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Roberto Paci Dalò e GiorgioMaria Cornelio all’Art&Lab Lu Mbroia a Corigliano D’Otranto

All’Art&Lab Lu Mbroia in Via Vicinale di Sternatia a Corigliano D’Otranto prosegue anche nel mese di settembre la programmazione della rassegna Sinfonie ruraliMercoledì 11 settembre (ore 21:30 – ingresso con contributo soci 3 euro) appuntamento, in collaborazione con Malebolge, con il concerto|conversazione con il compositore, regista e artista visivo Roberto Paci Dalò (autore del recente volume “eBAU. Art Dreams for the New European Bauhaus“, Quodlibet) e  il poeta, scrittore e regista GiorgioMaria Cornelio(che ha pubblicato “Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita”, Tlon). Per l’occasione saranno esposti i taccuini originali Moleskine e altri materiali inediti. Sabato 14 settembre (ore 21:30 – ingresso con contributo soci 5 euro)  doppio set con il percussionista Vito De Lorenzi e l’arpista Giuliana de Donno. Prima dei livesarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta, sorseggiando birre e il vino delle Cantine Duca Carlo Guarini di Scorrano. Info e prenotazioni lumbroia@massimodonno.it 

Giuliana De Donno



ROBERTO PACI DALÒ E GIORGIOMARIA CORNELIO

Mercoledì 11 settembre la serata si aprirà con un concerto di Roberto Paci Dalò, autore, disegnatore, artista visivo e sonoro, compositore e regista, ha co-fondato l’ensemble di arti performative e spazio culturale Giardini Pensili. John Cage e Aleksander Sokurov hanno apprezzato e sostenuto il suo lavoro che presenta in giro per il mondo in teatri, musei, biennali e festival. Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana nel 2015. Expert della Commissione Europea, collabora al progetto ScArt del JRC Joint Research Centre dal 2018. Insegna Exhibit Design presso Unirsm dove è fondatore e direttore di Usmaradio – Centro di Ricerca per la Radiofonia e direttore artistico di Tactus Radio Festival. Tra le sue pubblicazioni Ombre (Quodlibet, 2019), Filmnero (Marsèll, 2016), 1915. The Armenian Files (Marsèll, 2014), Storie di lupi e lepri (Hde, 2009), Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica (con Emanuele Quinz, Cronopio 2006). Il suo ultimo libro è eBAU. Art Dreams for the New European Bauhaus (Quodlibet). Scritto e disegnato su invito della Commissione europea, è una raccolta di pensieri e idee su cosa potrebbe essere un New European Bauhaus. Non un saggio, non un documento amministrativo, non un appello né un manifesto. Semplicemente una serie di suggestioni che si trasformano in visioni fugaci, scorci improvvisi che irrompono nella nebbia del quotidiano. Cosa può significare l’arte per il Bauhaus europeo? Cosa possono apportare gli artisti all’idea di una nuova scuola che inventa una nuova estetica, verde, sostenibile ed equa, per un mondo migliore? L’autore condivide i suoi pensieri in disegni e testi. Un libro d’artista, una raccolta leggera di intuizioni e stimoli che svolazzano fuori dalla pagina, per indicare altre realtà che sta a noi inventare. Dopo il live Dalò presenterà il libro dialogando Giorgiomaria Cornelio, poeta, scrittore, regista e redattore di “Nazione Indiana”. Rompere con l’arida purezza delle cose, riattivare sentieri che deviano dalla regola del già deciso, del normato, del presunto naturale. A questo cospirano tutte le figure convocate da Giorgiomaria Cornelio nel libro Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita (Tlon). Sono “fossili di rivolta”: abbandonati da un patto d’incuria, sorpresi da un’archeologia del possibile, questi fossili danzano contro ogni fine già decretata, annunciando una rinascita immaginativa. Questo libro errabondo e selvatico, capace di scatenare un’inedita energia fossile, traccia una costellazione che allea temi del paesaggio contemporaneo – la rete, i social network, la “gnosi verde” delle piante – con saperi in apparenza più remoti, come il diritto romano, la storia dei processi agli animali, il Medioevo fantastico. Fossili di rivolta alimenta fioriture percettive, ci mobilita allo stupore e all’avventura queer delle forme, schiude metamorfosi e rinascite sempre a venire. Giorgiomaria Cornelio ha pubblicato La consegna delle braci (Luca Sossella editore, 2021, Premio Fondazione Primoli) e, con Edizioni Tlon, La specie storta (2023, Premio Montano, Premio Gozzano). Ha codiretto la Trilogia dei viandanti (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su diverse riviste tra cui «Il Tascabile», «L’Indiscreto», «Doppiozero» e «Antinomie». Cura il progetto Edizioni Volatili ed è uno dei direttori artistici della festa I fumi della fornace.

Roberto Paci Dalò

VITO DE LORENZI E GIULIANA DE DONNO
Sabato 14 settembre 
(ore 21:30 – ingresso con contributo soci 5 euro) la serata prenderà il via con il concerto/spettacolo “Sonu 220V” di Vito De Lorenzi, evoluzione del precedente “Sonu”. La ciclicità caratterizza le composizioni originali, ispirate alle musiche di tradizione orale, sia di matrice colta che popolare di vari luoghi del mondo. Le musiche vengono proposte ed elaborate live, con l’ausilio di supporti elettronici, partendo da temi essenziali, a volte improvvisati, con strumenti acustici. Vito De Lorenzi, batterista, percussionista, polistrumentista, ha intrapreso lo studio delle percussioni e della batteria sin da giovanissimo, perfezionandosi con i Maestri Fabio Accardi e Gabriele Maggi. Si è successivamente dedicato allo studio dei tamburi della tradizione italiana e di altri tamburi a cornice, frequentando numerosi stage con i maestri Alfio Antico, Arnaldo Vacca e Nando Citarella. È stato docente del Corso Propedeutico di Tamburi a Cornice nella “Scuola di musica popolare” del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, ideata dal prof. Daniele Durante. Ha collaborato con personaggi di fama internazionale (tra cui Teresa De Sio, Matteo Salvatore e Raiz) e con importanti gruppi (fra cui il Canzoniere Grecanico Salentino, Mayis, TiricaUkala, Manigold, Epifani Barbers, Tran(ce)formation quartet, Adria e Sottopalco) spaziando tra vari generi. A seguire Arpicedda con Giuliana De Donno. Alla piccola arpa viggianese del Sud Italia è intitolato il viaggio nell’antico e magico mondo dell’arpa popolare. Attraverso il pizzico e le vibrazioni delle corde, la musicista racconterà le immagini, i colori, i ritmi ed i suoni di terre vicine e lontane dove l’arpa è stato strumento di eccellenza e testimonianza di espressioni artistiche di antiche genti come i Celti del Nord Europa, i Guarani del Sud America, i Viggianesi lucani di Italia. Dalle 20:30 sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta, sorseggiando birre e il vino delle Cantine Duca Carlo Guarini di Scorrano

10 settembre 2024

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