Barletta; via Callano/Barletta e SS16 Adriatica in prossimità di Trani; SP231 Corato-Bitonto, la SS100 da Massafra a Taranto; la Strada statale 7 Via Appia daCastellaneta a Taranto; Circum Mar Piccolo (Taranto) e la SP 105 dalla città di Taranto allaSP110 San Giorgio Ionico; le strade delle province di Lecce e Brindisi, quelle della Cittàmetropolitana di Bari.Questi invece i dati che riguardano il lavoro degli sportelli collocati a Foggia, BorgoMezzanone, Stornara, Manfredonia per quanto riguarda la provincia foggiana, Barletta, Trani,Bisceglie per la BAT; Bari, Corato, Ruvo di Puglia nel Barese, e Lecce.130 le donne incontrate, su 203 colloqui, per la gran parte provenienti da Nigeria, Albania,Costa d’Avorio, Ucraina; 214 gli uomini incontrati, su 293 colloqui, per la gran parteprovenienti da Marocco, Albania, Gambia, Nigeria, Algeria, Senegal e Bangladesh; 1 personatransessuale incontrata, su 2 colloqui effettuati, proveniente dal Brasile.Per quanto riguarda l’accoglienza, c’è da sottolineare che sono state accolte 29 donne pergran parte nigeriane, ivoriane e bulgare; 9 uomini provenienti dal Gambia ma anche dalBurkinabe, Afghanistan, Senegal, Guinea, Ghana e Italia; 6 nuclei monoparentali nigeriani eivoriani. Esistono 2 comunità di accoglienza a indirizzo protetto nella provincia di Foggia (femminile), 1 nella BAT (femminile), 5 nella provincia di Bari (di cui 2 maschili e 3 femminili), 1 nella provincia di Lecce (femminile). La Puglia non tratta 20 le donne prese in carico, in gran parte provenienti dalla Nigeria; 18 gli uomini per granparte da Nigeria, Guinea, Gambia, Senegal; 14 i nuclei monoparentali provenienti da Nigeria eMarocco con minori a carico; 1 la persona transessuale presa in carico.Ci sono però anche le prese in carico territoriale, cioè donne uomini e famiglie che vengonoseguite anche fuori dalle comunità, 69 in tutto: 20 donne, 18 uomini, 14 nuclei monoparentalicon minori a carico e una persona transessuale.Le vittime di tratta hanno usufruito anche dei tirocini di inserimento socio-lavorativi: 18persone, 10 donne e 8 uomini, sono stati avviati al confezionamento, al settore immobiliare,florovivaistico, tessile, alla trasformazione di prodotti alimentari, all’edilizia, al commercio, alsettore turistico e alla ristorazione.I dati indoor sono quelli che riguardano la prostituzione e lo sfruttamento sessuale al chiuso,un fenomeno che ha subito un’accelerazione anche a causa della pandemia. 1230 le donne individuate anche attraverso il web, 703 quelle contattate, per gran parteprovenienti da Sud America, Italia, Colombia, Europa dell’Est, Spagna, Cina, Russia Germania,Panama, Giappone, Grecia, Hawaii, India, Svizzera, Svezia, Pakistan e Thailandia, tra i 26 e i 35anni; 6 gli uomini, italiani e brasiliani tra i 18 e i 25 anni; 92 le persone transessualiindividuate, tra i 36 e u 45 anni, sud americane, italiane, brasiliane, colombiane, argentine,peruviane, cubane e messicane.Un mondo invisibile quello dell’indoor, difficile da raggiungere tanto che gli interventieffettuati sono di numero estremamente ridotti rispetto alle persone individuate: 32 gliinterventi effettuati con donne, 12 le donne accompagnate, di età compresa tra 36 e 45 anni;25 gli interventi effettuati con persone transessuali, 10 quelle orientate o accompagnate dietà compresa tra 36 e 45 anni.Le vittime possono chiedere aiuto chiamando il Numero Verde Antitratta 800 290 290, attivo7 giorni su 7, 24 ore su 24, gestito da operatori multiprofessionali capaci di interagire nelleprincipali lingue con le vittime di tratta, un dispositivo che ha come obiettivo l’emersione,l’identificazione, la segnalazione e l’invio ai servizi di protezione delle vittime di tratta esfruttamento. 18 ottobre 2023