di Anna Gomes

Dom 18 Ago 2024

Bellissimo, inquieto, affascinante, Alain  Delon muore a Douchy ad 88 anni. Chi di noi non avrebbe desiderato essergli al fianco almeno per qualche minuto,  in un giorno qualsiasi della nostra vita.

Chissà perché  ci sembrava quasi immortale, e sì perché i monumenti del cinema e dell’arte in genere, non dovrebbero mai sparire. Ed invece no, anche lui ha sofferto di depressione negli ultimi anni, segnati da malattie, discussioni e litigi tra lui ed i figli (due maschi Anthony e Alain Fabien ed una femmina Nanoutchka, la sua preferita). Ormai aveva  smesso di amare, e si è sentito solo nel suo regno dorato, solo nel suo successo e nel suo iconico mito di attore. Delon nasce nel 1935, nel Nord della Francia da una famiglia della media borghesia. Il padre assente e la madre dogata (quindi trascorre un infanzia difficile).

Dopo vari lavoretti, approda al cinema e grazie ai registi,  incontrati nella sua vita, gira con Visconti “Il Gattopardo” con Claudia Cardinale e Burt Lancaster. Il suo Tancredi nella Sicilia decadente,  rimarrà nel cuore di tutti per sempre. E poi ancora indimenticabile ne “La piscina” che gira con il suo grande amore Romy Schneider ed ancora “Rocco ed i suoi fratelli” e poi si trasforma in “Zorro” e più avanti in “Borsalino”.

Altra donna importante nella sua vita sarà  Mireille Darc che sposa nel 1964, ma solo la figlia femmina riuscirà ad alleviare la sua sofferenza negli ultimi anni di vita.

Caro Alain, non riusciremo a dimenticarti!

Adieu.