Una mostra organizzata dall’associazione “Le Antiche Ville” e l’ecomuseo del Poggio di Mola di Bari e il patrocinio della Regione Puglia

di Piero Fabris

Indossare un abito è vestire un’idea di bellezza nella quale identificarsi. Se la mascherina nasconde il viso, l’abito esalta il portamento dell’individuo. Nel giorno della festa la mascherina sul volto alimenta l’immaginazione dei presenti, mentre l’abito ne esprime il segno di chi lo indossa, la stoffa con la quale si interfaccia nel sociale; un’idea nella quale sentirsi al sicuro: sintonia con il proprio tempo. L’abito è quindi comunicazione magica e raffinata, modello che custodisce nelle proprie pieghe risposte a bisogni d’eleganza per attraversare la cruna della vita. Nel mutare delle stagioni, dell’età, mutano esigenze e visioni alle quali corrisponde un pensiero d’abito diverso che ben risponda alle nuove esigenze con moduli originali, cosicché nello scorrere silenzioso il tempo è contrassegnato da modelli differenti, da costumi che segnano un’epoca. Soffermarsi e riflettere sul modo di vestirsi ci aiuta a comprendere la società della quale siamo protagonisti e riscoprendo la memoria si possono ritrovare i punti cardinali per un nuovo. Proprio in questi giorni è in corso nella Sala Cielo del Teatro Kursaal Santalucia di Bari una mostra dal titolo: “LA MAGIA DELL’ABITO D’EPOCA tra passato e presente tra cielo e terra” che ci offre, la possibilità di navigare tra i manufatti che appartengono a un periodo storico che va della fine del seicento ai primi del novecento.

Tutti gli accessori della mostra sono stati donati all’associazione: “Le Antiche ville odv”; all’ecomuseo del Poggio di Mola di Bari da famiglie di Bari, Mola, Rutigliano, Andria Conversano e Noicattaro. Una mostra fortemente voluta dall’ecomuseo che ha tra le sue finalità, quella di riscoprire la conoscenza del passato del proprio territorio per valorizzare il presente e affrontare il futuro con maggiore consapevolezza è stato riconosciuto dalla Regione Puglia un ente di interesse regionale. Un evento coordinato da Fannj Massimeo componente del consiglio direttivo dell’associazione “Le Antiche Ville” e allestito da Monica Cannillo esperta di restauro di tessuti antichi. Il servizio d’accoglienza è realizzato dalle studentesse degli istituti professionali: L. Santarella e S. De Rosa.  La mostra è stata inaugurata sabato 3 febbraio alle ore 18,00. Sarà visitabile fino al giorno 10 febbraio dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 21,00 presso la sala Cielo del teatro Largo Auda n°5 – Bari.